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Nanda Vigo a Palazzo Reale a Milano: una storia di luce

sabato 27 luglio 2019
2' di lettura

Milano, 23 luglio (askanews) - Sessant'anni di carriera artistica in una retrospettiva a Palazzo Reale a Milano. "Nanda Vigo - Light Project" è la mostra dedicata all'artista classe 1936 che da sempre ha indagato la luce come elemento d'arte. E il curatore Marco Meneguzzo ha voluto in particolare sottolineare il cuore della ricerca di Vigo: "Fare vedere la luce, sembra una sciocchezza, ma in realtà è qualcosa a cui siamo troppo abituati per rendercene conto". In mostra opere che, viste oggi, in molti casi risultano riconoscibili anche a chi non aveva incontrato il lavoro di Nanda Vigo nello specifico, in quanto probabilmente poi sono stati visti altrove, in pratiche artistiche diffusesi nel secondo Novecento su scala più ampia. ma il punto, come accade con i celebri "cronotopi", è la relazione nuova tra il tempo e il luogo. "E' un personaggio - ha aggiunto il curatore - che è stato finalmente rivalorizzato, dopo qualche anno in cui è stato invece meno seguito. La sua importanza è anche legata a una Milano molto attiva nel campo di una ricerca estetica che, come quella di Nanda Vigo, riusciva a spaziare ben oltre i confini della città, e queste opere hanno tutte a che fare con il cosmo, con l'universo". La mostra milanese poi, nella lettura degli organizzatori, viene anche a colmare una sorta di mancanza. "Nanda Vigo - ha concluso Marco Meneguzzo - ha pagato uno scotto perché ha lavorato tra i linguaggi artistici; ha lavorato tra l'arte, l'architettura e il design, e questo fino a poco tempo fa era insopportabile, soprattutto in Italia. In secondo luogo è anche una donna, e anche lì qualche pregiudizio c'è stato". Promossa dal settore Cultura del Comune di Milano, insieme all'Archivio Nanda Vigo, la mostra di Palazzo Reale resta aperta fino al 29 settembre.

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Gol di Messi in finale Champions a Roma diventa opera d'arte (virale)

Roma, 22 mag. (askanews) - Il gol scelto dal più grande calciatore di tutti i tempi, Leo Messi, e trasformato da Refik Anadol in un'opera d'arte senza precedenti, ha ora un nome e una storia.

Roma, 27 maggio 2009: quel gol segnò virtualmente la finale di UEFA Champions League a favore dell'FC Barcelona, coronando una delle stagioni più straordinarie del calcio moderno: quella dello storico triplete 2008/09 conquistato dal club. La scelta di Messi - una decisione senza precedenti - riflette un mix di gesto tecnico, significato emotivo e contestuale. Ha segnato l'apice del suo percorso personale e professionale, in uno degli anni più significativi della sua carriera in termini di prestazioni e risultati: "Ho segnato molti gol che avrebbero potuto essere ancora più belli e preziosi, anche per la loro importanza, ma il colpo di testa nella finale di Champions League contro il Manchester United è sempre stato il mio preferito. Sapevo già quanto fosse speciale il lavoro di Refik Anadol e, dopo aver avuto la possibilità di incontrarci a Miami, sarà emozionante vedere come riuscirà a trasformare un gol, un momento di sport, in un'opera d'arte unica, come quelle che lui crea", ha dichiarato Leo Messi.

Dal lancio della campagna appena dieci giorni fa, il video dell'annuncio condiviso dall'Inter Miami CF Foundation (IMCFF) - e narrato da Morgan Freeman - ha superato le 50 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo solo su Instagram, con una portata globale ancora più ampia su altre piattaforme. I social media erano pieni di speculazioni e sondaggi sui principali mezzi di informazione che si chiedevano: quale gol avrebbe scelto Messi? Il suo secondo gol nella finale di Coppa del Mondo contro la Francia? L'indimenticabile gol della vittoria al 92esimo minuto al Bernabéu? Lo slalom solitario "alla Maradona" contro il Getafe? Il gol in finale di Coppa del Re contro l'Athletic Bilbao?

La scelta ha toccato i tifosi di tutto il mondo. Un gol raro nel repertorio di Messi: un cross preciso di Xavi Hernàndez, un colpo di testa a oltre 2,70 metri di altezza, perdendo una scarpa a mezz'aria e una delle immagini più belle della sua carriera: sospeso in aria mentre la palla supera Edwin Van der Sar e va a gonfiare la rete del Manchester United. Un gol diventa arte Ora, questo momento storico, parte di "A Goal in Life" - progetto interamente spinto da obiettivi benefici e guidato dalla Fondazione Inter Miami CF - segnerà un'intersezione mai vista prima tra sport e arte e si trasformerà in un'opera unica nel suo genere, che solo una persona al mondo possederà.

