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A Fossanova ecco Vini d'Abbazia 2025 con Regione Lazio ed Arsial

di TMNews mercoledì 18 giugno 2025
2' di lettura

Fossanova, 18 giu. (askanews) - L'Abbazia di Fossanova - tra i più significativi complessi monastici d'Italia - ha ospitato la quarta edizione di Vini d'Abbazia, manifestazione dedicata alla riscoperta del legame profondo tra vino, spiritualità e territorio. L'evento si inserisce nel progetto regionale 'Le Vie del Giubileo', promosso da Regione Lazio e Arsial in occasione dell'Anno Santo 2025, con l'obiettivo di valorizzare i luoghi della fede, dell'accoglienza e delle produzioni agroalimentari attraverso un programma diffuso di iniziative culturali, esperienziali ed enogastronomiche. Abbiamo parlato con Massimiliano Raffa, Presidente ARSIAL:

"Benvenuti alla quarta tappa delle vie del giubileo, questo importante progetto che stiamo portando avanti per tutta quanta la regione Lazio. Se vogliamo vini di abbazia è un precursore proprio del progetto le vie del giubileo. Eravamo qui anche lo scorso anno sempre con l'Arsial e in questo evento splendido si vanno ad unire insieme l'elemento religioso, la nostra rappresentazione del territorio, del prodotto e dei nostri produttori. In questo evento inoltre andiamo ancora una volta a mettere a terra il nostro modello Lazio, abbiamo dei partner straordinario, abbiamo anche la Confagricoltura con il quale stiamo portando avanti dei bellissimi progetti, la camera di commercio di Latina e Frosinone e ovviamente Slow Food. Ancora una volta insieme riteniamo che si possa vincere, che si possa vincere meglio, che si possa fare di più. Continuiamo sulla nostra strada e su questa via bellissima del giubileo, continuiamo a conoscere i nostri produttori e il nostro territorio".

Tre giorni in cui l'enologia monastica ha dialogato con la contemporaneità, accogliendo oltre 30 cantine italiane e internazionali legate a realtà abbaziali o contesti spirituali, masterclass guidate da autorevoli voci del vino, incontri culturali, talk istituzionali e un Villaggio Food & Wine dedicato ai sapori autentici del territorio laziale.

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Sen. Verducci:_con Segre e Rousopoulos contro i discorsi d'odio

Roma, 18 giu. (askanews) - In occasione della Giornata internazionale per il contrasto ai discorsi d'odio, si è svolta oggi una conferenza stampa in Senato, a cui hanno partecipato tra gli altri, il Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce), Theodoros Rousopoulos, e la senatrice a vita Liliana Segre. La conferenza stampa è promossa dal senatore Francesco Verducci, Relatore Generale sulla lotta contro il razzismo e l'intolleranza e coordinatore della No Hate Parliamentary Alliance dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, e dalla delegazione italiana presso tale Assemblea, presieduta da Elisabetta Gardini, e ha mirato a sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi del discorso d'odio e sulla sua diffusione, soprattutto attraverso le nuove tecnologie, e a promuovere i principi di non discriminazione. Hanno preso parte alla Conferenza stampa anche Catia Polidori, Presidente della Commissione per l'uguaglianza e la non discriminazione dell'APCE, e alla sen. Ester Mieli, componente della stessa Assemblea parlamentare nonché Vicepresidente, insieme a Verducci, della Commissione straordinaria presieduta da Segre.

"Oggi è la giornata internazionale contro i discorsi d'odio. I discorsi d'odio sono discorsi discriminatori che minano le nostre democrazie. C'è bisogno innanzitutto di dare forza alle nuove generazioni contrastando le disuguaglianze, dando emancipazione, opportunità. Saranno le nuove generazioni a dare forza alla democrazia e a sconfiggere questo veleno che la corrode, che sono i discorsi d'odio che oggi nel web senza regole dilagano e sono una minaccia reale". Così il senatore dem Francesco Verducci a cui si è unita la senatrice Liliana Segre che ha così commentato: "Io sono una donna di pace, lo sono stata sempre, tutta la vita. Purtroppo conosco l'odio, quindi per me è importante questa giornata dato che non facciamo altro che parlare come si combatte l'odio e solo con la pace si combatte l'odio".

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Pitti Uomo, i capi tridimensionali guidano successo Lorenzoni

Firenze, 18 giu. (askanews) -"Stiamo sempre più sviluppando la nostra maglieria, soprattutto sottile. Abbiamo visto che il mercato ci richiede questa maglieria di finezza a 18, quindi ultra settile in cotone, in mistilino e sta avendo dei risultati importanti, soprattutto su mercati nuovi per noi che abbiamo sviluppato negli ultimi anni, come il Giappone e l'estremo oriente, dove stiamo crescendo bene". Con queste parole ci guida nello stand di Pitti Uomo 108 Andrea Lorenzoni, Ceo del Maglificio Liliana.

"Quando uno è abituato a fare un certo prodotto di un certo livello, comunque lo mantiene. Certo, non è così facile perché le quantità in generale si sono ridotte perché con questa crisi economica tutti i Paesi del mondo sono abbastanza in difficoltà, i negozi fanno fatica a far uscire i prodotti, quindi se si riesce a dargli una qualità e un qualcosa di speciale, li aiuta ad avere dei sell-out maggiori. Posso dirvi anche che diversi operatori del settore mi hanno detto che quello che sta funzionando meglio è la maglieria e ciò che soffre adesso è il capo spalla e noi fortunatamente facendo l'80% di maglieria abbiamo dei vantaggi in questo momento".

Aggiunge Elisa Lorenzoni, Ceo di Maglificio Liliana: "Il DNA aziendale è un patrimonio che ha oltre 50 anni e quindi noi nei nostri capi celebriamo quello che è tutto nostro know-how, che è la lavorazione speciale. Noi abbiamo dei tecnici molto preparati che riescono a sviluppare dei punti che sono pressoché unici e quindi noi li riflettiamo in tutti i nostri capi e quindi questa è una cosa che tramandiamo da collezione in collezione.

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"Sapete, la Russia e l'Ucraina, è talmente stupido. Non sarebbe mai successo se fossi stato presidente. Siete d'accordo ragazzi? Non sarebbe mai successo se fossi stato presidente. Putin non l'avrebbe mai fatto. Ho parlato con lui ieri e gli ho detto, si è offerto di aiutarmi a mediare, e gli ho detto: 'Fammi un favore, fai da mediatore per te. Fai da mediatore prima con la Russia, ok?'. Gli ho detto: 'Vladimir, mediamo prima con la Russia, di questo puoi preoccuparti dopo'".

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