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Sanchez: "Per la Spagna 5% del Pil in difesa sarebbe errore assoluto"

di TMNews mercoledì 25 giugno 2025
1' di lettura

L'Aja, 25 giu. (askanews) - Il primo ministro spagnolo Pedro Sànchez ha affermato di ritenere che sarebbe stato un "errore assoluto" per la Spagna accettare di spendere il 5% del Pil per la difesa, in una conferenza stampa a margine del vertice Nato tenutosi all'Aia. Per mantenere Trump e quindi gli Stati Uniti nell'alleanza, i membri della Nato hanno elaborato un accordo di compromesso che prevede di destinare il 3,5% alle esigenze militari fondamentali entro il 2035 e l'1,5% ad aree più ampie legate alla sicurezza, come la sicurezza informatica e le infrastrutture.

"Se avessimo accettato quanto proposto, la Spagna avrebbe dovuto destinare oltre 300 miliardi di euro da qui al 2035. Da dove provengono queste risorse? Da più tasse sui cittadini? Da tagli al sistema dell'istruzione, dalla sanità, dalle pensioni? Quando sento il leader dell'opposizione e l'opposizione stessa criticare la posizione del governo spagnolo, mi è chiaro che se oggi ci fosse stato un altro primo ministro qui, oggi la Spagna avrebbe firmato il 5% del Pil per la difesa. E questo sarebbe un errore assoluto per la Spagna".

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La Spagna ha speso l'1,4% del PIL per la difesa nel 2024 e ha affermato, attraverso il suo premier Pedro Sanchez, che sarà quasi impossibile per lei raggiungere l'obiettivo del 5%, protestando prima di inizio vertice. Anche se alla fine ha concordato con tutti gli altri 31 stati membri proprio sull'obiettivo del 5%.

Formalmente quindi gli spagnoli non hanno ottenuto alcuna deroga sul 5% di spese da destinare alla Difesa. A far fede è il comunicato di una pagina del vertice Nato dell'Aia e non i tweet del premier spagnolo, aveva detto una fonte ad askanews prima dell'uscita del comunicato, arrivato dopo serrati negoziati che hanno preceduto il vertice.

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