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Khamenei: le minacce di Trump contro l'Iran non portano a niente

di TMNews venerdì 21 marzo 2025
1' di lettura

Milano, 21 mar. (askanews) - "Gli americani dovrebbero sapere che le minacce non li porteranno da nessuna parte quando affronteranno l'Iran". Lo ha detto l'Ayatollah Ali Khamenei, Guida suprema dell'Iran, rispondendo al presidente degli Stati Uniti Trump che ha intimato al Paese di negoziare sul nucleare pena una possibile azione militare.

Trump aveva fatto sapere di aver inviato la sua richiesta di negoziazioni in una lettera scritta a Khamenei. Lettera definita "una minaccia più che una opportunità" dal ministro degli Esteri iraniano Araghchi che ha sottolineato anche l'intenzione di condurre una "valutazione approfondita" prima di rispondere.

Col suo ritorno alla Casa Bianca, Trump ha ripristinato la sua politica di "massima pressione" sulle sanzioni contro l'Iran, come durante la sua precedente amministrazione.

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A Roma l'iniziativa "Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro"

Roma, 22 mag. (askanews) - Inaugurata a Roma un'installazione a forma di sigaretta, lunga 14 metri e alta 3, presso Piazza San Silvestro. L'opera, che rappresenta il tunnel della dipendenza dal fumo, è parte della campagna di sensibilizzazione itinerante "Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro" condotta da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) in collaborazione con l'Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia Medica del Policlinico di Tor Vergata di Roma, volta a porre l'attenzione sulle patologie fumo-correlate.

Silvia Novello, Presidente WALCE, ha dichiarato: "Valce ha disegnato negli ultimi 15 anni tutta una serie di iniziative e progetti che in maniera capillare e personalizzata vanno a promuovere la prevenzione primaria su diverse fasce di popolazione. Il tunnel è diretto all'intera popolazione perché è aperto a tutti e all'interno è possibile svolgere un percorso esperienziale con tutta una serie di messaggi chiave per vivere meglio e vivere sano, quindi non soltanto focalizzati sul fumo, anche se il fumo di sigaretta è il nostro primo obiettivo e lo è perché l'85% dei casi di tumore polmonare sono ancora legati all'abitudine tabagica".

Sabrina Mariotti, Referente WALCE per la Regione Lazio, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Il fumo di sigaretta in realtà è tra le prime cause di tumore al polmone e può determinare il tumore del polmone a piccole che a grandi cellule ed è dimostrata dal punto di vista scientifico e biologico una correlazione diretta da parte delle sostanze che si sprigionano nel fumo di sigaretta con il danno dell'epitelio della mucosa bronchiale che poi nel tempo può determinare lo sviluppo della malattia tumorale".

L'iniziativa permette a cittadini, sanitari, media ed istituzioni di svolgere un percorso multimediale all'interno del tunnel, accompagnati da oncologi, pneumologi e psicologi per conoscere a pieno i danni del tabacco e dei dispositivi elettronici per essere informati sui percorsi di disassuefazione, sui fattori di rischio legati al tumore del polmone e su altre malattie dell'apparato respiratorio. All'interno dell'installazione, inoltre, è possibile anche sottoporsi ad un test spirometrico testimoniando, così, anche il valore della prevenzione.

"La sensibilizzazione e l'educazione sono fondamentali, così come cercare di tenere sempre alta l'attenzione anche da parte dei più giovani" - afferma Vanessa Cattoi, Coordinatrice alla Camera dell'Intergruppo 'Insieme per un impegno contro il cancro' - "Anche l'iniziativa che viene proposta oggi da WALCE, e quindi anche il fatto di coinvolgere gli istituti scolastici proprio per cercare di sensibilizzare fin dalla giovane età, testimonia l'importanza degli stili di vita. L'incidenza che il fumo in particolar modo ha sulle patologie oncologiche è un aspetto veramente importante che, anche come Intergruppo insieme per un impegno contro il cancro, stiamo cercando di portare avanti".

