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Afghanistan, anche stupratori e pedofili tra i profughi: ecco chi mandano i talebani

di Carlo Nicolato lunedì 6 settembre 2021

2' di lettura

Qualcuno in Italia avrà seriamente controllato vita morte e miracoli di quei 4.832 afghani salvati dalle nostre Forze Armate? Le famose "autorità competenti" avranno scavato in profondità per stabilire se davvero tutti, ma proprio tutti, avessero i requisiti per essere trasferiti nel nostro Paese? In Germania lo hanno fatto e i risultati non sono dei più rassicuranti. Il ministro dell'Interno Horst Seehofer ha ammesso che tra i quasi 5mila afghani evacuati in Germania ci sono almeno 20 personaggi noti alla polizia che non sono stati controllati e non potranno essere restituiti al mittente, almeno per il momento, per ovvi motivi.

Tra questi, quattro criminali condannati in Germania ed espulsi a loro tempo dal Paese, cioè portati in Afghanistan a scontare la pena. C'è ad esempio Sardar Mohammed M., condannato a otto anni e tre mesi di carcere per per aver ripetutamente abusato della figlia di 9 anni. Oppure Khwahja Rashed S., condannato a due anni e sei mesi di carcere per aggressione armata. Per i due si sono riaperte le porte delle prigioni tedesche ma presto usciranno, Mohammed tra 177 giorni e Rashed tra 86. C'è anche tal Omed F., condannato anche lui per stupro: era stato deportato in Afghanistan a febbraio scorso e gli era stato vietato di entrare in Germania almeno fino al febbraio 2024. Ebbene il governo federale è andato a riprenderselo e ora lo stupratore gira per il Paese da uomo libero. E poi Khwaja Obaidullah A., condannato per traffico di droga, aggressione, violazione di domicilio. Anche lui miracolato e libero di delinquere, in Germania ovviamente.

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Seehofer ha anche rivelato che dei quasi 5mila solo poco più di 600 avevano realmente diritto all'evacuazione in quanto cittadini tedeschi o collaboratori, e che invece 257 sono entrati in Germania senza documenti o addirittura falsificandoli «dalla A alla Z» (parole testuali). E se di molti non si sa assolutamente nulla, di almeno uno si conosce abbastanza perché sia stato classificato come «sospetto terrorista, secondo l'opinione unanime di Germania, America e Regno Unito». Se i controlli per la Germania sono complicati, per gli Stati Uniti, che hanno evacuato la bellezza di 124mila afghani, si tratta di un incubo, peraltro tuttora in pieno svolgimento. Il segretario di Stato Antony Blinken ha detto che «si sta ancora cercando di capire» chi siano tutti gli sfollati e ha aggiunto che l'80% di loro sono «a rischio». Tra questi pare siano già stati individuati almeno 100 sospetti estremisti e diversi afghani già condannati per vari reati, come ad esempio Ghader Heydari, 47enne stupratore seriale, espulso dagli Stati Uniti nel 2017. Per non parlare del gran numero di ragazze minorenni classificate al primo screening come "mogli" di uomini molto più anziani. Il senatore repubblicano Ted Cruz ha accusato l'amministrazione Biden di aver importato negli Usa «una catastrofe dei diritti umani» e di essersi reso complice di «traffico di bambini».

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