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L'ex presidente francese Jacques Chirac è morto a 86 anni

sabato 28 settembre 2019
2' di lettura

Parigi, 26 set. (askanews) - È morto circondato dalla sua famiglia e in pace. Così il genero ed ex alto funzionario Frédéric Salat-Baroux, ha annunciato la scomparsa di Jacques Chirac. Le due Camere del Parlamento francese hanno immediatamente osservato un minuto di silenzio per quella figura vivace, complessa, a volte attraversata da contraddizioni, ma sempre animata da una implacabile passione repubblicana. L'ex capo di stato era uno dei grandi personaggi del centro destra francese la cui longevità ha dimostrato anche un'eccezionale capacità di rimbalzo. È stato presidente della Repubblica per dodici anni, dal 1995 al 2007, due volte primo ministro, tre volte sindaco di Parigi, creatore e leader di partiti. I suoi mandati all'Eliseo sono già passati alla storia per il suo "no" alla seconda guerra in Iraq, per la fine della leva militare, per il riconoscimento della responsabilità dello stato francese nei crimini nazisti. Ma anche per uno dei primissimi gridi di allarme di fronte al degrado ambientale e una prima grande vittoria sull'assurda mortalità stradale. Nel 2007, indebolito, dovette vedere il trionfo di Nicolas Sarkozy. Poi vennero i guai giudiziari. Da allora Jacques Chirac apparirà sempre più raramente in pubblico. In quanto ex presidente della Repubblica francese, gli sarebbe spettato anche l'incarico di membro di diritto del Consiglio costituzionale, funzione di cui si è avvalso poco, dopo aver lasciato l'Eliseo. E tuttavia beneficiando dell'immagine di ex presidente vivente e vicino alla gente, l'ex sindaco di Parigi è diventato persino un'icona della cultura pop. La sua immagine è stata ripresa per le linee di abbigliamento e i suoi discorsi utilizzati per mix musicali.

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A Milano Miguel Àngel Zotto con "Tango. Historias de Astor"

Milano, 15 mag. (askanews) - Due anime rivoluzionarie unite da un unico battito di bandoneòn. Nel cuore di Milano, città adottiva di Miguel Àngel Zotto, il Teatro Manzoni accoglie dal 23 al 25 di maggio "Tango. Historias de Astor", lo spettacolo che segna il ritorno in scena del più autorevole ambasciatore del tango argentino a livello mondiale, per celebrare i suoi 40 anni di carriera. Un evento di grande intensità emotiva e artistica, che omaggia l'amico e mentore Astor Piazzolla, a 104 anni dalla nascita.

"Siamo qui con la storia di Astor con 5 coppie di ballerini argentini, altri dell'accademia di Milano e l'orchestra dal vivo, con l'angelo cantante che racconta dal vivo la storia di Astor".

Un doppio omaggio tra danza e rivoluzione. Piazzolla lo ha fatto con il suo "nuevo tango", contaminando il genere con jazz e musica colta; Zotto lo ha portato in scena con coreografie teatrali, profondamente narrative, capaci di fondere tecnica ed emozione.

"Quando fai una cosa nuova la gente non lo capisce, lui ha rivoluzionato il tango e ha creato la musica contemporanea".

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Al Congresso Nazionale di Cardiologia focus su Heart Innovation

Milano, 15 mag. (askanews) - Una vetrina dedicata alle più recenti e significative innovazioni cliniche, scientifiche ed organizzative, con uno sguardo proiettato sulle sfide future, rese possibili grazie a soluzioni hi-tech di ultima generazione che aprono la strada a terapie sempre più personalizzate e ritagliate "su misura" del singolo paziente. Rimini ospita l'edizione numero 56 del Congresso Nazionale di Cardiologia, il più importante appuntamento del settore promosso dall'Anmco (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri). Tra partecipanti in presenza e collegati da remoto, sono oltre 5 mila i medici, ricercatori, giovani specializzandi e rappresentanti delle istituzioni protagonisti dal 15 al 17 maggio di una una tre giorni interamente dedicata all'Heart Innovation.

"In ambito cardiovascolare abbiamo a disposizione tutta una serie di nuovi farmaci, che vanno a 360 gradi su quelle che sono ormai le patologie di riferimento per noi - spiega ad askanews Fabrizio Oliva, presidente Anmco e Direttore Cardiologia 1 dell'Ospedale Niguarda di Milano -. C'è un attenzione particolare, ovviamente, all'Heart Innovation e quindi a tutto quello che è l'aspetto dell'Intelligenza Artificiale con delle sessioni dedicate a questo aspetto. Abbiamo raccolto dei dati sull'utilizzo delle terapie e nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici e sono dati estremamente importanti e positivi per la cardiologia italiana e questo ovviamente vuol dire per il miglioramento della salute dei nostri pazienti".

Momento clou dell'edizione 2025 è l'avvicendamento alla presidenza dell'associazione che rappresenta oltre 6.300 cardiologi ospedalieri in tutta Italia. La sfida, per presidente designato dell'Anmco, è operare in continuità con il passato, insistendo soprattutto su un aspetto fondamentale: la prevenzione.

