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Al Senato presentata la 46sima edizione del Rossini Opera Festival

di TMNews mercoledì 11 dicembre 2024
2' di lettura

Roma, 11 dic. (askanews) - La 46 a edizione del Rossini Opera Festival si terrà come di consueto a Pesaro, nel 2025 dal 10 al 22 agosto, e il programma dell'edizione è stato presentato a Roma nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica. Quattro produzioni liriche e numerosi concerti per un festival che tornerà nel restaurato, tradizionale Teatro Rossini. Il senatore Antonio De Poli:"Una manifestazione che rappresenta in assoluto l'Italia nel mondo, fra quelli che hanno fatto diventare le Marche e Pesaro uno dei poli di riferimento della lirica mondiale".

A quasi cinquant'anni dalla prima edizione, il festival ha ormai compiuto l'opera di riportare in teatro tutti i capolavori rossiniani riscoperti dalla Fondazione Rossini di Pesaro, eppure c'è sempre tanto da esplorare, inclusa quest'anno l'inaugurazione con una "Zelmira" diversa dal solito. Il sovrintendente Ernesto Palacio: "E' un'opera del genere serio di Rossini, quello meno conosciuto ma quello che riserva molte più sorprese musicologicamente parlando. È una delle 39 opere che Rossini ha scritto e che noi abbiamo già rappresentato a Pesaro in altre occasioni".

Ma questa è un'altra versione, e come spiega la direttrice scientifica della Fondazione, Ilaria Narici , queste riscoperte ci fanno entrare nella bottega artigiana itinerante del compositore, impegnato fra città italiane e rielaborazioni internazionali: "E' l'edizione che Rossini ha riscritto per Parigi, il suo ultimo impegno al Theatre Italien; scrive una importante aria per Giuditta Pasta, il numero dieci per cambiare il finale".

La stagione presenterà anche due opere buffe, "L'italiana in Algeri" e "La cambiale di matrimonio", più come sempre "Il viaggio a Reims" con gli allievi dell'Accademia Rossiniana "Alberto Zedda"; ma anche tre Cantate scritte da Rossini in momenti diversi della vita, alcuni concerti e la "Messa per Rossini" di autori vari creata su idea di Giuseppe Verdi dopo la morte del pesarese.

La presentazione ha visto gli interventi fra gli altri dei registi lirici, di personalità di Pesaro e del presidente della Fondazione Rossini, Gianni Letta, che ha ricordato la figura di Gianfranco Mariotti, da poco scomparso, fra gli ideatori tanti anni fa del Festival e della connessione fra le opere, riscoperte dalla Fondazione, e la loro rappresentazione sulla scena pesarese.

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"Per il Vaticano sarebbe scomodo accogliere una riunione tra due nazioni ortodosse", ha dichiarato Lavrov in un'intervista, liquidando di fatto l'ipotesi più volte evocata ddi un possibile incontro in Vaticano già la settimana prossima o metà giugno.

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Per "coordinare le posizioni con Witkoff e ricevere un briefing immediato dopo i colloqui" a Roma ci saranno il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, e il direttore del Mossad, David Barnea, ha rivelato ieri Axios. I due alti funzionari israeliani incontreranno l'inviato speciale Usa Witkoff. La presenza ad alto livello israeliana emerge mentre la Casa Bianca fa sapere che il presidente Trump ha discusso con il premier israeliano Benjamin Netanyahu di un "possibile accordo con l'Iran, che il presidente ritiene stia procedendo nella giusta direzione". Lo ha detto ieri la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

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Usa, Make America Healthy Again: allarme su cibo, farmaci e vaccini

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Cina: stop Trump a studenti stranieri Harvard? Difenderemo i nostri

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"Le azioni statunitensi danneggiano solo l'immagine e la credibilità internazionale degli Usa", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa a Pechino. "La Cina - ha proseguito - difenderà con determinazione i legittimi diritti e interessi dei propri studenti e studiosi all'estero".

Ad Harvard gli studenti cinesi rappresentano circa un quinto degli studenti stranieri iscritti al prestigioso ateneo.

La decisione dell'amministrazione Trump è venuta dopo che, all'inizio di questo mese, alcuni membri del Congresso Usa hanno inviato una lettera al presidente dell'università, Claudine Gay, chiedendo a Harvard di chiarire i suoi rapporti con il governo e le forze armate cinesi, ad esempio il fatto che l'ateneo abbia fornito formazione a personale del Corpo di produzione e costruzione del Xinjiang, inserito nella lista delle sanzioni statunitensi nel 2020. Pechino, dal canto suo, ha definito come infondate queste accuse.

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