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Fanny Blankers Koen, la mamma volante che a 30 anni stregò l'Olimpiade

Fanny Blankers Koen nacque Baarn (Olanda) nel 1918. A 30 anni partecipò ai Giochi di Londra del 1948 in un clima che ancora risentiva dei postumi del secondo conflitto mondiale
di Sergio De Benedetti martedì 28 ottobre 2025

2' di lettura

Fanny Blankers Koen nacque Baarn (Olanda) il 26 aprile 1918. A 30 anni suonati partecipò all’Olimpiade di Londra del 1948 in un clima che ancora risentiva dei postumi del secondo conflitto mondiale. Fuori dalla partecipazione Germania e Giappone infatti, e con l’Unione Sovietica che rinunciò spontaneamente per mancanza di organizzazione interna, il Comitato Olimpico accettò invece le iscrizioni di Austria, Bulgaria, Italia, Romania e Ungheria, Paesi cioè partecipi a fianco della Germania nel conflitto terminato solo tre anni prima. Va detto peraltro che l’ostracismo verso l’Italia durò poco grazie alla istintiva simpatia dei britannici verso il nostro Paese e, nel corso dei Giochi, alle prestazioni sportive dei due “giganti buoni” Adolfo Consolini e Giuseppe Tosi, rispettivamente medaglia d’oro e d’argento nel lancio del disco.

Dal 29 luglio al 14 agosto si rinnovò dunque lo spirito di Olimpia a 12 anni di distanza da quello di Berlino. Alla manifestazione parteciparono circa 4mila atleti provenienti da 59 Nazioni con una presenza femminile intorno al 15 per cento. Detto per inciso che Fanny a 18 anni aveva partecipato ai Giochi Olimpici di Berlino arrivando quinta in finale nei 200 metri piani, la “Signora” nel 1948 era primatista di salto in alto e lungo, 100 e 200 metri piani, 80 ad ostacoli e staffetta 4x100. Il regolamento dell’epoca prevedeva però che ogni atleta potesse partecipare fino a quattro discipline ed allora l’allenatore Jan Blankers, cioè suo marito, scelse tutte le corse in linea. E Fanny le stravinse tutte.

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Madre già di due figli, i suoi allenamenti estemporanei precedenti i Giochi, rappresentarono in patria motivo di perplessità, tutti proiettati i conterranei a protezione di due bambini in tenera età aventi una madre che se ne andava, senza il minimo ritegno, in pantaloncini corti correndo per le strade e suscitando sconcerto. Per qualche tempo Jan ritenne opportuno allenarsi insieme a Fanny in modo da attenuare questa incresciosa situazione ma, presto, dovette recedere dal tentativo per non compromettere le potenzialità della consorte, visto che il suo sovrappeso creava non poco imbarazzo alla sua “atletista”.

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Inutile dire naturalmente che quando Fanny fece ritorno da Londra con le quattro medaglie d’oro al collo, tutti dimenticarono le riserve mentali del “prima” e le tributarono consensi a non finire, apostrofandola con affetto “Mamma Volante”. Sempre impegnata nella vita agonistica e non dell’atletica leggera, Fanny Koen si spense ad Hoofddorp il 25 gennaio 2004.

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