"Assolutamente continuerò nel solco che è stato tracciato tutte le attività in essere e punterò un pochino di più l'attenzione proprio sulla prevenzione: sono convinto che se lavoriamo bene sulla prevenzione noi siamo in grado, come cardiologia italiana, ad allungare e migliorare la vita media degli italiani - sottolinea Massimo Grimaldi, presidente designato Anmco - . Perchè riuscire a prevenire delle malattie di cuore è sicuramente più efficiente che andarle a curare quando sono già arrivate".

Un messaggio forte e chiaro indirizzato soprattutto al mondo politico istitzionale. "Esistono degli screening di massa, per esempio sul carcinoma del colon retto, ma vorrei ricordare che il rischio di un carcinoma del colon retto è enormemente inferiore al rischio di uno scompenso cardiaco. E' molto più frequente lo scompenso cardiaco nella società. E quando ci si ammala di scompenso cardiaco, la prognosi è a 5 anni è peggiore di quella del carcinoma del colon retto - evidenzia ancora Grimaldi -. Quindi tutto il sistema Paese deve entrare nell'ordine delle idee che per l'apparato cardiovascolare bisogna prestare molta attenzione sia in termini di risorse umane che di risorse economiche".

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"Urbs Scripta", il festival che svela i graffiti storici di Venezia

Roma, 15 mag. (askanews) - C'è tempo fino al 19 maggio per scoprire un aspetto nascosto della città di Venezia con "Urbs Scripta", il primo festival dedicato ai graffiti storici, giunto quest'anno alla sua terza edizione. Si tratta di un'esperienza unica nel panorama europeo, che permette di scoprire immagini e storie scolpite sulla pietra: racconti di navi, cronache, raffigurazioni, slogan per l'elezione dei dogi o lamentazioni dei prigionieri, giochi, nomi, croci e date. Tracce di una umanità scomparsa che parla attraverso i segni lasciati sui muri. Un insieme straordinario di presìdi di memoria, disseminato lungo tutta Venezia, sui monumenti, nelle chiese, nei palazzi, ma anche nelle sue isole.

Il festival è ideato e diretto dallo scrittore Alberto Toso Fei e dalla storica Desi Marangon. "Quando parliamo di storia di Venezia parliamo di storia dei dogi, degli intellettuali, delle élite ma in realtà anche le persone comuni hanno lasciato un segno nella città. - ha spiegato Desi Marangon - Segni incisi, tracciati, con dei colori, con un inchiostro, a stencil, col fumo di candela, con un misto di ruggine e saliva, perfino col sangue nelle prigioni si Palazzo Ducale".

Durante il Festival quest'anno viene anche presentato il libro "I graffiti di Venezia. L'Arsenale", nuovo capitolo del lavoro di mappatura, catalogazione e ricerca storica realizzato da Marangon e Fei. "Partiamo da delle fonti dal basso, quindi i segni lasciati dai lavoratori e dalle lavoratrici per costruire una narrazione storica che spieghi il senso e l'esistenza di questo luogo nella storia della Serenissima, l'officina delle meraviglie, la prima vera catena di montaggio della storia, capace di varare moltissime navi in un solo mese" ha spiegato Fei.

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Abodi agli studenti Luiss: "Nello sport servono competenze e visione"

Roma, 15 mag. (askanews) - "Avete fatto la scelta giusta!". Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi incontrando mercoledì 14 maggio gli studenti e le studentesse del Master in Management dello Sport (realizzato da Luiss Business School in partnership con l'Associazione Sportiva Roma, Italiacamp e Corriere dello Sport). Chi meglio di Abodi, che è stato presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, consigliere di amministrazione del Coni Servizi Spa, nonché già presidente dell'Istituto per il credito sportivo e culturale, può spiegare agli aspiranti manager dello sport come gestire con successo l'industria sportiva?

"É una vita affascinante, ricca di doni, iniziata proprio alla Luiss - ha spiegato Abodi prima dell'incontro, rivelando -

Beh intanto la passione che deve essere il primo fattore, le competenze, la multidisciplinarietà, lo sport è molto di più dello sport, acquisire competenze che vanno dall'economia alle infrastrutture e poi un po' di componente giuridica, la conoscenza del sistema sportivo nel suo complesso", ha aggiunto.

Nell'incontro di oltre un'ora a Villa Blanc, moderato dal Presidente di Luiss Business School, Luigi Abete, Abodi ha sottolineato come lo sport avrà sempre più spazio in futuro perché sarà "una necessità".

"Ciò che stiamo cercando di fare è far comprendere che lo sport è molto di più di quello che si vede: é organizzazione, metodo, pianificazione, investimenti, infrastrutture materiali e immateriali", ha aggiunto il ministro.

Questi laureandi e neolaureati, che hanno poi posto le loro domande al ministro, stanno imparando a organizzare un evento sportivo, gestire un club o un'organizzazione sportiva, concludere accordi per sponsorizzazioni e merchandising. L'ispirazione per farlo viene anche da questi grandi personaggi del mondo sportivo:

"La testimonianza di Gianluigi Buffon è stata molto importante sia per la sua carriera sportiva ma anche per come si sta muovendo ora come ora nel mondo dello sport", ha raccontato Gloria Fiorini Aloisi, studentessa Master in Management dello Sport.

"Mi interesserebbe conoscere il presidente del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis, perché sono napoletano e perché è uno di quelli che ha una gestione dell'impresa migliore", ha affermato il collega Dario Mazzocco.

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