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Ong, dichiarazione di guerra a Meloni: "Azione legale, porti troppo lontani"

venerdì 21 aprile 2023

 Ong Sea Eye

2' di lettura

Le Ong dichiarano guerra al governo Meloni. Ora la questione è l'assegnazione di porti considerati troppo lontani. Non vanno bene. Questa decisione, secondo il loro ragionamento, li costringe a percorrere in mare centinaia di chilometri in più. Le organizzazioni di ricerca e soccorso Sos Humanity, Mission Lifeline e Sea-Eye hanno quindi avviato un’azione legale al Tribunale civile di Roma contro la "politica sistematica delle autorità italiane di assegnazione di porti lontani". Ieri, intorno alle 2 del mattino, sottolinea Sos Humanity, ha tratto in salvo 69 persone tra cui più di 15 minori non accompagnati, in pericolo in mare in acque internazionali al largo della costa libica. Le autorità italiane hanno assegnato alla nave umanitaria Ravenna come porto di sbarco, "a oltre 1.600 chilometri alla posizione della nave al momento del soccorso".

La "lunga navigazione verso Ravenna, nonostante altri porti siano molto più vicini, rischia di peggiorare le condizioni dei già vulnerabili sopravvissuti", spiega Sos Humanity. Per Sos Humanity "l'assegnazione sistematica di porti lontani da parte delle autorità italiane dal dicembre 2022 non è conforme al diritto marittimo internazionale, che stabilisce che un luogo sicuro dovrebbe essere assegnato 'con una deviazione minima dal viaggio della nave' e che i centri di coordinamento dei soccorsi responsabili 'faranno in modo che tale sbarco sia effettuato non appena ragionevolmente possibile'. Dal dicembre 2022 - ricorda l'Ong -, più di 20 porti inutilmente distanti sono stati assegnati a organizzazioni non governative di ricerca e soccorso".

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Da qui la decisione, insieme alle organizzazioni di ricerca e soccorso Mission Lifeline e Sea-Eye, di avviare un’azione legale contro "la sistematica e illegittima politica dei porti lontani delle autorità italiane" che "mette chiaramente in pericolo il benessere dei sopravvissuti e mira a limitare illegalmente le attività delle Ong".

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