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A Padova la trentesima edizione del Congresso Nazionale SIN

di TMNews lunedì 4 novembre 2024
2' di lettura

Padova, 4 nov. (askanews) - Si è svolto presso il centro Padova Congress, il Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia (SIN), giunto alla sua trentesima edizione e presieduto per il terzo anno dal Dott. Luigi Orfeo. Al centro del Congresso i temi più attuali della neonatologia.

Il Dott. Luigi Orfeo, Presidente uscente della Società Italiana della Neonatologia, ha dichiarato: "In primis abbiamo dedicato la fase iniziale del congresso a degli approfondimenti sulla crisi climatica ed ambientali per capire quanto questo fattore possa incidere sulla salute delle mamme, del feto durante la gravidanza e sui primi anni di vita dei bambini. Nel corso del Congresso Nazionale, poi, sono stati affrontati tutti i temi classici della neonatologia, dagli aspetti della patologia respiratoria, la patologia cardiologica, la raccolta dei dati e la loro funzione per comprendere quali siano gli obiettivi da porci. Poi abbiamo naturalmente dato luogo a sessioni che parlano di nutrizione, molto si parla qui di allattamento al seno perché per noi il latte materno è l'elemento fondamentale che può garantire poi una salute futura al bambino".

Il Congresso oltre ad ha aver approfondito tematiche scientifiche attuali e cruciali del mondo della neonatologia, ha rappresentato l'occasione per dar luogo alle elezioni, valide per il prossimo triennio, del Presidente e del Consiglio Direttivo della SIN. A raccogliere l'eredità del Dott. Luigi Orfeo alla guida della società, è stato il Prof. Massimo Agosti.

Il Dott. Massimo Agosti, Presidente neoeletto della Società Italiana della Neonatologia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "La Società Italiana della Neonatologia conta circa 3.000 soci. Abbiamo chiaro in mente che il futuro non può prescindere da un'alleanza forte con le istituzioni, con le quali vogliamo ragionare sia a livello nazionale che regionale. Vogliamo mettere il neonato e la sua famiglia al centro delle nostre scelte cliniche e scientifiche perché l'alleanza con la famiglia dei nostri neonati è veramente fondamentale".

L'appuntamento con il Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia ha dato luogo a tre giorni di focus, approfondimenti e panel che hanno coinvolto attivamente gli iscritti facendo luce sulle sfide presenti e future della neonatologia.

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Ci sono ancora degli spazi, io vivo in un luogo molto local, in un luogo in cui ci sono i veneziani, in cui scendo sotto casa e sto a parlare con i veneziani e mi rendo conto che sempre di più la città ha costruito per il turismo e sempre più ha tolto ai veneziani. Ecco, più che parlare di Bezos, bisognerebbe tornare a parlare di quanto bisogna fare per ricostruire degli spazi e delle attività per chi vive Venezia e chi è veneziano e chi vuole stare nella città. Le proteste ci stanno intese come non semplicemente solo al matrimonio di Bezos, perchè se lui prende dieci taxi, non è diverso se arrivano altri tre matrimoni che prendono dieci taxi lo stesso.

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Primo anno di educazione finanziaria a scuola

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Nel corso dell'evento, introdotto dal Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Sandra Savino, sono intervenuti il senatore Dario Damiani della Commissione Bilancio; la Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, Carolina Lussana; il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo; il presidente di AIEF Nunzio Lella e la Country Chief Financial Officer di Generali Italia, Giulia Raffo che, partendo dalla sua esperienza professionale, ha messo in evidenza le differenze nell'approccio all'educazione finanziaria tra Italia e Regno Unito.

Abbiamo parlato con Simone Bemporad, Chief Communications & Public Affairs Officer Generali Assicurazioni:

"Il risparmio è una cosa fondamentale per il futuro di sé stessi e della propria famiglia. E anche gestire il presente, come dicevo prima, è fondamentale nell'ambiente di oggi. Quindi l'educazione finanziaria è l'elemento determinante che può creare questa consapevolezza. Un gruppo come il nostro, il settore finanziario in generale, il settore assicurativo, che è molto attivo nella gestione del risparmio, può svolgere un ruolo che non è solo il ruolo professionale della gestione dei soldi dei clienti, ma è anche quello di aiutare i clienti a sviluppare questa consapevolezza. E questo è il ruolo che le Generali si sono date".

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"L'osservatorio nasce dal fatto che per il primo anno è stata introdotta l'educazione finanziaria nelle scuole, un passo importante, perché erano dieci anni che attendavamo che questa legge andasse in porto. E quindi noi, che siamo ormai anni occupati sul versante di dare il nostro contributo al Paese per l'educazione finanziaria, abbiamo avviato questa osservazione. E posso dire innanzitutto che le famiglie, che sono le destinatarie con i loro figli di questo provvedimento, di questo progresso, hanno promosso a pieni voti il programma di educazione finanziaria nelle scuole".

Lo studio analizza l'impatto della prima legge italiana dedicata all'insegnamento dell'educazione finanziaria a scuola, dopo averne monitorato il grado di diffusione, accettazione ed efficacia a partire dall'anno scolastico 2024-25. Infine abbiamo parlato con Claudia Ghinfanti, Responsabile Marketing e Comunicazione Alleanza Assicurazioni:

"L'obiettivo era, a un anno dall'introduzione dell'educazione finanziaria nelle scuole, avere il polso della situazione e capire qual era stata la reazione e soprattutto sentire gli stakeholder, quindi insegnanti e genitori. Quali sono le principali evidenze? Innanzitutto, è parziale il livello di conoscenza della legge che è stata introdotta. Alcuni insegnanti non ne sanno nulla, ma soprattutto la metà dei genitori ancora dichiara di non averne mai sentito parlare".

Ad oggi la famiglia resta la principale fonte di educazione finanziaria e si rilevano modifiche comportamentali rispetto al passato: la Generazione Z riceve da parte dei genitori una maggiore formazione sui temi finanziari ed economici anche perché, rispetto alle precedenti generazioni, i giovani d'oggi cominciano a gestire prima il denaro.

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