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Addio a Carla Nespolo, prima presidente donna dell'Anpi

di TMNews lunedì 5 ottobre 2020
1' di lettura

Milano, 5 ott. (askanews) - Addio a Carla Nespolo, presidente dell'associazione nazionale partigiani, prima donna al vertice dal novembre 2017.

"Lascia un vuoto profondissimo" ha scritto l'Anpi ricordando che ha diretto l'associazione in questi 3 anni "con grande sapienza, passione, intelligenza politica e culturale nel solco pieno della grande tradizione di autorevolezza ed eredità attiva dei valori e principi della Resistenza che ha contraddistinto la nostra Associazione fin dalla sua nascita".

Nespolo, nata nel 1943, è stata non solo la prima donna ma anche la prima presidente non partigiana della storia dell'Anpi.

"Non dimenticheremo mai il suo affetto nei confronti di tutti noi, la sua presenza continua anche negli ultimi mesi, durissimi, della malattia", ha concluso l'Anpi: "Ciao comandante".

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Applausi per corteo funebre di Pepe Mujica che attraversa Montevideo

Montevideo, 14 mag. (askanews) - Il corteo funebre dell'ex presidente dell'Uruguay, José "Pepe" Mujica, attraversa tra gli applausi la capitale Montevideo, il giorno dopo la sua morte. L'89enne ex capo di Stato dal 2010 al 2015, che ha trascorso 12 anni in prigione per attività rivoluzionaria, ha perso la sua battaglia contro il cancro dopo aver annunciato a gennaio che la malattia si era diffusa e che avrebbe interrotto le cure. A seguire il feretro su una carrozza trainata da cavalli e avvolto nella bandiera del Paese latinoamericano, c'è la moglie, Lucia Topolansky, che segue in auto, e ai lati delle strade tanti uruguaiani che riprendono con il telefonino.

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Cannes, Elie Levasseur: "Qui sveliamo nuovi modi di narrare storie"

Cannes, 14 mag. (askanews) - Al Festival di Cannes torna l'Immersive Competition, il Concorso Immersivo, nuova sezione introdotta lo scorso anno per raccontare e celebrare nuove forme di narrazione cinematografica attraverso esperienze spaziali e sensoriali. Quest'anno l'evento si tiene all'Hotel Carlton e ha fatto registrare il tutto esaurito.

"Per questa seconda edizione abbiamo voluto avere solo anteprime mondiali o internazionali, credo sia questa una delle principali novità di quest'anno - ha spiegato il direttore artistico Elie Levasseur - l'idea è proprio offrire un'anticipazione di ciò che è possibile fare in termini di nuovi formati, nuove narrazioni, nuovi modi di raccontare storie con l'aiuto di tecnologie come lo spatial computing, l'AI, il video mapping".

Saranno presentate 16 opere immersive provenienti da 9 paesi, di cui 9 in Concorso, due non competitive e ci sarà un Focus con cinque creazioni lussemburghesi che offriranno una visione inedita dei processi creativi immersivi. La giuria è presieduta dal regista francese Luc Jacquet e tra i giurati ci sono anche l'artista americana Laurie Anderson e il creatore di videogiochi giapponese Tetsuya Mizuguchi. Saranno loro a scegliere la Migliore Opera Immersiva.

Tra le opere in Concorso spiega il direttore artistico, "ci sono due lavori che utilizzano il video mapping: "Beyond the Living Unknown" e "Fear the Vantos Araba", abbiamo un progetto, che è unìesperienza in cui si è in un taxi e si deve dialogare con un'IA carismatica"....

E ancora cinque lavori VR ed esperienze sensoriali per utenti singoli, racconta. Una sezione del Festival che punta ad aprire nuove frontiere. "Credo che la sfida principale per la creazione immersiva oggi sia come entrare in contatto con un pubblico globale, dato che adesso non abbiamo luoghi dedicati a questo tipo di formato - spiega Elie Levasseur - ci affidiamo molto ai musei, ai luoghi di cultura che sono il posto dove queste opere possono essere presentate e speriamo di avere presto sempre più luoghi dedicati, così sarà sempre più facile farle circolare".

Rispetto allo scorso anno sono arrivati più progetti, spiega il direttore artistico: "E vedo sempre più team che utilizzano l'IA per svilupparli, ma non credo che si sostituirà il lavoro degli esseri umani, perché abbiamo ancora bisogno degli esseri umani per programmare l'IA e generare alcune immagini. Quindi non credo che ci sia un grande impatto in termini di risorse umane anche se il dibattito nel cinema è aperto".

