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Addio procuratori, il futuro è degli intermediari sportivi

sabato 4 novembre 2017
1' di lettura

Roma, (askanews) - La rivoluzione Fifa, avviata nel 2015, è entrata nel vivo e sta già cambiando il mondo del calcio: la figura dell'intermediario sportivo è destinata sempre di più a prendere il posto del 'vecchio' procuratore sportivo che nell'immaginario degli appassionati di calcio evoca personaggi scoppiettanti come Mino Raiola o, guardando al passato, a Luciano Moggi. "La riforma Fifa del 2015 - spiega l'avvocato Maurizio Maria Scaccabarozzi - ha aperto una nuova era avviando in questo settore una vera e propria deregulation" con la esigenza di una formazione per i nuovi professionisti del pallone che oltre a sostituire i tradizionali procuratori dovranno saper offrire servizi sempre più complessi ai loro clienti, i calciatori professionisti che militano nei club di serie A e B. "Non solo consulenza legale ma anche consulenza sulla gestione dell'immagine e consulenza sportiva", sottolinea Scaccabarozzi. Ogni scelta va meditata per evitare errori che possono costare molto cari dal punto di vista economico e della stessa carriera dei calciatori professionisti. Da qui l'idea di un percorso di formazione destinato ai dirigenti sportivi, ai procuratori, consulenti, segretari di federazione, atleti e a tutti gli attori del mondo del calcio. Due giorni di formazione - spiega l'avvocato Scaccabarozzi, in programma il prossimo 27 e 28 novembre alla LUISS Business School (Villa Blanc, via Nomentana 216 Roma) con una tavola rotonda alla quale parteciperanno esponenti noti del mondo del calcio professionistico.

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