"Un crimine raccapricciante": così Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell'ambiente, ha definito quanto accaduto nelle scorse ore a Sezze, in provincia di Latina: un uomo, cittadino extracomunitario, ha ucciso e sezionato un cane, per poi raccogliere la carne dell'animale, riporla in una busta, e darsi alla fuga verso le colline circostanti, verosimilmente per mangiare quanto procuratosi.
L'episodio è avvenuto in località Ceriara e sul posto, allertate da una segnalazione, sono intervenute le guardie ittiche zoofile della Fipsas, coordinate dal responsabile regionale Emiliano Ciotti, che sono riuscite a documentare l'intera scena in pochi minuti. Alla vista degli operatori, l'uomo ha raccolto la carne dell'animale ed è scappato. Il materiale fotografico e video raccolto verrà trasmesso alla Procura di Latina per gli accertamenti di competenza, al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda ed escludere l'eventualità che si siano verificati episodi analoghi nella zona. Da oltre 30 anni sul territorio, a quanto raccontano gli stessi volontari intervenuti, non avevano mai assistito a un episodio ugualmente terrificante.
Una scena, accusa la Brambilla, "indegna di un paese civile. Non possiamo più tollerare gesti barbari come questi: nulla può contenere l'indignazione che suscitano la notizia, la descrizione del fatto filmato dalle guardie zoofile e i pochi fotogrammi finiti sul web. Perciò, con la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, faremo di tutto perché il responsabile sia identificato e punito secondo la legge Brambilla".
"Non possiamo più accettare - sottolinea ancora Brambilla - che, nel nostro paese, avvengano simili episodi, soprattutto quando i responsabili sono persone che evidentemente non rispettano né le nostre leggi né i nostri costumi. L'Italia ha voluto dire basta, una volta per tutte, ai crimini contro gli animali: lo ha fatto con l'approvazione della legge Brambilla, un testo che ho proposto sull'onda della sempre maggiore sensibilità degli italiani nei confronti degli animali. Dal primo luglio, data di effettiva entrata in vigore, abbiamo dichiarato tolleranza zero nei confronti di chi fa del male agli animali e, da allora, sono sempre più numerose le segnalazioni, così i successivi interventi delle forze dell'ordine, che riguardano reati non più considerati di serie B. Chi pensa di poter continuare a compiere questi orrendi crimini senza pagarne le conseguenze farebbe meglio a cambiare paese: il tempo dell'impunità è finito".