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Italia prima in economia circolare ma serve mercato europeo rifiuti

di TMNews martedì 10 giugno 2025
2' di lettura

Roma, 10 giu. (askanews) - Nonostante la posizione da leader dell'Italia nell'economia circolare con un tasso di riciclo dei prodotti del 20,8%, rispetto alla media UE dell'11,8%, secondo Erion all'Europa serve un mercato unico dei rifiuti, una politica di filiera integrata e modelli circolari più efficienti di utilizzo delle risorse. E' quanto è emerso a Roma nel "Forum Erion sui modelli circolari per la crescita", un evento organizzato dal più importante Sistema multi-consortile di Responsabilità Estesa del Produttore, che ha riunito istituzioni, imprese e stakeholder del settore per discutere il ruolo strategico dell'economia circolare nel nuovo quadro che sarà delineato dalla Commissione Europea.

A proposito dei risultati ottenuti nel 2024 dall'Italia il Presidente di Erion Andrea Fluttero ha detto: "Complessivamente il sistema multiconsortile ha gestito nel 2024 268.350 tonnellate di rifiuti, la maggior parte sono rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche e elettroniche. Noi crediamo che sia dovuto a molti fattori: un costante e graduale aumento della consapevolezza da parte di cittadini, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione che in molti facciamo e che anche il sistema Erion ha fatto in maniera importante in questi ultimi anni con alcune campagne; dalla efficenza che un sistema multiconsortile come il nostro è in grado di dare grazie alla sinergia che si sviluppa gestendo le diverse filiere".

Con l'avvio del Green Deal Industrial Plan e del Net Zero Industry Act, il Forum organizzato da Erion ha voluto rappresentare un'occasione di confronto tra attori pubblici e privati, non solo per un bilancio dell'esistente ma anche per un confronto propositivo, con suggerimenti alla Commissione Europea. Nonostante i risultati italiani nell'economia circolare del 2024, infatti, la nostra industria fatica a tradurre la sua leadership in sviluppo economico e industriale.

Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion, ha spiegato: "Serve un vero mercato unico europeo, orientato però alla sicurezza economica delle imprese, e un altro aspetto importante è la capacità di costruire delle catene del valore complete, solide, che siano in grado di riciclare rifiuti, ottenere materie prime critiche, ma anche di creare una domanda per questi materiali che sia affidabile e consistente".

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Taormina, 13 giu. (askanews) - Al Taormina Film Festival è arrivato anche Jesse Williams, l'attore statunitense molto amato in Italia per il ruolo di Jackson in "Grey's Anatomy".

Autografi e foto con i fan sul red carpet, poi la serata al Teatro Antico dove sono stati svelati in anteprima mondiale i primi 20 minuti di "Hotel Costiera", la nuova serie Original italiana disponibile dal 24 settembre su Prime Video (in Italia e altri paesi), di cui Williams è protagonista ed executive producer. Un progetto internazionale girato tutto in Italia, sulla Costiera Amalfitana, con un cast italiano e internazionale, diretto dal premio Emmy Adam Bernstein (co-prodotta da Amazon MGM Studios e Lux Vide, una società del gruppo Fremantle).

L'attore interpreta Daniel De Luca, ex marine di origini italiane che torna nel Paese della sua infanzia per lavorare come problem solver in un hotel esclusivo sulla costa di Positano. Ma oltre a risolvere i problemi degli ospiti, si mette alla ricerca di una delle figlie del proprietario, scomparsa un mese prima.

"Era da un po' di tempo che ero interessato alla produzione - ha raccontato l'attore - amo l'intero processo della produzione cinematografica e della narrazione, e questo progetto mi ha coinvolto fin da subito".

Girare in Italia è stato incredibile ha detto, del vostro Paese ci sono tante cose che apprezzo e ammiro: l' ospitalità, le persone che ti invitano a casa loro, il fatto che la famiglia sia così centrale, che ci si prenda cura dei genitori quando invecchiano, cosa che non sempre avviene in America"... "E ancora l'attenzione alla qualità del cibo, alla moda, all'arte".

E naturalmente la Costiera della serie. "Girare lì è stato meraviglioso, io sono un amante dell'acqua. Amo la vela, adoro stare sull'acqua, sono cresciuto navigando e stando sulle barche".

Nella serie il suo personaggio si trova a un bivio. "É capitato anche a me di aver dovuto prendere decisioni importanti - ha detto, ricordando di quando ha lasciato la carriera di docente per fare l'attore - ho dovuto ascoltare il mio cuore e decidere, sia per me che per la mia famiglia". "Il successo? Non mi lamenterò mai ma ti ruba molto... Ha un costo - ha dichiarato - ma non misuro il successo in base alla fama o al denaro ma sull'essere felici. Si tratta di poter essere in pace con se stessi ogni giorno".

(Intervista di Emanuele Bigi)

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"Noi abbiamo riscontrato che gran parte del nostro successo effettivamente dipende dal fatto che il livello di digitalizzazione delle imprese in Italia non è ancora dove potrebbe essere. C'è tanto spazio di crescita per le imprese e quindi anche per chi fornisce soluzioni di digitalizzazione alle imprese stesse".

Bluenext, azienda riminese che ha chiuso il 2024 con un fatturato di oltre 40 milioni di euro, sottolinea come digitalizzazione non significhi solo mancanza di strumenti digitali, ma spesso il problema opposto: avere tantissimi strumenti che non comunicano tra loro. Il settore farmaceutico presenta, per questo, sfide particolari.

"E' sicuramente molto più complicato di tanti altri settori per due motivi principalmente - spiega Mariotti -. Il primo è perché è un settore estremamente regolamentato per ovvie ragioni, non solo in Italia, ma in tutta l'Unione Europea, le normative comuni sono estremamente stringenti. L'altro motivo è che le aziende farmaceutiche, anche non multinazionali, sono comunque aziende di una certa dimensione, sono aziende grandi, complesse, con processi produttivi altamente complessi".

Bluenext ha rafforzato la sua presenza nel settore con l'acquisizione di Inpharmatic, specializzata in automazione farmaceutica, e punta su soluzioni che integrano i diversi sistemi digitali aziendali.

"La nostra soluzione - dice il Ceo di Bluenext - funge come un hub per far parlare tutte queste realtà, tutte queste soluzioni e parliamo davvero di un passo necessario e fondamentale per la digitalizzazione delle aziende".

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