Immagini di Federica Polidoro

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Industria, energia e decarbonizzazione: al via "NetZero Milan"

Milano, 14 mag. (askanews) - La decarbonizzazione costituisce un fattore strategico di innovazione per l'industria e le reti energetiche e l'Europa non può correre il rischio di rimandare investimenti e scelte sostenibili: il pericolo concreto è infatti quello di restare indietro in un processo di transizione ecologica e ambientale destinato a cambiare il mondo. E' in questo scenario che nasce NetZero Milan, il nuovo appuntamento promosso da Fiera Milano interamente dedicato alla decarbonizzazione industriale e del sistema elettrico.

"L'inazione climatica abbiamo visto che genera dei costi altissimi a livello globale, parliamo di decine di miliardi di euro - spiega ad askanews Sara Quotti Tubi, Head of Energy & Transportation Exhibitions di Fiera Milano -. Siamo alla prima edizione di un evento che vuole porsi come un momento di incontro e di confronto non solo verso il sistema Italia ma anche almeno a livello europeo. Perchè quello sulla decarbonizzazione e la transizione energetica è un tema che non riguarda soltanto il nostro Paese ma ormai è diventato un tema globale".

Momento clou della kermesse, in corso all'Allianz Mico dal 14 al 16 maggio, è il Milan NetZero Summit, evento di apertura che ha visto la partecipazione dei massimi esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, dell'imprenditoria e del mondo accademico per un dibattito focalizzato soprattutto sul futuro del settore industriale europeo a zero emissioni.

"L'industria si trova in un momento difficile e complesso anche a livello geopolitico per la situazione che stiamo vivendo, con bollette energetiche molto alte - sottolinea ancora la Head of Energy & Transportation Exhibitions di Fiera Milano -. Qui cerchiamo di offrire le soluzioni per abbassare i costi, e nello stesso tempo cercheremo di fare una lobby positiva nei confronti della politica, e soprattutto cerchiamo di avere la vision, cioè di capire dove sta andando tutto questo settore della transizione, della sicurezza energetica, soprattutto per cercare di mantenere la competitività industriale".

Segnali più che positivi arrivano dal settore energetico che intende giocare un ruolo da protagonista per raggiungere l'obiettivo "net zero".

"Una cosa è certa: qualunque sia il mix tecnologico per raggiungere la neutralità carbonica, le reti delle utilities sono l'abilitatore fondamentale: senza il potenziamento, l'ammodernamento, la digitalizzazione delle reti elettriche, del gas e del teleriscaldamento, raggiungere gli obiettivi al 2050 è impossibile - ci racconta Marco Carta, amministratore delegato di Agici -. Sembra che questo concetto sia ampiamente introiettato. Gli investimenti di rete hanno raggiunto la cifra record nel 2024 superando i 10 miliardi di euro ma già nel 2025 questo record è destinato a infrangersi, anche di molto, raggiungendo i 14 miliardi, fino a raggiungere la punta di 16 miliardi di euro nel 2027. Quindi gli operatori sono ben consapevoli".

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Favino a Cannes: con "Enzo" rifletto anche sul mio ruolo di genitore

Cannes, 14 mag. (askanews) - Si intitola "Enzo" il film che ha portato Pierfrancesco Favino a Cannes e che ha aperto la Quinzaine des cinéastes del 78° festival. L'attore italiano era stato chiamato dal regista, poi scomparso, Laurent Cantet, ed è stato quindi diretto da Robin Campillo nel ruolo di un padre in conflitto con il figlio 16enne. Il ragazzo, Enzo, vuole cercare la propria identità fuggendo dall'ambiente borghese della famiglia e l'incontro con il muratore ucraino Vlad lo mette di fronte a se stesso e alla propria sessualità. "Enzo" è un film che ha fatto riflettere Favino sul proprio ruolo di genitore: "Come un qualsiasi genitore che ha un figlio adolescente siamo gli uni in balìa degli altri, spesso tirati a destra e a sinistra da emozioni contrastanti, da preoccupazioni, dalla difficoltà di saper riconoscere l'individuo che hai davanti, indipendentemente dal fatto che sia tuo padre o tuo figlio. - ha detto l'attore - In questo film è trattato senza nessun giudizio, con uno stile che consente a ognuno di noi di poter rivedere la propria storia lì dentro e probabilmente e riuscire, magari, a costruire un dialogo".

Favino è uno dei firmatari della lettera-appello al ministro Giuli in cui le associazioni di attori, autori e tecnici chiedono un incontro per discutere misure contro la crisi industriale del cinema italiano. A questo proposito ha affermato: "Per fare un ponte bisogna che da una parte e dall'altra si sia d'accordo e ascoltarsi. Bisogna ascoltarli, incontrarli i lavoratori e consentire magari a questi lavoratori di dire ciò che possa essere più adatto in un momento di difficoltà per poter attraversare questo guado".

(Intervista di Emanuele Bigi)

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