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Ostia, colpo al clan degli Spada: confiscati beni per 18 milioni

di TMNews mercoledì 22 aprile 2020
1' di lettura

Roma, 22 apr. (askanews) - Oltre 18 milioni di beni confiscati al clan mafioso degli Spada, tra patrimonio aziendale, 19 società, 2 ditte individuali e 6 associazioni sportive-culturali a Roma (per lo piu ad Ostia) e operanti in svariati settori: dall'edilizia e la gestione di forni, bar, sale slot, distributori di carburanti, a palestre, scuole di danza e autosaloni; confiscati anche 2 immobili tra Ostia e Ardea, 13 automezzi nonché disponibilità finanziarie su rapporti bancari e postali.

La confisca, con l'operazione "Apogeo" delle Fiamme gialle di Roma è l'epilogo dell'attivita investigativa coordinata dalla Direzione Dda di Roma e sancisce l'acquisizione da parte dello Stato dell'ingente patrimonio riconducibile agli Spada, già sequestrato nell'ottobre 2018.

Tra le attivita confiscate c'è anche l'associazione "Femus Boxe" che gestiva la palestra di Ostia dove, nel novembre del 2017, Roberto Spada aggredì la troupe Rai del giornalista Daniele Piervincenzi, venendo poi condannato per lesioni aggravate dal metodo mafioso.

Ricostruite le ricchezze accumulate in maniera illecita dagli esponenti di spicco del clan - il capo Carmine Spada detto Romoletto, Ottavio Spada, Armando Spada, Roberto Spada e Claudio Galatioto - individuandone le fonti di finanziamento "occulte";

dimostrata, inoltre, l'incoerenza dei modesti redditi dichiarati a fronte di rilevanti investimenti in attività, finanziati, in realtà, dai profitti delle numerose condotte delittuose commesse nel tempo: estorsione, usura e traffico di sostanze stupefacenti.

Non è servito intestare le imprese a prestanome compiacenti: gli accertamenti hanno riguardato tutte le persone (circa 50 tra familiari e terzi) coinvolte nelle compravendite di quote societarie.

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"Urbs Scripta", il festival che svela i graffiti storici di Venezia

Roma, 15 mag. (askanews) - C'è tempo fino al 19 maggio per scoprire un aspetto nascosto della città di Venezia con "Urbs Scripta", il primo festival dedicato ai graffiti storici, giunto quest'anno alla sua terza edizione. Si tratta di un'esperienza unica nel panorama europeo, che permette di scoprire immagini e storie scolpite sulla pietra: racconti di navi, cronache, raffigurazioni, slogan per l'elezione dei dogi o lamentazioni dei prigionieri, giochi, nomi, croci e date. Tracce di una umanità scomparsa che parla attraverso i segni lasciati sui muri. Un insieme straordinario di presìdi di memoria, disseminato lungo tutta Venezia, sui monumenti, nelle chiese, nei palazzi, ma anche nelle sue isole.

Il festival è ideato e diretto dallo scrittore Alberto Toso Fei e dalla storica Desi Marangon. "Quando parliamo di storia di Venezia parliamo di storia dei dogi, degli intellettuali, delle élite ma in realtà anche le persone comuni hanno lasciato un segno nella città. - ha spiegato Desi Marangon - Segni incisi, tracciati, con dei colori, con un inchiostro, a stencil, col fumo di candela, con un misto di ruggine e saliva, perfino col sangue nelle prigioni si Palazzo Ducale".

Durante il Festival quest'anno viene anche presentato il libro "I graffiti di Venezia. L'Arsenale", nuovo capitolo del lavoro di mappatura, catalogazione e ricerca storica realizzato da Marangon e Fei. "Partiamo da delle fonti dal basso, quindi i segni lasciati dai lavoratori e dalle lavoratrici per costruire una narrazione storica che spieghi il senso e l'esistenza di questo luogo nella storia della Serenissima, l'officina delle meraviglie, la prima vera catena di montaggio della storia, capace di varare moltissime navi in un solo mese" ha spiegato Fei.

