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La sigla di "Ridley Jones" su Netflix la canta Lodovica Comello

di TMNews sabato 3 luglio 2021
1' di lettura

Milano, 3 lug. (askanews) - Nuova serie per bambini in età prescolare in arrivo su Netflix.

"Ridley Jones: La paladina del museo" è la nuova serie animata creata da Chris Nee (Dottoressa Peluche, Vampirina) disponibile dal 13 luglio in sei episodi. Racconta la storia di Ridley Jones, una bambina di sei anni che vive con la mamma e la nonna al Museo di Storia Naturale. Ogni notte, quando le luci si spengono e le porte si chiudono, ogni cosa all'interno del museo prende vita, dagli elefanti in fuga alle le mummie egizie, e Ridley assume il comando.

L'attrice, cantante, conduttrice televisiva e radiofonica Lodovica Comello canta la versione italiana della sigla della serie animata, un inno alla forza, al coraggio e alle magiche avventure.

Nell'attesa, sul canale YouTube Netflix Jr. sono disponibili due episodi della serie nella playlist dedicata, che trasporteranno i bambini nel magico mondo della piccola Ridley Jones e dei suoi amici.

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Al Congresso Nazionale di Cardiologia focus su Heart Innovation

Milano, 15 mag. (askanews) - Una vetrina dedicata alle più recenti e significative innovazioni cliniche, scientifiche ed organizzative, con uno sguardo proiettato sulle sfide future, rese possibili grazie a soluzioni hi-tech di ultima generazione che aprono la strada a terapie sempre più personalizzate e ritagliate "su misura" del singolo paziente. Rimini ospita l'edizione numero 56 del Congresso Nazionale di Cardiologia, il più importante appuntamento del settore promosso dall'Anmco (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri). Tra partecipanti in presenza e collegati da remoto, sono oltre 5 mila i medici, ricercatori, giovani specializzandi e rappresentanti delle istituzioni protagonisti dal 15 al 17 maggio di una una tre giorni interamente dedicata all'Heart Innovation.

"In ambito cardiovascolare abbiamo a disposizione tutta una serie di nuovi farmaci, che vanno a 360 gradi su quelle che sono ormai le patologie di riferimento per noi - spiega ad askanews Fabrizio Oliva, presidente Anmco e Direttore Cardiologia 1 dell'Ospedale Niguarda di Milano -. C'è un attenzione particolare, ovviamente, all'Heart Innovation e quindi a tutto quello che è l'aspetto dell'Intelligenza Artificiale con delle sessioni dedicate a questo aspetto. Abbiamo raccolto dei dati sull'utilizzo delle terapie e nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici e sono dati estremamente importanti e positivi per la cardiologia italiana e questo ovviamente vuol dire per il miglioramento della salute dei nostri pazienti".

Momento clou dell'edizione 2025 è l'avvicendamento alla presidenza dell'associazione che rappresenta oltre 6.300 cardiologi ospedalieri in tutta Italia. La sfida, per presidente designato dell'Anmco, è operare in continuità con il passato, insistendo soprattutto su un aspetto fondamentale: la prevenzione.

"Assolutamente continuerò nel solco che è stato tracciato tutte le attività in essere e punterò un pochino di più l'attenzione proprio sulla prevenzione: sono convinto che se lavoriamo bene sulla prevenzione noi siamo in grado, come cardiologia italiana, ad allungare e migliorare la vita media degli italiani - sottolinea Massimo Grimaldi, presidente designato Anmco - . Perchè riuscire a prevenire delle malattie di cuore è sicuramente più efficiente che andarle a curare quando sono già arrivate".

Un messaggio forte e chiaro indirizzato soprattutto al mondo politico istitzionale. "Esistono degli screening di massa, per esempio sul carcinoma del colon retto, ma vorrei ricordare che il rischio di un carcinoma del colon retto è enormemente inferiore al rischio di uno scompenso cardiaco. E' molto più frequente lo scompenso cardiaco nella società. E quando ci si ammala di scompenso cardiaco, la prognosi è a 5 anni è peggiore di quella del carcinoma del colon retto - evidenzia ancora Grimaldi -. Quindi tutto il sistema Paese deve entrare nell'ordine delle idee che per l'apparato cardiovascolare bisogna prestare molta attenzione sia in termini di risorse umane che di risorse economiche".

