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Covid-19: terapia domiciliare precoce strategia efficace

di TMNews mercoledì 14 dicembre 2022
2' di lettura

Roma, 14 dic. (askanews) - "Questa flow-chart è stata fatta seguendo una divisione sistematica della letteratura e la revisione delle schede tecniche con indicazione di utilizzo delle molecole degli antifiammatori più frequentemente usati, per dare un minimo di informazioni ai medici curanti circa l'utilizzo di questi farmaci, che sono tanti. Fra tutte queste molecole sono stati indicati anche gli effetti collaterali, positivi e meno positivi". Lo ha sottolineato Pier Luigi Bartoletti, Medico di Medicina Generale e vicesegretario vicario nazionale FIMMG.

"Tra tutti questi unico che vanta una azione sulle infiammazioni delle alte vie (respiratorie, ndr) è il ketoprofene sale di lisina in polvere. Anche gli altri sono utilizzati, ma noi abbiamo fatto un discorso sulla scheda tecnica, segnalando come quelli con effetto periferico siano preferibili rispetto a quelli effetto centrale perché possono avere un effetto sedativo sul centro della tosse".

"Questo perché a due anni e passa dall'inizio del Covid ancora sulla terapia precoce della patologia da Covid ci sono ancora molte variabili sulla prescrizione dei farmaci e ricordo che, per quanto siano dosaggi da banco, sono farmaci che hanno reazioni specifiche con effetti collaterali e secondari che vanno tenuti in considerazione", aggiunge Bartoletti.

Nel Paese continuano ad essere migliaia, ogni giorno, le diagnosi di Covid-19. La gestione tempestiva dei sintomi può fare la differenza nell'evoluzione della malattia. Oggi è possibile una terapia domiciliare precoce ragionata per il trattamento dell'infezione da SARS2-Covid19. Intervenire tempestivamente sui sintomi attraverso terapie mirate ed efficaci, permette di creare un sistema virtuoso di controllo della malattia e di indirizzare alle strutture ospedaliere solo in caso di aggravamento. Il medico di medicina generale ricopre in questo scenario un ruolo determinante.

A questo scopo è stata messa a punto una flow-chart per il trattamento farmacologico della malattia, realizzata da FIMMG Roma (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) in collaborazione con l'Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, Policlinico di Tor Vergata Roma. Uno strumento per supportare l'individuazione della terapia più indicata in base ai sintomi riferiti dai pazienti.

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"Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere"

Roma, 14 mag. (askanews) - L'Associazione Nazionale Educatori Professionali (ANEP) presenta la nuova campagna di sensibilizzazione "Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere", per portare all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni una delle forme più insidiose e sottovalutate di dipendenza da gioco: quella da Gratta e Vinci, seconda solo al gioco d'azzardo online per crescita negli ultimi anni.

Secondo i dati disponibili, la spesa degli italiani in Gratta e Vinci e in gioco online è triplicata tra il 2019 e il 2022. Una crescita esponenziale che evidenzia quanto queste modalità di gioco stiano diventando pervasive, normalizzate e pericolosamente accessibili, oltre che difficili da identificare. Il gioco del Gratta e Vinci rappresenta oggi una vera emergenza sociale, non solo per la sua capacità di creare dipendenza, ma soprattutto per il contesto in cui si diffonde: ovunque, a ogni ora, senza alcun filtro o barriera. A differenza dei casinò o delle sale scommesse - dove sono previste restrizioni come distanze da luoghi sensibili e orari d'apertura, vi sono telecamere agli accessi, personale e limiti di spesa - chiunque può acquistare un Gratta e Vinci in tabaccheria, al supermercato, in edicola o addirittura ai distributori automatici. Così come il gioco online, è disponibile 24 ore su 24 da qualsiasi dispositivo, con sistemi di auto-esclusione facilmente aggirabili.

Il pericolo è nella facilità, nella solitudine e nella discrezione con cui si può giocare, soprattutto da parte delle fasce più fragili della popolazione: anziani, giovani, persone economicamente in difficoltà. I Gratta e Vinci, in particolare, vengono percepiti come innocui, ma nascondono un meccanismo psicologico estremamente potente: premi piccoli e frequenti che inducono a riprovare subito, stimolando comportamenti compulsivi. Il tutto, accompagnato da grafiche accattivanti, nomi che promettono fortuna e messaggi che alimentano l'illusione della vincita facile.

La campagna ANEP punta a sfatare il mito del gioco "innocente", mettendo in evidenza come la dipendenza possa nascere da gesti quotidiani e apparentemente banali. I dati e l'esperienza degli educatori e delle educatrici professionali che lavorano nelle equipe multidisciplinari dei Servizi per le Dipendenze, dimostrano che sempre più persone sviluppano forme gravi di dipendenza da gioco e in crescita quella da Gratta e Vinci, arrivando a spendere somme importanti in modo incontrollato, spesso senza che familiari e amici se ne accorgano.

A rendere tutto più pericoloso è l'assenza di una regolamentazione adeguata. Mentre lo Stato introduce restrizioni su altri tipi di gioco, Gratta e Vinci e piattaforme online rimangono ampiamente disponibili e scarsamente controllate, contribuendo a un paradosso inquietante: lo Stato guadagna dalle perdite dei cittadini, promuovendo l'azzardo e normalizzandolo.

Con "Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere", ANEP vuole lanciare un messaggio forte: riconoscere il problema è il primo passo per affrontarlo e tornare a una vita senza dipendenza. La campagna si rivolge a tutta la cittadinanza ma anche alle istituzioni, affinché si investa ancora di più in educazione, prevenzione e regolamentazione, e si riconosca la figura dell'educatore professionale come risorsa chiave nei percorsi di contrasto, recupero e supporto. I Gratta e Vinci non sono un gioco da tavolo, ma gioco d'azzardo e seppur legali sono un pericolo reale e crescente. È tempo di fermarsi, riflettere e agire tutti insieme.

