Il confronto tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner continua ad animare il dibattito nel mondo del tennis, soprattutto nei periodi di pausa del circuito. I due protagonisti della nuova era si stanno già dividendo i palcoscenici più prestigiosi e, numeri alla mano, lo spagnolo è in vantaggio nel conteggio dei titoli Major: sei contro i quattro dell’azzurro. Un divario che però non racconta tutto e che potrebbe essere colmato nei prossimi anni. Entrambi hanno davanti a sé un traguardo storico: il Career Grand Slam, ovvero la conquista di tutti e quattro i tornei più importanti almeno una volta in carriera. Ad Alcaraz manca l’Australian Open, mentre Sinner deve ancora alzare al cielo il trofeo del Roland Garros. Due obiettivi diversi, ma ugualmente alla portata, che aggiungono ulteriore fascino alla loro rivalità.
A offrire una lettura autorevole è stato Marcos Baghdatis, ex numero 8 del ranking mondiale, intervenuto ai microfoni di Tennis365. “È molto difficile dire chi dei due avrà più titoli Slam. Se devo scegliere, direi Alcaraz perché ha più varietà nel suo gioco”. Un’analisi che però non si ferma all’aspetto tecnico: “Mentalmente, però, è forse meno costante di Sinner: questa è una cosa che gli potrebbe ritorcersi contro”. Nonostante questo, l’ex tennista cipriota ribadisce la propria posizione: “Detto ciò, la mia scelta ricade comunque sullo spagnolo“.
Baghdatis ha poi allargato lo sguardo sul possibile terzo incomodo della sfida. “Forse Joao Fonseca. È uno di quelli che potrebbe riuscire a intromettersi nella rivalità, e penso che lo farà”. Resta però la sensazione che, soprattutto nei tornei Slam al meglio dei cinque set, il duello sia destinato a restare un affare quasi esclusivo. “A parte Fonseca, soprattutto in uno Slam dove si gioca al meglio dei cinque set, non vedo chi possa fermare Alcaraz e Sinner. Sì, magari Alexander Zverev può vincere. Ma sarà dura”.