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Re Carlo pianta l'albero donatogli da Mattarella a Villa Wolkonsky

di TMNews giovedì 10 aprile 2025
1' di lettura

Roma, 10 apr. (askanews) - Poco prima di partire per Ravenna, Re Carlo III ha piantato un albero nei giardini di Villa Wolkonsky, residenza ufficiale dell'ambasciatore britannico in Italia a Roma. Gli è stato donato dal presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella, dalla Tenuta di Castelporziano.

Il sovrano ha inoltre incontrato i rappresentanti della Circular Bioeconomy Alliance (Cba) per approfondire il loro lavoro in Italia e la ricerca scientifica in materia di biodiversità, clima e salute umana. Poi ha raggiunto la Regina Camilla per partire in aereo verso Forlì.

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Israele, capo Idf: missione non ancora conclusa. Restano 50 ostaggi

Roma, 27 giu. (askanews) - "L'Operazione Rising Lion passerà alla storia come una delle operazioni più audaci e di successo di Israele": lo ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'Idf Eyal Zamir in un video trasmesso su X, definendola un "momento cruciale per Israele, gli ebrei e il mondo". Per l'esercito israeliano "la missione non è ancora conclusa. Restano cinquanta ostaggi" ha detto Zamir.

E parlando dell'operazione, ha affermato che è stato "arrestato" il programma nucleare di Teheran e le sue capacità di lancio di missili balistici, e sono stati eliminati diversi alti ufficiali e scienziati iraniani che, ha detto, "stanno guidando gli sforzi per distruggere Israele".

L'operazione, ha ricordato, è stata condotta in "stretto contatto" con gli Stati Uniti, con i quali Israele condivide un "desiderio comune di raggiungere la stabilità nella regione".

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L'Oms: abbiamo cibo e aiuti per Gaza, basta aprire le porte

Milano, 27 giu. (askanews) - "Abbiamo cibo e assistenza medica a pochi minuti oltre il confine, basta aprire le porte", ha dichiarato il portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Christian Lindmeier, durante un briefing alle Nazioni Unite. "Basta aprire la porta". Presente al briefing anche Luca Pigozzi, un medico dell'OMS, che parla in videoconferenza dalla Striscia di Gaza affermando di poter accedere all'intero territorio "ma in modo estremamente rischioso". "Noi (personale dell'OMS a Gaza) possiamo raggiungere tutte le aree, ma è importante ricordare che la popolazione è stata ridistribuita in seguito alle ostilità e in seguito agli ordini di evacuazione. È importante ricordare che oltre l'80% dell'intera Striscia di Gaza è attualmente sotto ordine di evacuazione civile. Oltre a ciò, è anche importante, come ho detto prima, che gli spostamenti attraverso la Striscia di Gaza siano molto difficili a causa di vincoli di sicurezza", ha dichiarato Pigozzi.

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Carlo Verdone omaggia Alvaro Vitali con una clip da "Vita da Carlo"

Roma, 27 giu. (askanews) - Paramount+ ha rilasciato sui propri account social ufficiali una clip inedita tratta da "Vita da Carlo" per omaggiare Alvaro Vitali, che apparirà nel cast della prossima stagione della serie, la quarta ed ultima, sua ultima interpretazione prima deella scomparsa lo scorso 24 giugno a 75 anni.

"La scomparsa di Alvaro Vitali mi fa provare tanta tristezza perché eravamo diventati veramente amici - ha dichiarato Carlo Verdone - lui ha fatto la quarta ed ultima stagione di 'Vita da Carlo' che uscirà in autunno e dove lo vedrete recitare per l'ultima volta. Sul set era una cassaforte di aneddoti di quel bel cinema anni 70, anni 80. Del cinema felliniano, soprattutto, perché lui nasce con Fellini e grazie alle sue intuizioni, sapeva scegliere le facce, i caratteri. E Alvaro Vitali era una maschera incredibile, oltre ad essere un uomo molto profondo, molto colto. Faceva delle riflessioni bellissime. Quello che più mi ha fatto piacere è che fosse felice di essere tornato su un grande set, con tantissimi attori, come quello di Vita da Carlo. Io ho cercato di esaltarlo come meglio potevo. Mi mancherà molto e lo ricorderò sempre con affetto e con amore, ma soprattutto perché mi ricorderà sempre il gran bel cinema di Federico Fellini. È stato anche Pierino, un momento di un cinema spensierato, ma per me lui era il cinema di Federico Fellini".

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CAR-T, nuova frontiera contro i tumori del sangue

Foggia, 27 giu. (askanews) - A San Giovanni Rotondo ha fatto tappa la campagna "CAR-T - Il futuro è già qui", promossa da AIL, l'Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, per informare e fare rete tra pazienti, medici e istituzioni. Abbiamo parlato con Giuseppe Toro, Presidente nazionale AIL:

"In questa seconda edizione di Futurage qui abbiamo toccato i centri più importanti Bologna, Milano e Roma e oggi qui a San Giovanni Rotondo vuole essere un momento di testimonianza e di impegno affinché la terapia CAR-T possa essere presente in tutto il territorio nazionale e questo per andare incontro alla qualità di vita dei malati".

L'obiettivo della campagna, giunta alla sua seconda edizione, è chiaro: costruire una cultura condivisa su queste terapie e rendere il futuro accessibile a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Le terapie CAR-T infatti rappresentano una delle rivoluzioni più promettenti contro i tumori del sangue. A sei anni dal loro arrivo in Italia, queste cure avanzate - basate sulla modificazione dei linfociti T - stanno cambiando la vita di centinaia di pazienti. È poi intervenuto Michele Carella, Direttore UO Ematologia e Centro Trapianti CSE Fondazione IRCCS Casa Sollievo della sofferenza:

"Sicuramente rispetto alla terapia tradizionale hanno dimostrato di essere molto più efficaci soprattutto in questo setting di pazienti con malattia recidivata o refrattaria e prima questi pazienti avevano davvero poca speranza di guarire e di avere una sopravvivenza lunga dalla malattia, libera dalla malattia".

La Rete Ematologica Pugliese si conferma un esempio di integrazione e innovazione, in prima linea anche nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta grazie all'impiego delle terapie CAR-T. Al momento sono oltre 40 i Centri italiani accreditati alla loro somministrazione. Infine abbiamo parlato con Domenico Pastore, direttore UO Ematologia e centro trapianti ospedale Perrino di Brindisi:

"Il 90% dei bambini che effettuano questa terapia rispondono alla terapia e ci sono però 11% di pazienti che sono refrattari e in questo caso si può utilizzare la metodologia CAR-T che in pratica utilizzare le cellule autologhe T, i linfociti del paziente, ingegnerizzarli e poi riutilizzarli per far sì che queste cellule vengano poi rinfuse, attacchino, distruggano le cellule tumorali maligne".

Le CAR-T rappresentano dunque una nuova speranza concreta per molti pazienti, soprattutto quelli colpiti da forme gravi come la leucemia linfoblastica acuta. Informare, investire e collaborare resta la chiave per rendere queste terapie accessibili a tutti.

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