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Attacco a Barcellona, appello all'unità del premier Rajoy

sabato 19 agosto 2017
1' di lettura

Barcellona (askanews) - Unanimi le condanne da tutto il mondo per gli attentati in Spagna. Il capo del governo spagnolo, Mariano Rajoy, si è immediatamente recato a Barcellona dopo l'accaduto. "Siamo uniti nel dolore, ma siamo soprattutto uniti dalla volontà di mettere fine a questa follia e questa barbarie", ha detto il premier annunciando tre giorni di lutto nazionale. Non è la prima volta che la Spagna si trova di fronte alla minaccia del terrorismo. "Abbiamo combattuto molte battaglie contro il terrorismo nel corso della nostra storia e le abbiamo sempre vinte, e anche in questa occasione noi spagnoli vinceremo" ha aggiunto Rajoy. "I terroristi si sconfiggono con l'unità delle istituzioni, con la cooperazione della polizia, con la prevenzione e l'appoggio internazionale e con la ferma determinazione a difendere i valori della nostra civiltà: la democrazia, la libertà, i diritti della persona" ha concluso Rajoy.

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Sanità, De Pascale (Emilia R.): scelta deliberata di sottofinanziarla

Modena, 8 mag. (askanews) - "Cerco sempre di avere un approccio laico. La scelta politica di questo governo è di non avere la sanità come priorità. E' evidente. E' una scelta legittima, davanti ai cittadini ognuno dà delle priorità e per questo governo non è una priorità il finanziamento del servizio sanitario nazionale". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, a margine di una conferenza stampa tenutasi oggi presso l'Azienda ospedaliero universitaria di Modena.

"In tutto il mondo il finanziamento del servizio sanitario nazionale si misura in rapporto al Pil - ha proseguito de Pascale - perché è evidente che questa litania insopportabile dell'aumento del valore assoluto di dire 'abbiamo messo un miliardo in più dell'anno scorso', se il costo dei farmaci è aumentato, se dobbiamo aumentare lo stipendio agli infermieri e ai medici, se i costi dell'energia aumentano, se appunto i farmaci innovativi hanno costi molto più elevati, se ci sono tecnologie nuove come quelle robotiche che consentono di dare prestazioni molto migliori ma che costano e che dobbiamo garantire a tutti i cittadini, è evidente che quel miliardo in più è molto meno del maggiore costo e quindi se non si aumentano le risorse parallelamente si stanno diminuendo le prestazioni".

De Pascale ha evidenziato l'impatto demografico sulla sanità: "L'invecchiamento della popolazione si porta dietro maggiori costi per il servizio sanitario nazionale - ha detto -. Un paziente oncologico che sopravvive grazie a un farmaco innovativo non solo è una spesa per il sistema sanitario nel costo del farmaco, ma necessita di follow-up, necessita di controlli. Quindi l'evoluzione scientifica e tecnologica migliora le risposte, ma aumenta i costi e se la spesa sanitaria non segue questi costi, significa che non la vogliamo garantire a tutti".

Per il governatore, la prova del fallimento è evidente: "Guardate in tutta Italia l'aumento delle assicurazioni sanitarie. La foto, la prova, se il sistema sanitario funziona o non funziona è l'aumento delle assicurazioni sanitarie. Sempre più cittadini in tutta Italia, non solo in Emilia-Romagna, ma in Lombardia, in Veneto, in Campania, in tutte le regioni, contraggono assicurazioni private sanitarie. L'ha detto il presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno, lo dicono tutti gli istituti, lo dicono tutte le Regioni, bisogna assumersi le sue responsabilità, ognuno si deve assumere le sue responsabilità. E si sta facendo la scelta deliberata di sottofinanziare il sistema sanitario" ha concluso.

TMNews

L'Albania al voto, Rama punta al quarto mandato con lo sguardo all'UE

Tirana, 8 mag. (askanews) - Domenica l'Albania va al voto per le elezioni politiche. Il Partito socialista, guidato dal primo ministro Edi Rama, punta a confermarsi per la quarta volta maggioranza, con all'orizzonte l'adesione all'Unione europea entro il 2030.

I seggi in palio in Parlamento sono 140 e a contenderseli sono 26 partiti. La legislatura in Albania dura quattro anni. Quelle di domenica saranno le decime elezioni parlamentari dalla caduta del comunismo nel 1991.

Alle precedenti elezioni, ad aprile 2021, il Ps di Rama aveva ottenuto il terzo mandato con 74 seggi ed è dato come favorito dai sondaggi. Il principale oppositore, il partito Democratico, è guidato dall'ex premier Sali Berisha. L'ottantenne, 12 anni all'opposizione, ora a capo della coalizione "Grande Albania", con un occhio allo slogan di Donald Trump. Promette il rilancio economico del paese, ma lo stesso Berisha rischia per un affare di corruzione.

Hanno diritto di voto 3,7 milioni di cittadini albanesi. E per la prima volta, potranno votare anche i cittadini della diaspora, quasi 250mila dei quali si sono registrati. Il voto sarà sorvegliato da centinaia di funzionari pubblici della giustizia ma anche di osservatori internazionali.

