Jannik Sinner e Carlos Alcaraz stanno regalando al tennis una rivalità che promette di diventare iconica, capace di entusiasmare gli appassionati come accadde con Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. Proprio il “maestro” svizzero è stato recentemente inserito nella Tennis Hall of Fame e ha commentato con orgoglio questo riconoscimento, sottolineando il legame che le grandi rivalità possono creare tra colleghi.
Intervistato da Tages-Anzeiger, Federer ha raccontato la sua visione del rapporto con Nadal e Djokovic: "Certo, le rivalità come la nostra creano un legame enorme. Oggi la vedo in modo molto diverso rispetto a prima, con molto più distacco". Secondo il campione svizzero, solo dopo la fine della carriera si comprende appieno il valore umano e sportivo delle sfide vissute in campo: "Novak non sa ancora cosa significhi. Rafa ci sta arrivando lentamente. Quando sei ancora in attività non puoi pensarla come la penso io oggi — ha detto lo svizzero — Più passa il tempo, meno ti identifichi come un singolo giocatore e più inizi a guardare al quadro generale”.
Federer ha aggiunto con un sorriso come eventuali dissidi vissuti durante gli anni di competizione siano ormai lontani: "La cosa divertente è che qualcuno potrebbe essersi preso qualcosa in modo totalmente personale, e tu nemmeno te lo ricordi più. Sono assolutamente disposto a sedermi insieme a loro e parlare dei vecchi tempi”.
Il rispetto reciproco tra i tre campioni è sempre stato evidente. Federer e Nadal hanno consolidato un’amicizia profonda, passata dalla competizione in campo a rapporti stretti fuori, come dimostrano le continue interazioni e i possibili progetti futuri condivisi. Con Djokovic, inizialmente più distaccato durante i confronti diretti, il legame si è progressivamente sciolto, pur mantenendo una certa formalità. Il prossimo incontro informale tra i tre potrebbe arrivare solo quando Nole deciderà di appendere la racchetta al chiodo, ma l’ammirazione reciproca rimane un elemento centrale della loro storia sportiva.