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Autostrade, da Tangenziale Napoli mezzi speciali a vigili fuoco

di TMNews sabato 22 marzo 2025
2' di lettura

Napoli, 22 mar. (askanews) - Mezzi speciali e attrezzature di ultima generazione per permettere ai vigili del fuoco di Napoli di lavorare con celerità e precisione anche nelle strade strette del centro cittadino come il Rione Sanità. E' l'obiettivo della collaborazione tra Tangenziale di Napoli, gruppo Autostrade per l'Italia, e i vertici dei caschi rossi.

"Oggi - ha detto Luigi Massa, amministratore delegato di Tangenziale di Napoli - stiamo consegnando ai vigili del fuoco i mezzi speciali che presteranno servizio presso lo svincolo di Capodimonte dove abbiamo aperto un presidio per i vigili nella tratta più congestionata della rete nazionale dove si ha la più alta densità di traffico e laddove convergono quattro gallerie che sono le più lunghe e complesse della tratta della Tangenziale di Napoli".

L'accordo di Tana rientra all'interno del più ampio protocollo d'intesa nazionale siglato tra il Gruppo Autostrade per l'Italia e il Dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso pubblico della Difesa civile con l'obiettivo di garantire sempre più presidi a beneficio non solo della viabilità ma anche dei centri abitati attigui alla rete autostradale, sia in situazione di emergenza ma anche a scopo preventivo, con il monitoraggio costante del territorio e delle infrastrutture gestite da Aspi, in particolare le oltre 500 gallerie.

"Questo presidio è il secondo presidio che si inaugura sulla rete nazionale dopo il primo presidio che ha aperto Autostrade per l'Italia in corrispondenza della Variante di Valico. La localizzazione del presidio a Capodimonte - ha aggiunto Massa - è funzionale anche a un servizio verso la città di Napoli perché dallo svincolo di Capodimonte, realizzeremo una rampa in uscita di emergenza che utilizzeranno per l'accesso diretto al Rione Sanità dove, sappiamo, c'è difficoltà di accesso alla viabilità comunale per la ristrettezza della viabilità".

Alla cerimonia, che si è svolta presso il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Napoli, hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Eros Mannino, il capo del Dipartimento Vigili del fuoco Attilio Visconti e il direttore regionale Campania Emanuele Franculli.

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"Produrre Parmigiano Reggiano in montagna - spiega Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano - costa molto di più rispetto alla pianura, oltre 10 euro al quintale del latte, oltre che essere difficile, complesso, perché coltivare terreni in pendii è una difficoltà ben diversa rispetto alla pianura. Ecco perché negli anni, nelle aree montane c'è stato un grande spopolamento. Grazie al progetto del Parmigiano Reggiano di Montagna, in realtà noi abbiamo contenuto questa emorragia, anzi addirittura la produzione di montagna è aumentata e si sono insediati tanti giovani. Qual è l'elemento più importante? Garantire un reddito a chi alleva in montagna, chi produce in montagna, che dà un senso economico a rimanere in montagna".

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