CATEGORIE

Il linguaggio come opera totale, Barbara Kruger al Guggenheim Bilbao

di TMNews domenica 29 giugno 2025
2' di lettura

Bilbao, 30 giu. (askanews) - Una possibile risposta alla domanda su che cos'è e cosa rappresenta l'arte contemporanea: la mostra "Another day. Another night" che il Museo Guggenheim di Bilbao dedica a Barbara Kruger è anche questo, un'immersione, letterale, in uno spazio di senso che restituisce la dimensione fisica, intellettuale e politica di una pratica artistica cruciale che si sgancia dall'idea tradizionale di "opera", per farsi, nei fatti, mondo. Per "essere" come strumento che scava nel senso profondo dell'inafferrabile presente.

"Ritengo che questa mostra - ha detto ad askanews la curatrice dell'esposizione, Lekha Hileman Waitoller - sia un intervento artistico totale, perché l'arte è ovunque, ma non necessariamente appesa alle pareti. Ci sono opere alle pareti, chi sono lavori enormi a pavimento, ci sono schermi giganti e schermi liberi. Ci sono opere sonore in tutto lo spazio espositivo. La cacofonia che si genera tra le cose da guardare, da attraversare, da ascoltare o che ci circondano è parte della sua strategia per portarci a pensare a questi messaggi che ci provengono da tutte le parti, e al modo in cui hanno effetti su di noi e danno forma a come comprendiamo il mondo".

Nata nel 1945, Barbara Kruger da decenni utilizza lo stile della comunicazione di massa per creare lavori che lanciano messaggi - visivi, sonori o su scala monumentale - che indagano le strutture di potere e di controllo, le dinamiche persuasive e le limitazioni continue di libertà e diritti che caratterizzano la nostra vita in un'Occidente travolto dal consumismo e dal conformismo. L'arma di Kruger è il linguaggio, il suo strumento è l'appropriazione degli stilemi della pubblicità e il metodo è ribaltarne il senso, strappando il velo dell'ipocrisia, sia commerciale sia politica. I suoi motti, per esempio "I Shop therefore I Am", o "Your Body Is a Battleground", fotografano la realtà, e a Bilbao possono anche dialogare a distanza con i truismi di Jenny Holzer, che nel museo è da sempre molto presente.

"Penso che la vera qualità del lavoro di Barbara Kruger - ha aggiunto Lekha Hileman - sia che identifica questi problemi con l'umanità, e che si tratta di problemi ricorrenti nel corso della storia, che non spariranno. Lei riesce a descriverli con frasi molto chiare e concise".

In un certo senso c'è una chiarezza totale, ma, al contempo, tutto resta ambiguo, inafferrabile, distante come il vero potere e i veri persuasori. E le voci che sussurrano ovunque messaggi rassicuranti generano quasi più ansia delle denunce esplicite.

Tutta la mostra al Guggenheim è una grande unica installazione, che coinvolge gli spazi espositivi del museo, che, se possibile, oggi si svelano ancora di più nella loro potenza, ma anche i pavimenti e utilizza il linguaggio, compresa la lingua basca, così importante per l'identità della regione, come un grimaldello per ogni certezza. Sfruttando anche brillantemente quegli strumenti digitali che sono una delle grandi infrastrutture del pensiero dominante - e spesso unico - del nostro mondo di oggi. Che qui finalmente possiamo guardare con occhi differenti.

tag

Ti potrebbero interessare

Caldo, temperature record a Lisbona: "I governi salvino l'ambiente"

Lisbona, 30 giu. (askanews) - Terzo giorno consecutivo di temperature bollenti in Portogallo. La capitale, Lisbona, non è sfuggita all'ondata di caldo che ha investito l'Europa meridionale negli ultimi giorni. Turisti e residenti devono sopportare temperature che possono raggiungere i 40 gradi e si interrogano su quanto i leader del Pianeta stiano facendo per contrastare fenomeni sempre più frequenti.

"Ogni giorno vediamo che il mondo si sta riscaldando. Sarebbe opportuno che i governi facessero qualcosa, dobbiamo salvare l'ambiente. Sappiamo tutti che le piante sono i polmoni della terra, quindi dobbiamo prenderci cura della natura. Così come stiamo distruggendo la natura, dobbiamo anche riportarla in vita", dice lo studente Manoel Catrayo.

Per Maria Odeta, pensionata "è tutto diverso. Prima c'erano l'estate, l'inverno, l'autunno, tutto in ordine. Ora è tutto confuso. Nessuno capisce più niente. Questo è il problema del clima, è così e basta, non possiamo farci molto".

TMNews

Usa, i figli di P.Diddy lasciano il tribunale di Manhattan

New York, 30 giu. (askanews) - I figli di Sean Combs, rapper noto con diversi pseudonimi, tra cui "P. Diddy" o "Puff Daddy", lasciano il tribunale federale di Manhattan mentre la giuria inizia a deliberare nel processo al magnate dell'hip hop per le accuse che lo riguardano, tra cui quella di aver costretto le sue ex fidanzate a partecipare a maratone sessuali. Nelle immagini di Afp, si vedono le le figlie Jessie, Chance e D'Lila Combs e i figli Justin e King Combs.

TMNews

Caldo, a Madrid "è come essere dentro a un forno"

Madrid, 30 giu. (askanews) - "Qui è come essere dentro un forno". Effetto dell'ondata di calore a Madrid, fra le città europee che sta registrando temperature da record.

"Quest'anno mi sembra sia stato pazzesco, soprattutto tenendo conto che siamo passati da un clima molto freddo e improvvisamente al caldo - dice Raquel Lopez, insegnante - credo di notare come le stagioni stiano cambiando e penso sicuramente che sia un prodotto del cambiamento climatico e vedremo cosa succederà nelle altre estati".

TMNews

Ryan Gosling nello spazio ne "L'ultima missione: Project Hail Mary"

Roma, 30 giu. (askanews) - Le prime immagini di "L'ultima missione: Project Hail Mary", il nuovo film Sony Pictures diretto dai premi Oscar Phil Lord e Christopher Miller (Spider-Man - Un nuovo universo) con i candidati al premio Oscar Ryan Gosling (Barbie, La La Land) e Sandra Hueller (Anatomia di una caduta, La zona d'interesse).

Il film è basato sul romanzo "Project Hail Mary" di Andy Weir, autore di "The Martian". Nel cast anche Lionel Boyce (The Bear), Ken Leung (A.I. - Intelligenza artificiale), Milana Vayntrub (A cena con il lupo - Werewolves Within).

L'insegnante di scienze Ryland Grace (Ryan Gosling) si sveglia su un'astronave lontano da casa anni luce e senza alcun ricordo di chi sia o di come sia arrivato lì. Con il riaffiorare della sua memoria, torna alla luce lo scopo della sua missione: risolvere l'enigma della misteriosa sostanza che sta causando il collasso del Sole. Dovrà fare affidamento sia sulle sue conoscenze scientifiche che sulle sue capacità di pensare fuori dagli schemi per salvare dall'estinzione la vita sulla Terra... ma un'inaspettata amicizia gli farà capire che non è solo in questa impresa.

"L'ultima missione: Project Hail Mary" sarà nelle sale italiane da marzo 2026 distribuito da Eagle Pictures.

TMNews