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La principessa Diana nel cuore di tutti a 25 anni dalla sua morte

di TMNews mercoledì 31 agosto 2022
1' di lettura

Milano, 31 ago. (askanews) - Dalla giovanissima e timida Diana Spencer fidanzata col principe Carlo, alla sua figura di madre sempre sotto i riflettori e il giudizio di tutti, alla ricerca della sua strada al di là dei ruoli imposti con le decine di attività umanitarie, i viaggi, l'attenzione agli ultimi, indole che l'ha resa una celebrità mondiale e ancora a 25 anni dalla sua morte fa sì che sia nel cuore di molti.

Nell'anniversario dell'incidente d'auto che l'ha uccisa a soli 36 anni a Parigi, c'è il ricordo della tormentata vita di Lady D. ma anche dell'affetto che in tutto il mondo le persone provano per lei.

"Perché penso che fosse capace di creare una relazione con le persone e penso che le persone la vedessero come una reale non chiusa e che fosse facilmente avvicinabile anche per la maggior parte della gente", dice una turista in visita a Londra per l'anniversario, Tori McCumiskey.

"Amava le persone, aiutava i bambini, tutti la amavano, sì", aggiunge un'altra, Anna Szymnaczak.

Di tutta la sua turbolenta vita quello che tutti più ricordano è la sua attenzione per gli altri.

"Penso che sia la sua eredità - aggiunge un'altra turista - i suoi figli cercano di portare avanti il lavoro della madre prendendosi cura delle persone che sono meno fortunate".

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The Art Symposium 2025, al centro cultura e soft power

Roma, 21 mag. - Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (GNAMC) si è celebrata la seconda edizione di The Art Symposium, ancora una volta sotto la direzione di Guido Talarico e Cristina Mazzantini, per costruire un dialogo di alto profilo sul ruolo della cultura e dell'arte nei processi di sviluppo, innovazione e coesione sociale. Si conferma il successo riscosso lo scorso anno per l'appuntamento promosso da Inside Art e GNAMC, con la collaborazione di The Skill, come communication partner.

"L'edizione '25 del Symposium - spiega Talarico, fondatore ed editore di Inside Art - è un'occasione di confronto pubblico e privato per parlare ed approfondire i temi legati al mondo della cultura. Questa seconda edizione ha avuto come tema centrale quello del soft power, cioè la capacità della cultura di diventare uno strumento di facilitazione delle relazioni tra imprese, governi, persone".

Tre i panel tematici, Diplomazia della Cultura: Il valore del soft-power in epoca di tensioni internazionali; Il ruolo delle istituzioni pubbliche e private nella gestione delle risorse culturali; Il valore economico della cultura: investimenti di successo. Affrontati da ospiti ed esperti di rilievo, del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico, culturale e dei media.

"Questa iniziativa - evidenzia la direttrice della Galleria, Cristina Mazzantini - è importante perché mette insieme persone diverse, che si occupano di cultura a 360 gradi: operatori del settore, imprese, direzioni di musei, fondazioni, e, ovviamente, istituzioni governative. E credo che sia importante riflettere tutti insieme per capire dove va e come si sta evolvendo il mondo della cultura"

Tra i relatori della giornata, Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio di Torino: "Ciò che ha costituito il successo del nostro museo innanzitutto è stato il grande sforzo dedicato alla ricerca, alla digitalizzazione e dunque a un rinnovamento continuo. Poi il significativo lavoro di internazionalizzazione: in questo momento abbiamo attivi oltre 90 tra memorandum of understanding e collaborazioni con altrettanti musei internazionali, Atenei, istituti di cultura. E, infine, una rilevante attività di formazione".