La giornata inaugurale dell'iniziativa condotta da WALCE ha sottolineato l'importanza di far coesistere il tema della prevenzione con strategie di comunicazione volte a sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze derivanti dal vizio del fumo.

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III International Meeting Confprofessioni-Apri International

Roma, 22 mag. - "Confprofessioni intende guidare le Pmi nel percorso di internazionalizzazione. Per farlo, ogni impresa deve poter contare sul sostegno di professionisti qualificati: noi ci impegniamo affinché le nostre aziende acquisiscano le competenze necessarie per aprirsi a nuovi mercati. Un secondo obiettivo è attrarre investimenti esteri nelle strutture italiane. Al legislatore chiediamo non solo fondi e risorse economiche, ma anche strumenti concreti di supporto: ad esempio semplificazioni per l'accreditamento all'estero, come nel Piano Mattei, e incentivi per Paesi strategici quali l'Armenia e altre aree in cui le nostre imprese possono espandersi". Lo ha dichiarato Marco Natali, presidente della Confederazione Italiana Liberi Professionisti, nel corso della III edizione dell'Annual International Meeting, promosso da Confprofessioni e Apri International che si è svolto a Palazzo Rospigliosi a Roma. All'appello del presidente Natali ha risposto Maria Elena Boschi (Italia Viva), vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi: "L'internazionalizzazione delle PMI è resa complessa dalle incertezze legate ai dazi americani, che spingono le imprese a cercare nuovi mercati. Per affrontare questa sfida servono professionisti preparati e un sostegno concreto del "sistema Paese". In passato, con il nostro governo, abbiamo attuato garanzie pubbliche e stanziato milioni per il Piano Made in Italy, favorendo l'espansione all'estero. Fondamentale è anche difendere i nostri marchi autentici contrastando l'italian sounding". Sulla necessità di sostenere le Pmi si è espresso anche Antonio Misiani (Pd), vicepresidente della commissione Bilancio al Senato: La guerra commerciale lanciata dagli Stati Uniti penalizza fortemente i Paesi esportatori come l'Italia, che intrattiene scambi significativi con il mercato americano. Per tutelare le nostre Pmi, è necessario uno sforzo congiunto tra pubblico e privato volto a diversificare e difendere le quote di mercato internazionali, compensando le perdite negli Usa". Gli obiettivi di Apri International sono stati illustrati dal vicepresidente di Confprofessioni Luigi Carunchio: "Stiamo costruendo una rete a supporto dei professionisti italiani attraverso la realizzazione di un network dove è possibile sviluppare sinergie tra tutte le attività che i professionisti stessi svolgono nell'ambito delle proprie specializzazioni e dei Paesi di riferimento dove operano per promuovere l'internazionalizzazione e l'innovazione delle imprese". Per Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere: "Le imprese italiane stanno andando molto avanti sul fronte dell'internazionalizzazione. Basta pensare che negli ultimi 5 anni l'export è cresciuto del 30% raggiungendo la cifra di 625mld di beni esportati più 150 circa di servizi esportati. L'export aiuta le imprese a crescere anche in capacità innovativa, occorre allargare questa platea ad almeno altre 20mila imprese che sono in condizioni di poterlo fare. Il Pnrr sta aiutando questo processo, penso all'innovazione nel turismo e nei rapporti con la PA, la digitalizzazione. Sarà importante che dopo giugno 2026 ci siano strumenti finanziari che continui a sostenere questo sforzo innovativo". Le opportunità offerte dalla Zes unica del Mezzogiorno hanno caratterizzato l'intervento di Stefano Ducceschi, senior advisor Apri International: "Il Sud è una straordinaria opportunità per promuovere investimenti esteri. La Zes unica del Mezzogiorno, che contiene ben otto regioni del nostro Paese, è capace di attrarre risorse importanti dall'estero. I dati parlano di circa 629 autorizzazioni uniche concesse con un volume di investimenti di circa 24 miliardi di euro e 32mila nuovi addetti. Il primo luglio presenteremo la Zes unica del Mezzogiorno nell'ambasciata di Berlino, sarà l'occasione per spiegare a tutta la Germania questa opportunità". L'internazionalizzazione è un processo che non riguarda solo le imprese ma anche le istituzioni, come sottolineato da Fulvio Baldi, sostituto procuratore della Corte di Cassazione: "Negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti importanti nella direzione dell'internazionalizzazione della giustizia. Sono stati creati organi deputati alle strutture internazionale che sono stati messi in rete tra loro. Anche la Procura generale della Cassazione ha un ufficio relazioni internazionali molto attivo. Esistono reti per i serious crime nelle indagini internazionali. Ci sono magistrati di collegamento con altri paesi. Rispetto a 20 anni fa è sorta una galassia che noi stiamo percorrendo con convinzione e questo è un segnale molto positivo".

