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Incontro Lavrov-Wang Yi al G20: confermato coordinamento strategico

di TMNews venerdì 21 febbraio 2025
2' di lettura

Roma, 21 feb. (askanews) - In un momento di grande disgelo tra Stati Uniti e Russia, in un incontro che si è tenuto a Johannesburg a margine di una riunione ministeriale G20, i ministri degli Esteri di Cina, Wang Yi, e Russia, Sergey Lavrov, hanno ribadito le convergenze di linee tra Pechino e Mosca.

Wang Yi ha dichiarato che il partenariato di cooperazione strategica globale tra Cina e Russia nell'era nuova sta procedendo verso "livelli più elevati e dimensioni più ampie", hanno spiegato media di stato cinesi. Wang ha sottolineato come il "coordinamento strategico stretto ed efficace" abbiano svolto un ruolo importante nel "tutelare gli interessi comuni dei due paesi e dei rispettivi popoli, contribuendo anche al processo di multipolarizzazione del mondo". La Cina è pronta, insieme alla Russia, a "far progredire ulteriormente le relazioni sino-russe nel nuovo anno".

Lavrov è andato sul terreno di Wang, richiamando gli accordi tra i presidenti dei due paesi, Vladimir Putin e Xi Jinping. La Russia è disposta a intensificare gli scambi ad alto livello e approfondire la cooperazione pratica in settori quali economia, finanza e cultura, oltre a continuare a sostenere l'approccio multipolare. In questo senso, ha spiegato, continuerà a operare in ambiti di coordinamento con la Cina come i paesi BRICS, nell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai e nell'Onu.

Per quanto riguarda la guerra ucraina, Lavrov ha illustrato gli ultimi sviluppi, affermando che Mosca si concentra sulla risoluzione delle radici del conflitto e lavora per cercare una soluzione pacifica, equa, sostenibile e conforme alla Carta delle Nazioni unite.

I due si sono dati appuntamento per una visita di Wang in Russia, anche se i due non hanno fornito una data.

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Musicista italiano denuncia plagio in "La La Land"

Roma, 29 lug. (askanews) - É come "Davide contro Golia" dice Costantino Ladisa, musicista e compositore barese, parlando del contenzioso legale che ha aperto per plagio con un gigante come Justin Hurwitz che ha curato la colonna sonora di "La La Land", film di Damien Chazelle vincitore di sei Oscar.

Sotto accusa "Mia and Sebastian's Theme" di Hurwitz che, sostiene il musicista, richiama il suo brano "Il Parigino", composto nel 2009 per il docufilm "U megghie paise - I quattro mesi in cui la città impazzì" di Vanni Bramati, di cui nel 2013 è uscito anche il dvd con cd allegato.

Racconta Costantino Ladisa ad askanews: "La causa l'ho fatta a Justin Hurwitz, che è il compositore delle musiche di 'La La Land' e ovviamente di conseguenza anche alla Warner perché detiene i diritti". "Io sicuramente non cerco visibilità, questo mi piace sottolinearlo, è una causa che io faccio, ho iniziato a fare già qualche anno fa, solo per difendere un po' i miei diritti e i diritti di tutti i compositori, anche quelli giovani che si possono ritrovare nella mia situazione".

La notizia è uscita ora, in occasione di una serata per i sedici anni dall'ultima promozione in serie A del Bari in cui è stato proiettato il film. Il musicista ha ricordato come il regista lo abbia chiamato dopo aver visto "La La Land" nel 2016, dicendogli di correre al cinema per ascoltare il tema musicale. "Io vado al cinema il giorno dopo, ascolto e rimango anche io molto colpito da questa cosa; lo faccio ascoltare a un mio amico che è un avvocato che si occupa di diritto d'autore e lui dice, guarda assolutamente sì, dobbiamo capire bene, lo facciamo ascoltare anche a un maestro di musica che fa un'analisi proprio dei brani e vediamo che c'è assolutamente una copia identica del mio brano. Quindi iniziamo questa battaglia legale" racconta Ladisa.

"La giustizia in Italia diciamo che va un po' a riletto, è anche per questo che io mi sono deciso a fa venire fuori questa cosa - afferma - adesso nel 2027 ci sarà la nuova udienza e io spero che si riesca un po' a smuovere le acque e a capire se si riescono a accorciare i tempi".

Ladisa chiede una perizia tecnica fra le due parti. La sua è stata fatta da Marcello Massa, maestro in composizione e arrangiamento, che ha confermato l'identità melodica e armonica. Per un plagio servono 8 battute uguali spiega. "Ci sono ben più di otto battute e quindi noi ci siamo voluti affidare tecnicamente a un compositore maestro di arrangiamento e di armonia per andare sul sicuro. Lui ha prodotto sedici pagine di perizia e la parte opposta ne ha prodotte solo due perché loro sostengono che non c'è plagio; in realtà a noi sembrano così simili ... . Certo, è un po' Davide contro Golia" dice. "Però non mi sembra nemmeno giusto non provare comunque a combattere... anche perché lui ha vinto un premio Oscar con quella colonna sonora" conclude.

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Il Papa incontra influencer cattolici e missionari digitali

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Papa Leone XIV ha incontrato i giovani "influencer cattolici" nella Basilica di San Pietro, nei giorni in cui a Roma si svolge il Giubileo dei giovani.

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Saluti, strette di mano e l'emozione per molti di incontrare il Pontefice, che, nel suo discorso, ha invitato a proteggere la "dignità" umana online, soprattutto davanti alla grande "sfida" dell'intelligenza artificiale.

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Germania, Francia e Gb valutano invio ministri Esteri in Israele

Berlino, 29 lug. (askanews) - Germania, Francia e Gran Bretagna stanno valutando l'invio dei propri ministri degli Esteri in Israele la prossima settimana. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, mentre cresce la pressione internazionale sulla grave crisi umanitaria a Gaza.

"Probabilmente chiederemo ai tre ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Germania di recarsi insieme in Israele giovedì prossimo per presentare la posizione dei tre governi", ha dichiarato Merz durante una conferenza stampa a Berlino insieme a re Abdullah II di Giordania.

Merz ha inoltre affermato che due aerei del suo Paese sono in viaggio verso la Giordania e potrebbero effettuare missioni di soccorso a Gaza già domani.

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Albanese (Onu): Italia in grave violazione del diritto internazionale

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"Che ci siano obblighi delle imprese, che le imprese come la Leonardo siano chiaramente in violazione del diritto internazionale e io penso che sia arrivato il momento di portare i suoi dirigenti in tribunale, non esclude però che la responsabilità principale sia in capo agli Stati - ha aggiunto -. L'Italia è in violazione del diritto internazionale, in grave violazione del diritto internazionale, in quanto non solo, non ha adempiuto gli obblighi di prevenzione del genocidio, ha anche continuato a trasferire, a fornire servizi per operazioni militari e questo è gravissimo, ma soprattutto a dare supporto politico".

"Mi rattrista moltissimo, in quanto italiana che ricopre questa funzione, vedere che sia l'Italia attraverso il suo governo oggi si spende per denigrare l'unico processo politico che ha portato un accordo sui due Stati, e non perché penso che sia l'unica soluzione politica possibile, ma è molto triste che a fronte di un genocidio si dica che il popolo palestinese non ha la possibilità di avere uno Stato, e poi perché è l'Italia che si batte più ardentemente, insieme all'Ue, per tenere in vita quella disgrazia che è l'accordo di associazione tra l'Unione Europea e Israele", ha concluso.

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