Roma, 19 giu. (askanews) - "L'impresa dell'IA. Come le PMI italiane possono diventare più competitive grazie all'intelligenza artificiale" è il titolo del convegno tenutosi alla Camera dei Deputati, promosso dall'On. Alberto Gusmeroli e organizzato dall'Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con TeamSystem, che hanno presentato uno studio che approfondisce il ruolo strategico dell'Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano, in particolare, nelle PMI. L'impiego dell'AI potrebbe portare a ricavi aggiuntivi miliardari, ma servono le giuste condizioni. Abbiamo parlato con Daniele Lombardo Group Marketing, Institutional Relations and Communication Director TeamSystem:
"La vera sfida è come raggiungerle le nostre PMI, perché sicuramente bisogna fare un'operazione su larga scala. C'è un tema sicuramente di competenze e quindi di cultura digitale per far sì che gli imprenditori intraprendano questo percorso e c'è un tema sistemico di creare queste condizioni, su cui il decisore pubblico ha un ruolo fondamentale dal punto di vista abilitante. Bisogna per le piccole e medie imprese scegliere strumenti semplici, accessibili, che non abbiano tanta burocrazia nell'accedere eventualmente a degli incentivi, in modo tale che possano effettivamente avere accesso alle piattaforme con un po' di sostegno dal punto di vista del pubblico e poi però con l'impegno anche degli imprenditori a trasformare le loro aziende".
Un evento che accende i riflettori su come accompagnare le piccole e medie imprese italiane in un percorso di innovazione concreto, accessibile e sostenibile. È poi intervenuto l'On. Alberto Luigi Gusmeroli Presidente Commissione Attività produttive, commercio e turismo Camera dei Depurati:
"L'intelligenza artificiale è una grande rivoluzione, come tutte le grandi rivoluzioni bisogna coglierne l'aspetto innovativo, l'aspetto rivoluzionario, ovviamente gestendo le eventuali criticità. Il mondo delle piccole e medie imprese può migliorarsi notevolmente a livello di competitività, a livello di progresso dei sistemi produttivi, può essere insieme al fatto che già di per sé le piccole e medie imprese sono delle eccellenze nel mondo, aiutarsi, farsi aiutare dall'intelligenza artificiale può fargli competere ancora di più nel mondo".
Per le PMI i tempi sono ancora lenti e non si potranno raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030. Ma in che modo si può accelerare l'adozione dell'AI? Così ha risposto Stefano Da Empoli Presidente I-Com:
"A nostro avviso è indispensabile un forte stimolo da parte delle istituzioni, c'è bisogno naturalmente del contributo da parte di tutti, incluse di associazioni, delle imprese, ma senza incentivi, senza lavorare anche attraverso l'intervento dello Stato sulle competenze, che a nostro avviso è il fattore forse mancante principale, non riusciremo a raggiungere quegli obiettivi e neanche ad avvicinarci quindi crediamo sia indispensabile davvero dare uno shock positivo al sistema perché questo interesse diventi sempre maggiore".
Un'evoluzione che inaugura l'era dell'Agentic AI. È intervenuto anche Mario Nobile Direttore Generale AgID:
"L'agente cosa fa? Parla in linguaggio naturale, riesce a parlare più lingue, riesce ad avvicinare i disabili perché può usare degli strumenti di inclusione, automaticamente io posso cedergli la mia identità digitale e lui fa le attività che io devo fare. L'agente AI o intelligenza artificiale ad agenti sia per la pubblica amministrazione che per le piccole e medie imprese può cambiare i processi, non è un prodotto da comprare dallo scaffale ma è un prodotto da inserire nei processi cambiandoli per dare migliori servizi".
E, poi, la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati per i voucher, i software che integrano l'AI e la formazione. Infine è intervenuto On. Federico Mollicone Presidente Commissione Cultura, scienza e istruzione Camera dei Deputati:
"Ho presentato questa proposta di legge proprio perché credo che sia, come prevede anche il rapporto di Icom, che sia strategico per le piccole e medie imprese incentivare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi e vedendo che siamo anche lontani dal 13,5% a livello europeo e su questo il governo sta facendo molto investendo un miliardo il che ci mette nella testa a livello europeo dei paesi che investono di più in intelligenza artificiale. Crediamo che non bisogna essere luddisti digitali ma gestire l'intelligenza artificiale in maniera etica e responsabile per lo sviluppo delle imprese".
L'AI offre opportunità straordinarie per le PMI, che però si muovono ancora lentamente. Le sfide da affrontare sono tante, legate alla transizione digitale e alla formazione di competenze specialistiche, ma la strada imboccata è quella giusta.