Per le strade di Tirana, Qani Shino, minatore in pensione, dice "dopo 45 anni di lavoro e tredici da quando sono in pensione, dallo Stato albanese prendo 187 euro al mese. Se gli albanesi fossero saggi, non dovrebbero votare per nessuno dei politici degli ultimi 34 anni perché ci hanno solo sfruttato".

Xhemal Alla, che vive in Germania, è felice del voto degli emigrati: "una cosa molto molto positiva" dice perché "per la prima volta gli albanesi all'estero possono votare".

E in molti guardano all'Unione Europea: Atinela Nikolla, che lavora nel settore finanziario, l'adesione "permetterà agli albanesi di far parte della grande famiglia europea, di avere un passaporto che offrirà le stesse opportunità degli altri cittadini europei".

Il risultato delle elezioni albanesi è importante per l'Italia, dove sono la seconda comunità straniera dopo quella rumena, E per il governo di Giorgia Meloni che con Edi Rama ha sviluppato un proficuo rapporto, fino alla creazione dei tanto contestati centri migranti che dovevano servire per i migranti in attesa di una risposta sull'asilo e ora fungono da stazione in attesa del rimpatrio.

TMNews

Lavoro, Bombardieri: bene incontro sicurezza, accolte 2 richieste

Roma, 8 mag. (askanews) - L'incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro è "andato bene perché sono state accolte due nostre richieste". Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine di una riunione durata oltre quattro ore.

"La prima era quella di istituire un tavolo alla presidenza del consiglio che coinvolgesse tutti i ministri sul tema della sicurezza e delle morti sul lavoro - ha proseguito - la seconda era quella di utilizzare i residui del bilancio Inail per destinarli alla sicurezza. Dopo le due notizie positive bisogna entrare nel merito. Abbiamo espresso apprezzamento per queste scelte. Ora bisogna capire come verranno utilizzati i fondi dell'Inail, se per realizzare sgravi alle aziende. Mi pare che la scelta sia quella premiare le aziende che investono in sicurezza".

Bombardieri ha aggiunto che "rimangono però alcuni temi aperti sui quali ci incontreremo nei prossimi giorni. Il tema della sicurezza non è solo un tema che riguarda le risorse. Si parla della necessità di più ispettori, si parla della necessità di coordinare le tante strutture che oggi si occupano della sicurezza. Si tratta di investire sulle regioni e investire la responsabilità delle regioni sull'azione di coordinamento e sulle azioni che devono fare loro per la propria competenza".

Il numero uno della Uil ha inoltre ricordato che "c'è un altro dato positivo: come modificare il codice degli appalti. Mi pare che c'è una sensibilità da parte del governo e una discussione anche in Europa che affronta questo tema. C'è un tema complessivo che riguarda la necessità di rivedere l'ordinamento su alcuni fatti specifici, mi riferisco in modo particolare a quella dell'omicidio sul lavoro e noi insistiamo sulla richiesta di una procura speciale. L'altra cosa che abbiamo posto e sulla quale ci è stata data una risposta positiva, anche se sono tutti temi da affrontare, è quella che le famiglie di chi perde la vita sul lavoro spesso rimangono da sole. Abbiamo chiesto di equiparare il trattamento di queste famiglie a quello delle famiglie che perdono la vita per colpa della mafia. Bisogna dare atto al governo che probabilmente le cose che abbiamo detto alle manifestazioni del primo maggio, la pressione che hanno fatto i lavoratori, ha prodotto un cambiamento nelle scelte. Di questo diamo atto al governo. Si apre un percorso perché i tanti temi che abbiamo affrontato non li abbiamo esauriti oggi e su quelli ovviamente vedremo".

TMNews

Victory day, la Germania denuncia le "bugie storiche" del Cremlino

Berlino, 8 mag. (askanews) - Celebrazioni al Bundestag per l'80esimo anniversario dalla fine della Seconda guerra mondiale. Nel corso del suo intervento davanti ai deputati tedeschi e al nuovo governo, il presidente Frank-Walter Steinmeier ha denunciato le "bugie storiche" del Cremlino, che cerca di giustificare l'invasione dell'Ucraina in nome della lotta contro il nazismo.

"Conosciamo anche il contributo dell'Armata Rossa: russi, ucraini, bielorussi e tutti coloro che vi hanno combattuto. Almeno 13 milioni di questi soldati e il doppio dei civili hanno perso la vita. L'Armata Rossa ha liberato Auschwitz. Non dimenticheremo nulla di tutto questo. Ma è proprio per questo che ci opponiamo fermamente alle attuali bugie storiche del Cremlino".

"Anche se lo si dovesse ripetere domani (9 maggio, ndr) alle celebrazioni della Vittoria a Mosca: la guerra contro l'Ucraina non è semplicemente la continuazione della lotta contro il fascismo. La guerra di aggressione di Putin, la sua campagna contro un paese libero e democratico, non ha nulla in comune con la lotta contro la tirannia nazionalsocialista nella Seconda Guerra Mondiale".

"Oggi, quindi, non abbiamo più bisogno di chiederci: l'8 maggio ci ha liberati? La risposta è stata data e rimane valida. Ma dobbiamo chiederci: come possiamo rimanere liberi?", ha concluso Steinmeier.

TMNews