Refik Anadol, l'artista contemporaneo rivoluzionario e pioniere noto per aver ridefinito i confini dell'arte basata sui dati, sta utilizzando milioni di punti dati, angolazioni e sequenze di quel gol per creare un capolavoro senza precedenti. La Uefa, con un gesto generoso, ha concesso i diritti delle immagini di quel gol alla Fondazione Inter Miami CF per consentire la creazione e la condivisione di questo progetto con il mondo. Per rendere l'opera ancora più significativa, Refik Anadol ha incontrato Leo Messi di persona per una conversazione intensa e intima davanti a diverse telecamere, mentre Messi rivisitava quel gol indimenticabile. Il materiale audiovisivo esclusivo, mai pubblicato prima, aggiungerà non solo ricchezza visiva, ma anche profondità emotiva e spirituale all'opera d'arte.

Come afferma Anadol: "Il gol di Leo Messi è più di un momento decisivo nello sport: è una complessa espressione dell'intenzione umana, della memoria e del movimento. Integrando tecnologie di biosensori e sistemi di intelligenza artificiale avanzati, addestrati sui dati di quell'evento unico, stiamo esplorando una nuova frontiera nell'arte dell'intelligenza artificiale, in cui i dati diventano emozione e la memoria diventa forma. Questo progetto riflette il nostro impegno più ampio nel rendere accessibili gli strumenti più avanzati dell'intelligenza artificiale e nel trasformare l'arte in impatto diretto, con tutto il ricavato destinato a sostenere l'equità educativa e le opportunità per i bambini e le comunità bisognose".

TMNews

Il Roadshow del GSE fa tappa a Catanzaro

Catanzaro, 22 mag. (askanews) - Prosegue a Catanzaro, con la 16esima tappa, il Roadshow del GSE "Diamo energia al cambiamento". L'iniziativa mira a diffondere nel Paese la cultura della sostenibilità e a promuovere le opportunità offerte dai meccanismi incentivanti gestiti dal GSE per lo sviluppo di interventi di efficientamento energetico, delle rinnovabili e della mobilità sostenibile. Il viaggio si svolge a bordo di un'auto alimentata a biometano, a conferma dell'impegno del GSE per una mobilità sostenibile.

La giornata si è aperta alle 9:30 al Polo Tecnologico Professionale Grimaldi - Pacioli - Petrucci - Ferraris - Maresca, con l'evento "Il GSE incontra le Scuole". Dopo i saluti istituzionali di Elisabetta Zaccone, Dirigente scolastico, Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria e dell'Assessore regionale all'Istruzione, Edilizia scolastica, Maria Stefania Caracciolo, il Presidente del GSE Paolo Arrigoni ha introdotto gli studenti ai temi dell'energia pulita e delle Comunità Energetiche Rinnovabili. L'intervento è stato arricchito dalla testimonianza del divulgatore Luca Pagliari, con il format "L'energia del cuore", seguito da uno spazio di confronto con gli studenti.

Nel pomeriggio, dalle 14.30, presso la Camera di Commercio di Catanzaro, si è svolto l'incontro dedicato a Comuni, PA e partecipate pubbliche. Dopo i saluti istituzionali del Vicepresidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, il Presidente Arrigoni ha illustrato l'azione del GSE nei territori. Sono intervenuti esperti del GSE sui servizi per la PA, l'edilizia pubblica, la mobilità sostenibile, l'autoconsumo, le CER e il desk idrico. Al termine, è stato conferito il Premio "VIVI - Territori Sostenibili" a 6 Comuni virtuosi per progetti già realizzati, e ad altri 4 in qualità di testimonial per interventi in corso.

I Comuni premiati con targa sono stati: Miglierina, San Nicola da Crissa, Lamezia Terme, Chiaravalle Centrale, Figline Vegliaturo, Sorbo San Basile. I Comuni testimonial: San Giovanni in Fiore, Falerna, Celico, Caccuri, Casali del Manco.

"La Calabria è una regione energeticamente virtuosa perché produce oltre il doppio dell'elettricità che consuma. Ciò nonostante, sta dimostrando una crescente attenzione verso le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica. Oltre a diversi impianti idroelettrici ed eolici in esercizio da tempo, stanno crescendo significativamente quelli fotovoltaici. Di questi ultimi, a fine 2024 risultano installati quasi 55.000 impianti, in aumento del 21% rispetto al 2023, per una potenza complessiva di circa 833 MW. Stanno crescendo le Comunità Energetiche, i parchi agrisolari e gli impianti agrivoltaici innovativi. Sono segnali incoraggianti, che confermano anche quanto sia importante il ruolo delle istituzioni nel promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo. Il supporto fornito dal GSE a 188 Pubbliche Amministrazioni, tra cui 163 Comuni - circa il 40% del totale calabrese - è un esempio concreto di collaborazione per accompagnare i territori verso la transizione, valorizzando risorse e competenze locali." Ha dichiarato il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni.

