La stagione tennistica si è ufficialmente chiusa e, mentre i big si godono qualche giorno di pausa prima di riprendere la preparazione verso un 2026 che partirà subito con gli Australian Open, il dibattito si sposta inevitabilmente sui protagonisti dell’anno: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. I due giovani fenomeni hanno dominato la stagione, si sono scambiati il numero 1 e hanno conquistato i tornei più prestigiosi, alimentando anche la narrazione di un rapporto personale molto stretto. Ma non tutti credono a questa versione.
Jack Sock, ex top-10 e grande specialista del doppio, ha offerto una lettura molto diversa durante il podcast ‘Nothing Major Show’, realizzato insieme agli altri ex giocatori statunitensi Andy Roddick, John Isner e Sam Querrey. Secondo l’americano, l’idea di una grande amicizia tra Sinner e Alcaraz non sarebbe altro che una costruzione dei tifosi: "Credo che gli appassionati di tennis in generale abbiano apprezzato la storia d'amicizia tra Roger Federer e Rafa Nadal, che sono buoni amici e che ora lo sono ancora di più visto che si sono ritirati — le sue parole — La gente sta spingendo tanto ora per un rapporto simile tra Sinner e Alcaraz. Ogni volta che c'è un torneo c'è chi dice: ‘Oh, Carlos e Jannik, guarda che bella interazione tra i due mentre camminavano davanti al campo di allenamento’".
Sock non mette in dubbio la stima reciproca, ma ritiene che la narrazione dell’amicizia "speciale" sia eccessiva. Per lui, si tratta più di cordialità che di un legame davvero profondo: "Solo perché stringi la mano a qualcuno e gli sorridi non significa che sei il migliore amico di quell’altro — conclude — Forse lo diventeranno con il passare degli anni, con la rivalità, ma credo che al momento è tutto ingigantito. Sono d'accordo che sono amici, ma la narrazione che siano molto uniti è esagerata".