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"Urbs Scripta", il festival che svela i graffiti storici di Venezia

Roma, 15 mag. (askanews) - C'è tempo fino al 19 maggio per scoprire un aspetto nascosto della città di Venezia con "Urbs Scripta", il primo festival dedicato ai graffiti storici, giunto quest'anno alla sua terza edizione. Si tratta di un'esperienza unica nel panorama europeo, che permette di scoprire immagini e storie scolpite sulla pietra: racconti di navi, cronache, raffigurazioni, slogan per l'elezione dei dogi o lamentazioni dei prigionieri, giochi, nomi, croci e date. Tracce di una umanità scomparsa che parla attraverso i segni lasciati sui muri. Un insieme straordinario di presìdi di memoria, disseminato lungo tutta Venezia, sui monumenti, nelle chiese, nei palazzi, ma anche nelle sue isole.

Il festival è ideato e diretto dallo scrittore Alberto Toso Fei e dalla storica Desi Marangon. "Quando parliamo di storia di Venezia parliamo di storia dei dogi, degli intellettuali, delle élite ma in realtà anche le persone comuni hanno lasciato un segno nella città. - ha spiegato Desi Marangon - Segni incisi, tracciati, con dei colori, con un inchiostro, a stencil, col fumo di candela, con un misto di ruggine e saliva, perfino col sangue nelle prigioni si Palazzo Ducale".

Durante il Festival quest'anno viene anche presentato il libro "I graffiti di Venezia. L'Arsenale", nuovo capitolo del lavoro di mappatura, catalogazione e ricerca storica realizzato da Marangon e Fei. "Partiamo da delle fonti dal basso, quindi i segni lasciati dai lavoratori e dalle lavoratrici per costruire una narrazione storica che spieghi il senso e l'esistenza di questo luogo nella storia della Serenissima, l'officina delle meraviglie, la prima vera catena di montaggio della storia, capace di varare moltissime navi in un solo mese" ha spiegato Fei.

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Abodi agli studenti Luiss: "Nello sport servono competenze e visione"

Roma, 15 mag. (askanews) - "Avete fatto la scelta giusta!". Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi incontrando mercoledì 14 maggio gli studenti e le studentesse del Master in Management dello Sport (realizzato da Luiss Business School in partnership con l'Associazione Sportiva Roma, Italiacamp e Corriere dello Sport). Chi meglio di Abodi, che è stato presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, consigliere di amministrazione del Coni Servizi Spa, nonché già presidente dell'Istituto per il credito sportivo e culturale, può spiegare agli aspiranti manager dello sport come gestire con successo l'industria sportiva?

"É una vita affascinante, ricca di doni, iniziata proprio alla Luiss - ha spiegato Abodi prima dell'incontro, rivelando -

Beh intanto la passione che deve essere il primo fattore, le competenze, la multidisciplinarietà, lo sport è molto di più dello sport, acquisire competenze che vanno dall'economia alle infrastrutture e poi un po' di componente giuridica, la conoscenza del sistema sportivo nel suo complesso", ha aggiunto.

Nell'incontro di oltre un'ora a Villa Blanc, moderato dal Presidente di Luiss Business School, Luigi Abete, Abodi ha sottolineato come lo sport avrà sempre più spazio in futuro perché sarà "una necessità".

"Ciò che stiamo cercando di fare è far comprendere che lo sport è molto di più di quello che si vede: é organizzazione, metodo, pianificazione, investimenti, infrastrutture materiali e immateriali", ha aggiunto il ministro.

Questi laureandi e neolaureati, che hanno poi posto le loro domande al ministro, stanno imparando a organizzare un evento sportivo, gestire un club o un'organizzazione sportiva, concludere accordi per sponsorizzazioni e merchandising. L'ispirazione per farlo viene anche da questi grandi personaggi del mondo sportivo:

"La testimonianza di Gianluigi Buffon è stata molto importante sia per la sua carriera sportiva ma anche per come si sta muovendo ora come ora nel mondo dello sport", ha raccontato Gloria Fiorini Aloisi, studentessa Master in Management dello Sport.

"Mi interesserebbe conoscere il presidente del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis, perché sono napoletano e perché è uno di quelli che ha una gestione dell'impresa migliore", ha affermato il collega Dario Mazzocco.

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Ucraina, Trump: non succederà nulla finché non incontrerò Putin

Milano, 15 mag. (askanews) - Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato parlando coi giornalisti che lo seguono durante la sua visita in Medioriente di non aspettarsi progressi sull'Ucraina fino a quando non incontrerà l'omologo russo Vladimir Putin, che non si è presentato ai colloqui con Kiev in Turchia.

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