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Abodi agli studenti Luiss: "Nello sport servono competenze e visione"

Roma, 15 mag. (askanews) - "Avete fatto la scelta giusta!". Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi incontrando mercoledì 14 maggio gli studenti e le studentesse del Master in Management dello Sport (realizzato da Luiss Business School in partnership con l'Associazione Sportiva Roma, Italiacamp e Corriere dello Sport). Chi meglio di Abodi, che è stato presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, consigliere di amministrazione del Coni Servizi Spa, nonché già presidente dell'Istituto per il credito sportivo e culturale, può spiegare agli aspiranti manager dello sport come gestire con successo l'industria sportiva?

"É una vita affascinante, ricca di doni, iniziata proprio alla Luiss - ha spiegato Abodi prima dell'incontro, rivelando -

Beh intanto la passione che deve essere il primo fattore, le competenze, la multidisciplinarietà, lo sport è molto di più dello sport, acquisire competenze che vanno dall'economia alle infrastrutture e poi un po' di componente giuridica, la conoscenza del sistema sportivo nel suo complesso", ha aggiunto.

Nell'incontro di oltre un'ora a Villa Blanc, moderato dal Presidente di Luiss Business School, Luigi Abete, Abodi ha sottolineato come lo sport avrà sempre più spazio in futuro perché sarà "una necessità".

"Ciò che stiamo cercando di fare è far comprendere che lo sport è molto di più di quello che si vede: é organizzazione, metodo, pianificazione, investimenti, infrastrutture materiali e immateriali", ha aggiunto il ministro.

Questi laureandi e neolaureati, che hanno poi posto le loro domande al ministro, stanno imparando a organizzare un evento sportivo, gestire un club o un'organizzazione sportiva, concludere accordi per sponsorizzazioni e merchandising. L'ispirazione per farlo viene anche da questi grandi personaggi del mondo sportivo:

"La testimonianza di Gianluigi Buffon è stata molto importante sia per la sua carriera sportiva ma anche per come si sta muovendo ora come ora nel mondo dello sport", ha raccontato Gloria Fiorini Aloisi, studentessa Master in Management dello Sport.

"Mi interesserebbe conoscere il presidente del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis, perché sono napoletano e perché è uno di quelli che ha una gestione dell'impresa migliore", ha affermato il collega Dario Mazzocco.

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Ucraina, Trump: non succederà nulla finché non incontrerò Putin

Milano, 15 mag. (askanews) - Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato parlando coi giornalisti che lo seguono durante la sua visita in Medioriente di non aspettarsi progressi sull'Ucraina fino a quando non incontrerà l'omologo russo Vladimir Putin, che non si è presentato ai colloqui con Kiev in Turchia.

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Al Bioparco di Roma è nato un raro avvoltoio Papa

Roma, 15 mag. (askanews) - Al Bioparco di Roma per la prima volta è nato un raro avvoltoio Papa. L'uovo si è schiuso l'8 maggio 2025, proprio il giorno della proclamazione di Papa Leone XIV; il rapace è inoltre diffuso anche in Perù, dove il Pontefice ha vissuto per più di 20 anni. Il nome comune dell'avvoltoio si ispira ai colori che lo contraddistinguono, simili a quelli delle vesti papali.

Il pulcino si trova in una nursery non visibile al pubblico, sta benissimo, accudito dai guardiani del reparto uccelli, fa sapere il Bioparco, sottolineando che ancora non si sa se sia femmina o maschio. "A volte, come nel nostro caso, per motivi non identificabili, dopo la deposizione i genitori non si occupano della cova e l'uovo viene abbandonato - spiega la Presidente della Fondazione Bioparco di Roma Paola Palanza, etologa -. Appena i keeper si sono accorti della deposizione, hanno prelevato l'uovo e l'hanno collocato nell'incubatrice. Dopo 54 giorni, durante i quali è avvenuto un accurato monitoraggio, l'uovo si è schiuso. È importante sottolineare - conclude Palanza - che per impedire l'imprinting sugli umani e mantenere la sua identità di specie, il piccolo deve essere gestito con un protocollo rigido: i guardiani non sono riconoscibili come umani e per alimentarlo utilizzano un pupazzo dalle sembianze di un avvoltoio papa. Inoltre, il pulcino ha intorno a sé varie foto dei genitori".

Diffuso in America del Sud, l'avvoltoio Papa è monogamo; la femmina depone un unico uovo all'interno di crepe o cavità degli alberi che viene covato anche dal maschio.

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