Jannik Sinner conquista Parigi e torna in vetta al ranking mondiale, chiudendo nel modo migliore possibile la sua marcia di avvicinamento alle Finals di Torino. Una settimana praticamente perfetta, culminata con la vittoria nel Masters 1000 della capitale francese e con la riconquista del trono del tennis mondiale. Il successo del 24enne altoatesino non sorprende più nessuno, nemmeno Adriano Panatta, che a La nuova domenica sportiva ha commentato la prestazione del campione azzurro con il suo consueto realismo.
“Ha fatto il suo dovere perché era nettamente favorito dopo che era uscito Alcaraz — le parole di Panatta — Ora è tornato numero uno anche se durerà poco, per un sistema diabolico che io non ho capito e non condivido”, sottolineando come Sinner stia attraversando una fase di crescita continua, sia tecnica che mentale.
Secondo Panatta, Jannik “sta sperimentando tante cose, continua a imparare ogni volta”. Il miglioramento nel servizio, nell’uso delle palle corte e nella gestione emotiva dei momenti chiave lo rendono oggi un giocatore quasi perfetto: “Ha più consapevolezza, scherza con Cahill, è rilassato — ha detto ancora — Non credo che lo screzio recente fosse nulla di serio. Ormai è diventato quasi imbattibile”.
Poi l’inevitabile confronto con Carlos Alcaraz, il rivale più atteso: “Carlos può incappare in una giornata storta e perdere — ha proseguito — A Jannik al primo o secondo turno non capita mai: o perde in finale o si fa male. Alcaraz deve stare sempre concentrato, altrimenti non lo batte più”. Panatta guarda già alle Finals, e il suo auspicio è chiaro: “Spero in una finale tra di loro”, ha concluso diretto. Sarebbe il modo perfetto per chiudere un anno che ha consacrato definitivamente Sinner tra i grandi del tennis mondiale.