Il 2-2 in casa con il Sassuolo di certo non ha fatto fare i salti di gioia ai tifosi milanisti. Ma questa stagione se minimamente confrontata con la precedente parla di una squadra, di un gruppo più affiatato che si sta provando a giocare la testa della classifica e il quarto posto.
Ma di fatto una voce come quella di Carlo Pellegatti, milanismo puro, prova a spronare i tifosi a non abbattersi per un pari casalingo. Anzi, Pellegatti chiama i tifosi a sostenere la squadra perché forse, dopo tempo, c'è una luce in fondo al tunnel. Ma affinché questo piano possa avere efficacia è necessario un intervento massiccio (e urgente) sul mercato, a gennaio, con l'arrivo di una punta: "Devo fare tutti gli sforzi del mondo per non essere noioso, ripetitivo… Cioè bisogna che i dirigenti, che Giorgio Furlani tiri fuori il denaro per aiutare Allegri e i giocatori. È la nostra unica salvezza".
Poi sull'ipotesi di un Milan-Como in Australia, Pellegatti è categorico: "Allegri a proposito ha sempre detto: “Noi giocheremo dove ci dicono, ma a San Siro è meglio!”. Per fortuna si giocherà a San Siro. È importante che il Milan non sia stato costretto a sobbarcarsi un viaggio di 44 ore in pochi giorni, con un deleterio cambio di fuso e di temperature. Un altro grande merito di Allegri è stato quello di far capire quanto dissennata fosse la scelta di giocare in Australia. Allegri in due giorni ha vinto due partite" ha aggiunto Pellegatti riferendosi al fatto che la notizia è arrivata poche ore dopo la vittoria in rimonta sul Torino. "Il mister e i ragazzi vogliono giocarsi la stagione curando ogni dettaglio, senza dare vantaggi agli avversari, che avrebbero riso di gusto e si sarebbero presentati nel giorno della partenza per Perth augurandoci un molto ironico “Buon lungo viaggio”. Perché l’AC Milan è una società di calcio che deve puntare a conquistare Scudetti e Coppe, come ricordò Herbert Kilpin nel giorno della fondazione".