"È lo Stato che contrasta i trafficanti di esseri umani e gestisce e coordina i soccorsi in mare. Non le Ong". Lo ha scritto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi su X postando una foto della nave di Mediterranea e la notizia del fermo dell'imbarcazione per aver disobbedito alle disposizioni del Viminale, sbarcando i migranti soccorsi nel porto di Trapani anziché in quello indicato dal ministero.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la deputata di Fratelli d'Italia, Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di FdI: "Con il fermo amministrativo a Mediterranea il governo ha semplicemente fatto rispettare una legge, introdotta dal Governo Meloni, che finora ha garantito una gestione ordinata del fenomeno dell'immigrazione irregolare. Il coordinamento dei soccorsi in mare, infatti, si completa con le capacità dei porti di attracco di assorbire l'impatto ei risultati delle nuove regole introdotte con il decreto Ong nel 2023 sono evidenti e tangibili: luoghi come Lampedusa e Pozzallo sono tornati a vivere".
"Le Ong - ha proseguito Kelany -, che sono organizzazioni private, non possono pretendere di agire al di sopra delle leggi e senza coordinamento con le autorità statali questo Governo le Ong devono rispettare le leggi, con buona pace della sinistra disobbediente e no border che vorrebbe porti aperti a tutti, infischiandosene della sicurezza degli italiani".
È lo Stato che contrasta i trafficanti di esseri umani e gestisce e coordina i soccorsi in mare. Non le ONG. pic.twitter.com/XY63ss2HAi
— Matteo Piantedosi (@Piantedosim) August 26, 2025