In collaborazione con Confprofessioni

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La Russa ricorda il grande campione: "Grazie Nino Benvenuti"

Roma, 22 mag. (askanews) - "Sento il dovere ma anche il sentimento vero di ricordare un grande campione che ci ha lasciato, parlo di Nino Benvenuti, un pugile che ha onorato l'Italia, è stato un vero ambasciatore d'Italia nel mondo. È stato il primo sportivo che è riuscito a far star svegli gli italiani di notte, non per la televisione, pensate, c'era soprattutto la radio, mentre combatteva in America riuscì a coinvolgere nel tifo per lui un'enorme quantità di sportivi e non sportivi, che restarono svegli quella notte per ascoltare la cronaca di un incontro di pugilato": così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato in aula Nino Benvenuti, leggenda italiana del pugilato, morto a Roma a 87 anni il 20 maggio 2025.

"Era nato in Istria e per tutta la vita, si era portato dietro, come diceva lui stesso, il peso dell'esodo. Era nato vicinissimo a Capodistria. Aveva fatto anche per questo un'incursione in politica nella sua Trieste, dove è stato nominato cittadino onorario, ma sempre e soprattutto per amore della sua terra, dell'Italia, della sua provenienza", ha aggiunto.

"Oggi lo ricordiamo con grande affetto, lo ricordiamo personalmente con grande amicizia, perché ho avuto l'onore e il piacere di conoscerlo. Provai anche a suggerire di nominarlo senatore a vita, quando aveva già smesso di combattere, ma se senatore a vita non è stato e se avesse voluto sarebbe stato possibile, sicuramente ricordarlo oggi al Sento penso gli farebbe piacere, grazie Nino", ha concluso La Russa.

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Equitazione, CSIO Piazza di Siena: Azzurri, Roma vi aspetta

Roma, 22 mag. - Alla vigilia del 92°CSIO di Roma - Master d'Inzeo, la Casina dell'Orologio a Piazza di Siena ha ospitato il punto stampa con gli atleti azzurri che riconoscono sempre il valore aggiunto di una 'partita in casa' in una cornice di fama mondiale.

Il selezionatore azzurro Marco Porro ha presentato il team azzurro che porterà il Tricolore in Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo di venerdì 23 maggio: Giulia Martinengo Marquet, Paolo Paini, Emanuele Gaudiano e Giacomo Casadei. Presenti, insieme ai vertici FISE, il Presidente Marco Di Paola, il Segretario Generale Simone Perillo e il Direttore Sportivo Francesco Girardi, anche Arnaldo Bologni e Davide Vitale, rispettivamente il più 'grande' e il più 'piccolo' del concorso e i due 'Luca' romani Coata e Marziani.

