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Tommasi e Perrotta portano il "buon calcio" in Uganda

sabato 13 aprile 2019
2' di lettura

Kampala, 12 apr. (askanews) - Insegnare il "buon calcio" a 350 ragazzi secondo il modello sportivo-educativo del Dipartimento Junior dell'Associazione Italiana Calciatori, e ristrutturare il campo di una scuola voluta da un gruppo di donne sopravvissute a violenze di ogni genere, in uno dei quartieri più poveri e disagiati di Kampala, in Uganda: è l'idea alla base di #Goal4Uganda, progetto realizzato dalla ong italiana AVSI in partnership con l'Associazione Italiana Calciatori (attraverso AIC ONLUS) e CDO Sport, offrendo ai ragazzi un campo adeguato su cui giocare come spiega Damiano Tommasi, presidente AIC. "Lo sport e il calcio in questo caso ha un grande potere educativo e credo che se inserito nel giusto modo all'interno di un percorso educativo anche in uno slum in Uganda ha il suo valore e siamo contente che sia stato apprezzato da educatori e ragazzi ma anche per tutti noi che facciamo calcio è un messaggio per tornare un po' con i piedi per terra e pensare che col calcio si possono fare tante cose e non è solo un discorso di elite". In campo a Kampala anche Simone Perrotta, responsabile dipartimento Junior AIC, che spiega il percorso sportivo-educativo per la promozione del calcio come strumento di inclusione sociale in uno degli slum più poveri dell'Uganda. "E' un messaggio forte, noi di Aic Junior, crediamo che il calcio sia un'opportunità sociale oltre che di crescita calcistica è un veicolo trasmettere quei valori positivi come il rispetto, il fairplay, l'integrazione e valorizzare la persona. Qui abbiamo ascoltato tante testimonianze di donne che hanno subito violenze di ogni tipo e hanno avuto la forza di reagire mettendo su questa scuola per i loro figli".

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