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Blitz attivisti in sede Tesla Francia: Qui i fascisti li combattiamo

di TMNews martedì 11 febbraio 2025
1' di lettura

Parigi, 11 feb. (askanews) - "Non invitiamo i fascisti, li combattiamo": è la scritta, lettera per lettera, appiccicata dagli attivisti del movimento Action Climate Justice all'ingresso della sede francese di Tesla a Saint-Ouen-sur-Seine, in Francia. I manifestanti hanno così voluto contestare l'invito di Elon Musk al summit sull'IA organizzato dal governo a Parigi e hanno imbrattato le vetrine con vernice marrone e srotolato uno striscione che recita "Il fasciamo passa in seconda marcia" (e dietro la figura di Musk che fa il gesto del braccio teso).

La loro portavoce, Léa Zaidat, ha denunciato: "Oggi l'azione prende di mira la società Tesla. Abbiamo preso di mira questa società perché è l'emanazione fisica di ciò che rappresenta Elon Musk. È la sua prima fonte di finanziamento. Questo è ciò che gli ha permesso di acquistare Twitter, che oggi si chiama X. E questo è ciò che gli ha permesso di essere ministro oggi durante il secondo mandato Trump. E questo gli ha permesso di finanziare la campagna, assieme ad altri miliardari, ovviamente".

"Lo facciamo adesso perché oggi c'è il vertice dell'IA che è stato organizzato. È stato invitato, Musk. E dopo i saluti nazisti, dopo l'inaugurazione, l'invito non è stato rinviato, non è stato cancellato. Ciò che critichiamo è l'autocompiacimento. È il fatto di normalizzare i gesti, le parole, le politiche che mette in atto. Sapendo che ha tutti i poteri, oggi, i media, la politica, l'economia, la tecnologia, per imporre un progetto di fascistizzazione, per imporre idee di estrema destra", ha aggiunto.

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La "Stanza di Zurigo" è il cuore della mostra proposta per celebrare Zoran Music. Il percorso espositivo si dipana intorno a un'opera magistrale, realizzata tra la fine degli anni '40 e l'inizio dei '50, su commissione delle sorelle di nazionalità svizzera Charlotte e Nelly Dornacher che, affascinante dai decori dello studio veneziano di Zoran, chiesero all'artista di riprodurli nella cantina della loro villa a Zollikon, sulle colline di Zurigo, per trasformarla in un locale accogliente di ritrovo tra amici. I luoghi di Venezia, i cavallini, i barconi carichi di bestiame, le donne dalle gonne multicolori e gli ampi parasole si intrecciano da un lato con i nudini, il ritratto dell'amatissima moglie Ida e delle committenti e dall'altro con le vedute di una Venezia trasognata.

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