A suggellare la giornata, una serata di gala all'altezza dell'ambizione culturale dell'iniziativa. Oltre duecento ospiti, tra protagonisti del mondo delle istituzioni, dell'arte, della comunicazione e dell'impresa, sono stati accolti nella suggestiva quadreria della GNAMC per il gala conclusivo della seconda edizione di The Art Symposium. Un momento di incontro e celebrazione che rinnova la vocazione dell'evento: fare della cultura un ponte tra pubblico e privato, una piattaforma di dialogo strategico e una leva di sviluppo per il Paese.

"Un evento per capire l'arte. Un evento per capire la cultura. Un evento per capire dove vanno i fenomeni che alimentano la bellezza, muovono gli interessi, rappresentano il passato ma anche il futuro del nostro Paese", sottolinea Andrea Camaiora, Ceo e Founder di The Skill Group, tra i partner dell'iniziativa.

Nel corso della giornata sono intervenuti, tra gli altri: Maria Pace Odescalchi (Vicepresidente Nazionale ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane), Fabio Pompei (CEO Deloitte Italia), Bernabò Bocca, Alberto Gambino (Prorettore Università Europea), Marianna Madia e Simone Valiante, Lubo Vesel (Direttore Karel Komàrek Family Foundation), Pierluigi Sassi (Ad Timac Agro), Laura Mattarella, Andrea Marchiori (CEO Techbau), Gian Luca Artizzu (Ad di Sogin), Ernesto Lanzillo (Deloitte Private Leader for Italy, Greece and Malta), Arrigo Bandera (Fondatore di Studio Bandera), Davide Vincent Mambriani (Giubileo 2025 Città del Vaticano), Ernesto F rstenberg Fassio (Presidente Banca Ifis), gli avvocati Luca Bolognini ed Elisabetta Busuito, gli ambasciatori Francesco Maria Talò e Stefano Beltrame, Giulia Zamagni (Responsabile CUBO Museo d'impresa del Gruppo Unipol), Antonella Baldino (CEO Istituto Credito Sportivo e Culturale), Stefano Genovese (Responsabile Relazioni Esterne del Gruppo Unipol).

In collaborazione con The Skill

TMNews

Cybersecurity, cresce l'uso dell'IA tra i criminali informatici

Milano, 21 mag. (askanews) - Un aumento record di scanning automatizzati per attaccare gli asset più vulnerabili e una rapida espansione dell'uso a scopi criminali dell'intelligenza artificiale. Sono alcune delle principali tendenze della criminalità informatica rielevate dall'azienda di cybersecurity Fortinet ed esposte nel Global Threat Landscape Report 2025 dei FortiGuard Labs.

"Vorrei sottolineare tre aspetti - ha spiegato Geri Revay, Principal EMEA FortiGuard SE - Il primo è che osserviamo un aumento dell'attività di scanning, perché gli aggressori sono attivamente alla ricerca di opportunità da attaccare. Sistemi vulnerabili, punti deboli, da cui possono facilmente entrare. Il secondo punto è l'AI, quindi ovviamente ci aspettiamo un utilizzo sempre maggiore dell'intelligenza artificiale, sia dal lato degli attacchi sia delle difese. Il terzo è che abbiamo visto un aumento dell'attività da parte dei broker di accesso iniziale. Si tratta di aggressori che compromettono un'organizzazione senza utilizzare l'accesso ma preferendo venderlo a terzi. E sono diventati molto attivi lo scorso anno. Abbiamo visto sul dark web un gran numero di credenziali scambiate e vendute. Anche questo è un fenomeno che è aumentato significativamente lo scorso anno".

Ma quali sono le tendenze delle minacce cyber? "Quando si parla di tendenze, direi dal punto di vista dell'intelligenza artificiale - ha sottolineato Revay - la cosa davvero interessante che sta accadendo in questo momento è come gli aggressori stiano usando l'IA per costruire attacchi di ingegneria sociale più efficaci: come manipolare la persona per guadagnarsi un accesso. È come quando inviano un'email di phishing per cliccare su un link. E questa è stata la prima fase in cui hanno potuto usare l'intelligenza artificiale in modo efficiente. Ora si possono creare audio falsi o persino videochiamate, come se il tuo capo ti contattasse per ordinarti di trasferire del denaro. Assistiamo a molti attacchi di reclutamento per entrare a far parte di aziende, spesso usando video deep fake per nascondere la propria identità. È qui che si stanno sviluppando le tendenze dell'intelligenza artificiale, ma probabilmente in futuro vedremo altre tecniche di AI".

