CATEGORIE

"La Terra Inquieta": storie di migranti con gli occhi dell'arte

sabato 24 giugno 2017
3' di lettura

Milano (askanews) - Non capita spesso di entrare in una mostra d'arte ponendosi la domanda se si abbia il diritto di guardare a quello che la mostra racconta. Succede, ed è la stessa esposizione a porsi il quesito, con "La Terra Inquieta", nuovo progetto di Massimiliano Gioni per la Fondazione Nicola Trussardi e la Triennale di Milano. Una mostra dedicata alla rappresentazione delle migrazioni nella cultura visiva contemporanea che è anche un viaggio attraverso luoghi, territori, politica, forme artistiche diverse e documenti. Insomma, una grande narrazione policentrica e polifonica sul nostro presente più sradicato che il curatore ha introdotto così: "Da una parte - ha detto Gioni ad askanews - c'è l'attualità più bruciante, dall'altra c'è la constatazione che nell'arte degli ultimi 15 anni, nell'arte di questo nuovo secolo, molti artisti hanno imbracciato o avocato a sé la responsabilità di farsi sia giornalisti e reporter, e di inventare una nuova forma del nostro presente, una forma che si confronta con il codice del giornalismo e dell'indagine, ma poi vignetta dei coefficienti di dubbio e indeterminazione, insegnandoci in qualche modo a dubitare di qualsiasi verità preconfezionata e di slogan semplicistici, creando invece una sorta di nuovo documentario sentimentale o di reportage lirico". Ciò che si percepisce fisicamente nella mostra, sia guardando i grandi collage di Thomas Hirschhorn che aprono e poi chiuderanno l'esposizione, sia rivedendo uno dei più celebri lavori di Adrian Paci oppure restando straniti di fronte al campo profughi utopico di Wafa Hourani, è l'instabilità del nostro presente e la necessità di rappresentazioni multiple, sempre su un confine tra il conosciuto e l'ignoto. In una prospettiva, come ha sottolineato Beatrice Trussardi, presidente della fondazione intitolata al padre, che è anche storica. "Abbiamo scelto - ci ha detto - di parlare di un tema attuale, scottante, necessario. Perché tocca tutti, tocca tutto il mondo ed è uno dei temi più importanti della nostra contemporaneità e viene trattato come un'urgenza, come un problema. Ma di fatto le migrazioni avvengono da che esiste l'uomo e anche di questo tratta la mostra". Interessante anche l'uso degli spazi della Triennale, con il coinvolgimento della scala con la vetrata di Daniel Buren, che conduce lo spettatore al piano superiore dell'esposizione dove ci si imbatte nelle opere di più forte impatto, a partire dal dialogo tra un classico Boetti con una potente installazione di Kader Attia e con il neon "Mare Nostrum" di Runo Lagomarsino. "Una delle opere di Andrea Bowers - ha aggiunto Gioni - dice 'Migration is beautiful' e usa l'immagine di una farfalla, l'insetto migratore. E da qui quindi l'idea della migrazione come arricchimento di prospettive e di visioni, che credo sia un aspetto e un messaggio se vogliamo assolutamente positivo e di arricchimento di quest'esperienza". Un arricchimento che passa dalla monumentale imbarcazione di Abdessemed che a sua volta conduce verso un grande El Anatsui, simbolo vivente di un'arte capace di unire i continenti. Prima chiudere l'esperienza di visita della mostra davanti alla Statua della Libertà raccontata dal cinepresa di Steve McQueen. "Non diamo delle risposte - ha aggiunto Beatrice Trussardi - cerchiamo di dare delle prospettive diverse attraverso il lavoro degli artisti, cerchiamo di mostrare il tema attraverso delle lenti diverse". Tra gli artisti in mostra anche il bulgaro Pravdoliub Ivanov, con le sue bandiere di fango, datate 1995, che accompagnano lo spettatore all'ingresso. "Sono felice che il lavoro sia rimasto attuale per così tanto tempo - ci ha detto - ma sono dispiaciuto per il mondo, dove si sono create le situazioni per rendere ancora attuale un'opera come questa". "Nel Novecento - ha concluso Massimiliano Gioni - era nei momenti di crisi e di guerra che la definizione dell'immagine e dell'immaginario veniva completamente riconfigurata e quindi questi eventi di nuovo, dalla guerra ai fenomeni migratori, pongono una nuova distribuzione dell'immagine e dell'immaginario". "La Terra Inquieta", accompagnata da un catalogo Electa, resta aperta al pubblico fino al 20 agosto.

tag

Ti potrebbero interessare

Il Qatar difende la scelta di regalare a Trump l'aereo presidenziale

Milano, 20 mag. (askanews) - Il primo ministro del Qatar ha difeso la decisione del suo paese di regalare al presidente degli Stati Uniti Donald Trump un aereo di lusso, un dono ampiamente criticato negli Stati Uniti, affermando che si è trattato di "uno scambio tra due paesi". "Lo considero una cosa normale che accade tra alleati. E fondamentalmente, non so perché la gente ci pensi, che questo sia considerato corruzione o qualcosa con cui il Qatar vuole comprare influenza su questa amministrazione. Onestamente, non vedo alcuna ragione valida per questo", ha affermato Mohammed ben Abdelrahmane Al-Thani.