In collaborazione con ANEP

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24esima Triennale, dal PoliMI progetto su discriminazioni di genere

Milano, 14 mag. (askanews) - "In questa installazione abbiamo voluto raccontare come l'intelligenza artificiale possa essere uno strumento di discriminazione oppure possa offrire la possibilità di un utilizzo responsabile ed etico e quindi l'obiettivo era mostrare in questo caso come si possa utilizzare l'intelligenza artificiale sia a favore che contro la parità di genere, o comunque discriminando in questo caso il genere femminile". Così la rettrice dl Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, ha presentato ad askanews il progetto che l'ateneo ha presentato alla 24esima Triennale internazionale: "Not for Her - L'intelligenza artificiale che svela l'invisibile".

L'esperienza si articola in due momenti complementari: un trittico multimediale che stimola una riflessione collettiva sulle discriminazioni di genere e un'installazione interattiva che sfida le nostre convinzioni più radicate, con un vero e proprio colloquio di lavoro tenuto da entità digitali che mostrano molti aspetti delle discriminazioni di genere. Ogni dettaglio è progettato per stimolare il pensiero critico, la creatività e la consapevolezza individuale. Tenendo presente che l'intelligenza artificiale non è un dogma né una minaccia, ma uno strumento da adottare con consapevolezza a supporto del cambiamento.

"Abbiamo voluto far vedere questi problemi per far sì che la gente capisca che esistono e che bisogna riconoscerli per poterli poi superare".

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Le infrastrutture digitali per costruire le città del futuro

Venezia, 14 mag. (askanews) - Il futuro delle città e la sfida del cambiamento climatico, Venezia e le infrastrutture digitali: sono stati questi alcuni dei temi affrontati nel corso della tappa veneziana del Festival della sostenibilità promosso da ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in concomitanza con l'apertura della Biennale architettura. Tra i partecipanti anche TIM che ha presentato, proprio in Biennale nell'ambito del progetto espositivo Intelligent Venice, la smart control room della città lagunare.

"Venezia - ha detto ad askanews Maria Enrica Danese, responsabile Comunicazione Corporate e Sostenibilità di TIM - è una palestra straordinaria, è la città più bella, anche la più difficile, per cui pensare di dare un contributo ai cittadini, ai turisti che vengono qui è veramente una cosa che richiede tante energie e tante risorse. Siamo partiti quindi proprio qui a Venezia nel costruire una Control room grazie alla partnership con il Comune di Venezia e questa Control room attraverso sensori connessi alla rete alla rete 4G e 5G consente all'amministrazione di dare un vero contributo alla cittadinanza di Venezia, ma anche al turismo per migliorare il traffico acqueo, per migliorare i percorsi di viabilità all'interno di Venezia".

L'idea è di fare di Venezia una capitale della sostenibilità, proprio partendo dai suoi elementi di fragilità, che richiedono un ripensamento delle logiche tradizionali e, grazie alla tecnologia, si possono immaginare soluzioni innovativa. "C'è da fare tantissimo - ha aggiunto Danese - abbiamo uno dei più grani patrimoni artistici, culturali e museali del mondo e il digitale è la nuova leva che serve effettivamente per rendere le città più compatibili con le esigenze di vita delle persone, che siano turisti o cittadini nativi di quelle città".

Futuro, scelte e consapevolezza sono al centro anche della visione di ASviS, che crede che la società civile, insieme al mondo delle imprese e alle istituzioni, debba mobilitarsi in modo capillare, in Italia e nel mondo, per consolidare la cultura dello sviluppo sostenibile promossa dall'Agenda 2030 dell'Onu. "Bisogna guardare al futuro - ha concluso Enrico Giovannini, direttore scientifico di Asvis - bisogna non aver paura delle sfide, ma anche riconoscerle, altrimenti se neghiamo, per esempio, il cambiamento climatico o i rischi, ci faremo cogliere impreparati e non è quello di cui abbiamo bisogno".

Per realizzare davvero questo futuro da Venezia si guarda alla necessità di avere una visione integrata, interoperabilità, e al saper fare scelte sistemiche.

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Festival Cannes, apertura tra moda e politica con De Niro e Binoche

Cannes, 14 mag. (askanews) - Robert De Niro ha regalato le prime emozioni alla 78esima edizione del Festival di Cannes. L'attore è arrivato alla cerimonia d'apertura con la sua compagna Tiffany Chen e durante il discorso di ringraziamento per la Palma d'oro alla carriera ha detto: "Stiamo lottando duramente per difendere la democrazia. Il cinema ci ha insegnato ad essere democratici. Democrazia, questa è la parola più importante".

La Presidente della Giuria del concorso Juliette Binoche, che è giunta alla Montée des Marches accompagnata fra gli altri da Alba Rohrwacher, Halle Berry, Leila Slimani, durante la cerimonia di apertura ha invece reso omaggio a Fatma Hassona, la giovane fotogiornalista palestinese uccisa a Gaza il 16 aprile scorso. "Fatma avrebbe dovuto essere fra noi" ha detto l'attrice francese.

A dare l'avvio alla cerimonia di apertura è stato il regista americano Quentin Tarantino, che ha sfilato sul tappeto rosso abbracciato alla moglie Daniella Pick, prima di una coppia molto più discreta ma molto amata, quella formata dal regista Claude Lelouche e dalla scrittrice Valérie Perrin. E sul red carpet non sono mancate, naturalmente, le "solite note", dall'elegantissima Eva Longoria alla splendida mannequin russa Irina Shayk, aall'attrice americana Julia Garner alla supermodella Heidi Klum.

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