Con simili minacce sempre più sofisticate un tema fondamentale è la cyber security delle aziende."Innanzitutto, se pensiamo a piccole e medie imprese dal budget limitato, credo che per esse sia davvero necessario provare a utilizzare gli strumenti di sicurezza già disponibili - ha spiegato Revay - Ad esempio l'autenticazione a più fattori. È possibile farlo quando si riceve un sms o qualcosa di simile. Sappiamo che le banche di solito dovrebbero abilitarla ovunque sia possibile, perché al momento è la migliore difesa contro i tentativi di furto di identità o dei conti. Ma quando pensiamo a organizzazioni più complesse, alle grandi imprese, allora ovviamente esistono modelli più maturi per costruire prima le proprie protezioni e poi monitorare, costruire le proprie operazioni di sicurezza, investire nella ricerca attiva di aggressori nel loro ambiente e non solo aspettare che qualcuno salti fuori, ma andare effettivamente a caccia di rilevatori nella loro organizzazione".

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Sovraffollamento carceri, La Russa vede Giachetti: intervenire subito

Roma, 21 mag. (askanews) - L'incontro con la presidente di Nessuno tocchi Caino, Rita Bernardini, e il deputato di Italia viva Roberto Giachetti sull'emergenza del sovraffollamento delle carceri "è andato molto bene". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sollecitato dai cronisti a margine di un evento. "Il sovraffollamento nelle carceri va sempre peggio, ne ho parlato con la presidente Meloni che mi ha dato contezza che vi è un progetto preciso da parte di questo governo, che però ha dei tempi naturalmente, non è che da un giorno all'altro puoi risolvere il problema. Il mio convincimento personale, parlo da presidente del Senato e a titolo personale, è che occorra comunque intervenire nell'attesa che il governo possa svolgere il proprio ruolo, con un provvedimento, che possiamo chiamare di emergenza. L'idea di Giacchetti, che può essere rivisitata, discussa, modificata, mi convince abbastanza".

Il presidente del Senato ha voluto poi puntalizzare il concetto di buona condotta: "deve anche significare non avere mai avuto motivo di contrasto scorretto con gli agenti di custodia, questo è molto importante sottolinearlo. Se un detenuto ha litigato, in modo scorretto, con un agente di custodia, non può godere della liberazione anticipata", ha aggiunto.

"Sono estremamente favorevole a un provvedimento non che svuoti il carcere ma che costituisca la possibilità per chi deve scontare la pena di farlo in maniera civile", ha continuato La Russa sottolineando che "essendo contrario all'indulto e all'amnistia che sarebbero generalizzate, un provvedimento rivolto alla buona condotta e alla buona volontà possa essere auspicabile".

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Catturato il "narco-gatto" che portava droga in carcere

Milano, 21 mag. (askanews) - E' già stato soprannominato il "narcogatto" il felino sorpreso a Limon in Costarica con indosso, impacchettati, circa 300 grammi di droga. Le guardie di un carcere costaricano hanno individuato il gatto mentre entrava nella prigione di notte con della droga attaccata al corpo.

Il felino, che trasportava piccoli pacchi contenenti 235 grammi di marijuana e 67 grammi di crack, tenuti insieme da nastro adesivo, è stato trovato sul muro perimetrale del carcere nel cantone caraibico di Pococì.

Gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a salvare il gattino e a liberarlo dalla droga. Un video condiviso dal ministero della giustizia mostra una guardia appollaiata sulla recinzione mentre cerca di catturare l'inconsapevole corriere della droga.

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