TMNews

Accordo Oms sulla pandemia per affrontare le future crisi sanitarie

Ginevra, 20 mag. (askanews) - Dopo oltre tre anni di negoziati,l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha adottato uno storico accordo sulla pandemia per affrontare future crisi sanitarie. I negoziati erano stati innescati dalla crisi del Covid-19. L'accordo mira infatti a prevenire la risposta disorganica e il disordine internazionale che hanno circondato la pandemia di Covid-19, migliorando il coordinamento e la sorveglianza globale, nonché l'accesso ai vaccini, in caso di future pandemie. "Non vedo obiezioni. La risoluzione è adottata all'unanimità", ha dichiarato il Ministro della Salute delle Filippine, Ted Herbosa, che presiede la sessione a Ginevra, tra gli applausi della sala.

"È una giornata storica", ha dichiarato il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus dopo il voto.

TMNews

Presidente Taiwan su bilancio primo anno, tra minacce Cina e dazi Usa

Taipei, 20 mag. (askanews) - Il presidente di Taiwan ha annunciato che l'arcipelago è "disposto" a dialogare con la Cina. In un discorso nel suo primo anno in carica, William Lai Ching-te si è impegnato inoltre a tutelare gli interessi dei vari settori dell'isola nelle trattative sui dazi in corso con gli Stati Uniti, pur mantenendo una posizione ferma sulla sicurezza di fronte alle crescenti pressioni di Pechino, la quale dipende molto dalla protezione americana.

"Voglio ribadire ancora una volta che, finché ci saranno parità e dignità, Taiwan è pronta a discutere e collaborare con la Cina, a sostituire il contenimento con l'impegno e il confronto con il dialogo", ha detto Lai.

"Taiwan è un paese amante della pace. Sono anche un convinto sostenitore della pace, perché la pace non ha prezzo e la guerra non ha vincitori. Ma se abbiamo ideali nella nostra ricerca della pace, non possiamo illuderci".

Di fronte a sfide sia esterne sia interne nell'ultimo anno, Lai ha dovuto destreggiarsi tra tensioni con Washington - nonostante quelle che lui ha definito "migliori relazioni di sempre" tra Usa e Taiwan - minacce militari quasi quotidiane da parte di Pechino e profonde divisioni politiche interne. Il governo è stato colto di sorpresa il mese scorso quando il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato dazi del 32% sulle importazioni taiwanesi, citando pratiche commerciali sleali e un consistente surplus bilaterale. La mossa ha sorpreso Taipei, dove si riteneva che iniziative recenti - tra cui l'aumento della spesa per la difesa al 3% del Pil e un piano di investimenti da 100 miliardi di dollari di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), il più grande produttore mondiale di chip a contratto, in Arizona - avessero soddisfatto le aspettative di Washington.

"Oggi il mercato taiwanese è globale e il suo palcoscenico è internazionale. In futuro, continueremo a credere nella democrazia e ci espanderemo in mercati diversificati".

TMNews

Papa Leone XIV, Amirante: studiamo sue parole bellissime

Roma, 20 mag. - "Con il cuore ricolmo di gioia ringraziamo insieme a tutta la chiesa il Cielo per il dono di Papa Leone XIV, studiamo le sue parole bellissime, "il male non prevarrà", essere insieme, costruttori di pace, costruttori di ponti, in un tempo in cui tutti si fa la guerra. Non c'è solo la guerra che rischia di esplodere ancora di più in tutto il mondo ma c'è una guerra che ogni giorno viviamo, di competizione, di guerre relazionali. Allora questo essere costruttori di ponti e di pace è un impegno che vogliamo prendere e vogliamo chiedere al Cielo che lo ricolmi di tutti i doni possibili per poter vivere questa missione di servizio in un tempo così importante, tempo in cui abbiamo proprio bisogno di unità, di essere uno, di comunione, di essere fratelli tutti, famiglia, unità in Cristo per le sfide di questa umanità".

Da Lourdes, in occasione del Festival dei Giovani - Luce e musica nel cuore del pellegrinaggio, promosso dalla Comunità Nuovi Orizzonti, con la partecipazione di don Davide Banzato e la conduzione di Francesca Fialdini, Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, ha voluto mandare con un video una testimonianza di luce e speranza per l'avvio di Pontificato di Papa Leone XIV

TMNews