A seguire, alle 17:00, si è tenuto l'incontro con imprese e associazioni, sempre presso la Camera di Commercio. Dopo i saluti del Presidente Camera di Commercio Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Pietro Falbo e dell'Assessore regionale allo Sviluppo economico Rosario Varì, il Presidente Arrigoni ha aperto i lavori. Gli esperti del GSE hanno approfondito i servizi per le imprese, i fondi PNRR per il settore agricolo, l'autoconsumo, le CER, l'efficienza energetica e Transizione 5.0.

"Siamo convinti- ha detto il Presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo - che l'informazione puntuale e approfondita su tutti gli aspetti della transizione energetica, nel più ampio coinvolgimento degli attori locali, possa costituire leva strategica per essere protagonisti dei processi in atto, cogliendone, nel miglior modo, opportunità e vantaggi. La Calabria sulla produzione di energia pulita proveniente da impianti idroelettrici, eolici e fotovoltaici è una regione virtuosa. Dobbiamo consolidare questa posizione positiva. Ognuno deve fare la sua parte, accanto alle istituzioni anche le imprese, trovando vantaggi produttivi e di business. La nostra azione è mirata a far sì che tutto questo avvenga nella migliore consapevolezza e nella massima utilità per il sistema produttivo e per lo sviluppo competitivo e innovativo del territorio che, entrambi, oggi proprio non possono prescindere dall'eticità e dalla sostenibilità ambientale".

TMNews

Byd Dolphin Surf: l'elettrica compatta, tecnologica e accessibile

Milano, 22 mag. (askanews) - Il gruppo cinese Byd lancia in Europa l'elettrica compatta Dolphin Surf con prezzi a partire per l'Italia sotto i 19mila euro. Una vettura attesa da tempo e che promette di dare del filo da torcere alla concorrenti: "Da mesi riceviamo domande su questa vettura, e sappiamo quanto sia alta la richiesta di auto elettriche più accessibili in Europa", ha detto la vice presidente del gruppo, Stella Li.

La Dolphin Surf misura 3,99 metri ed ha un design sportivo e funzionale con un abitacolo high tech rifinito e curato e un bagaglio capiente per la categoria. All'interno spiccano il caratteristico grande schermo touch rotante per l'infotainment (compatibile con Apple e Android) con vano per la ricarica wireless alla base, e il cockpit digitale con le informazioni di viaggio dietro il volante.

La piattaforma nativa elettrica è sviluppata da Byd come le batterie da 30 kWh e 43,2 kW per un'autonomia fino a 322 km (ciclo Wltp combinato). Due le potenze anche per il motore 65 kW e 115 kW per il top di gamma. La capacità di ricarica varia arriva a 85 kW che consente di passare dal 10 all'80%, in 30 minuti. Numerosi gli Adas di serie fra cui sensori di parcheggio e telecamera posteriore. Tre gli allestimenti Active, Boost e Comfort con prezzi a partire da 18.990 euro.

TMNews

Merz inaugura la brigata tedesca in Lituania (5.000 uomini dal 2027)

Vilnius, 22 mag. (askanews) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha presieduto lo spiegamento di una brigata corazzata tedesca in Lituania, inviata per rafforzare il fronte orientale della NATO. La decisione di costruire una brigata corazzata di 5.000 uomini in Lituania nei prossimi anni è una risposta all'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022.

"La libertà non è gratuita. Gli Stati Baltici lo hanno capito molto tempo fa, quando in Germania alcuni nutrivano ancora illusioni sul regime di Putin. So che queste illusioni hanno causato molta irritazione nei Paesi baltici in passato. Ma vi assicuro che quel tempo è finito", ha detto Merz, che con il presidente lituano Gitanas Nauseda ha passato le truppe in rassegna.

"Ospitare truppe straniere sul proprio territorio non è scontato, soprattutto qui in Lituania. Anche per noi, e in particolare per la Bundeswehr, questo giorno segna un passo verso una nuova era. Mai prima d'ora avevamo dislocato in modo permanente una grande unità militare all'estero", ha sottolineato il cancelliere, che a Vilnius era accompagnato dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.

La brigata tedesca ha l'obiettivo di scoraggiare una possibile aggressione russa contro la Lituania e gli altri Stati baltici, l'Estonia e la Lettonia, ex repubbliche sovietiche diventate membri della NATO e dell'UE, che temono di essere presi di mira da Mosca. È la prima volta dal dopoguerra che l'esercito tedesco invia all'estero un'intera brigata in modo stabile.

La "Brigata Lituania" o "45esima Brigata corazzata", risultato di un accordo concluso nel 2023 con la Lituania, è presente sul posto dall'inizio di aprile con attualmente 400 soldati; la "Panzerbrigade" vedrà i suoi effettivi crescere fino a raggiungere 5.000 unità, di cui 200 civili, entro il 2027.

TMNews