'Giulia è un'amazzone fortissima, una delle migliori a livello mondiale. Paolo è il campione italiano in carica con un cavallo eccellente che speriamo riesca ad esprimersi ai livelli che gli sono propri. Anche Emanuele è un cavaliere di qualità indiscutibile, davvero uno dei più forti... E poi c'è Giacomo: solo 22 anni è già alla sua seconda convocazione in Coppa a Piazza di Siena. Ha talento da vendere', questa la presentazione che il selezionatore azzurro ha voluto riservare ai 'suoi'. Un vero carburante propulsivo per un concorso dove tutti saranno concentrati per dare il meglio.

Prima volta allo CSIO Roma- Master d'Inzeo per Marco Bergomi che dal ruolo di chef d'equipe di tante compagini giovanili passa quest'anno ai senior.

'Sono onorato ed emozionato - ha dichiarato Bergomi. - Con i senior è tutta un'altra cosa: sono dei professionisti super organizzati e il mio compito, in questo caso, sarà tutelare sulla loro concentrazione'.

Giacomo Casadei. 'Essere a Piazza di Siena è un grande onore e motivo di grande soddisfazione. Sono qui con due cavalli, Olivia Vls e Marbella du Chabli che sarà anche quest'anno la mia scelta per la Coppa'.

Emanuele Gaudiano. 'È la mia 14esima partecipazione a Piazza di Siena e quest'anno rientro in Coppa con un cavallo nuovo, Chalou's Love PS, un grigio di 13 anni che si presenta a Roma davvero in forma'.

Paolo Paini. 'Casal Dorato è un cavallo eccezionale. Con un carattere particolare ma davvero un buon soldato' - ha commentato l'emiliano Paolo Paini interrogato riguardo al proprio compagno di gara che dopo la vittoria al Campionato d'Italia si è messo in grande evidenza. 'Venerdì cercheremo con tutte le nostre forze di replicare l'ottima performance della nostra prima Coppa delle Nazioni insieme a Rabat'.

Giulia Martinengo Marquet. 'Quest'anno ho scelto, seppur a malincuore, di rinunciare ai Campionati d'Italia proprio per dare la possibilità a Delta de l'Isle di arrivare a Roma nella migliore condizione possibile. SI tratta di un cavallo straordinario e sono davvero onorata di poterlo montare. Spero sempre di essere alla sua altezza soprattutto perché per Piazza di Siena abbiamo fatto un bel percorso di avvicinamento'.

Arnaldo Bologni, 'i miei primi quarant'anni' a Piazza di Siena

La domanda è: chissà se sapere di essere un pezzo di storia per il jumping azzurro a Piazza di Siena è più una lusinga o una irrispettosa considerazione sull'età Tanto è che con quest'anno, con difronte il traguardo dei 65 (che compirà ad agosto) Arnaldo Bologni festeggia i suoi 'primi quarant'anni' nell'ovale di Villa Borghese. E naturalmente questo non è che uno tra i tanti obiettivi centrati dal fuoriclasse emiliano.

Al suo rientro in gara, a Jumping Verona dello scorso novembre dopo una lunghissima pausa dalle gare aveva ironizzato: 'Beh, in questo periodo sono maturato '. Ma di sicuro ciò non significa che abbia rinunciato neppure a un centimetro del suo senso dell'umorismo né del suo spirito da agonista puro.

Del resto la tempra del campione è fatta proprio di questo: desiderio e capacità di mettersi in gioco per raggiungere il vertice.

'Il nostro è uno sport fantastico che ci permette di avere una carriera longeva e sempre ricca di grandissime soddisfazioni. Non c'è nessun altro sport come questo... Credo di essere la prova vivente che montare a cavallo faccia bene. L'equitazione è uno sport che va praticato'.

Questo lo 'spot romano' per il fuoriclasse emiliano che a Roma 2025 è presente con due cavalli.

'D Mark 2 e Taylormade Mequilot PS sono due super, capaci di regalare grandi soddisfazioni' ha raccontato. E a chi gli ha chiesto se si sentiva di dare qualche consiglio ai più giovani, Arnaldo ha risposto con la genuinità che lo contraddistingue da sempre. 'Quando si monta a cavallo, ogni consiglio che ci arriva da chi ci vede da terra è sempre prezioso. Sia che arrivi da qualcuno con più o meno esperienza. Serve sempre tutto...'.

Arnaldo Bologni ha firmato per l'Italia alcune pagine indelebili del migliore jumping. Partendo proprio da Roma e da Piazza di Siena, fu sua la vittoria del Gran Premio in sella a Mayday nel 1994. Una vittoria storica, che arrivò dopo quella di Piero d'Inzeo del 1976, diciotto anni dopo E proprio in quello stesso anno, Bologni si impose anche sul difficile campo di Hickstead.

Piazzamenti e vittorie di primissimo rilievo non si contano davvero nella longeva carriera sportiva di questo campione: La Baule Aachen, Rotterdam, Keppelen, Dinard, Stoccolma Nel suo palmares c'è di tutto: due Olimpiadi, Barcellona 1992 e Atlanta 1996, quattro Campionati del Mondo e tre Europei.

E adesso questo incredibile quarantesimo 'compleanno' con Piazza di Siena dove in campo porterà la sua grande esperienza - un vantaggio dell'età, questo sì - e nello stesso tempo, la freschezza e lo 'stupore' che lo accompagnano da sempre.

Da Biella a Piazza di Siena, il sogno di Davide Vitale:

Ancora diciannovenne, compirà gli anni il 28 luglio prossimo, Davide Vitale è il più giovane degli azzurri in gara, ed anche di tutti i 74 atleti al via nella 92esima edizione dello CSIO di Roma - Master d'Inzeo.

Giovane ma con un bel numero di gare al proprio attivo il giovane cavaliere biellese doc ha un approccio agonistico già maturo e il titolo italiano Young Rider in bacheca.

A luglio sarà tra le 'carte' azzurre al Campionato d'Europa giovanile di Riesenbeck, in Germania, e a Piazza di Siena si presenta con Lester e Earl Grey, i cavalli di punta sui quali lavora abitualmente nella sua scuderia nel biellese seguito come coah da Riccardo Pisani.

'Sono molto felice di essere stato convocato per Piazza di Siena. È sempre un passaggio importante e un'emozione trovarsi gomito a gomito con tanti campioni. È un'occasione per provare a 'rubare' anche qualche trucco del mestiere... Anche se, l'obiettivo, una volta che si è qui rimangono i risultati...'

Dopo il diploma conseguito lo corso anno al Liceo Sportivo di Biella, il giovane azzurro si è dedicato completamente agli sport equestri.

'La mia passione è diventata una scelta di vita, certo è, però, che entrare in gara in un campo come l'ovale di Villa Borghese suscita sicuramente sentimenti forti. Per quanto mi riguarda, tuttavia, il punto cruciale sarà garantire ai miei cavalli la massima tranquillità e serenità nonostante l'impatto coreografico e del pubblico'.

In merito al cavallo a cui si sente più legato - Davide ne ha in lavoro una decina - non c'è esitazione.

'Earl Grey è sicuramente quello che mi ha consentito di ottenere i risultati che mi hanno portato fin qui. Quindi, nonostante tutti abbiano un ruolo nelle dinamiche di scuderia, Earl Grey, in questo anno trascorso insieme ha guadagnato un posto speciale'.

Quasi al termine della sua carriera nella serie cadetta, Davide Vitale guarda con grande consapevolezza al difficile ingresso nel mondo dei senior.

'È un passaggio complesso. Soprattutto per quello che riguarda i cavalli, un fronte sul quale sto lavorando già da tempo per arrivare il più pronto possibile al grande salto. Ma nel frattempo, cerco di mantenere la concentrazione. E per questo non posso non ringraziare la mia famiglia, che è sponsor, aiutante, supporter... E naturalmente il mio istruttore, i tecnici e la Federazione. Se posso ambire a grandi cose è anche e soprattutto grazie al loro sostegno'.

In collaborazione con FISE

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