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Brasile, problemi di salute per Bolsonaro, annullati impegni a luglio

di TMNews mercoledì 2 luglio 2025
1' di lettura

Brasilia, 2 lug. (askanews) - Annullati tutti gli impegni nel mese di luglio per l'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro che è stato ricoverato in pronto soccorso dopo essersi sentito male.

"Dopo un consulto medico d'urgenza, mi è stato ordinato il riposo assoluto (...) singhiozzo e vomito sono diventati costanti, impedendomi persino di parlare", si legge in una dichiarazione pubblicata a suo nome dal figlio, Flavio Bolsonaro, su X.

I medici hanno detto che dovrà riposare a casa per tutto il mese "per garantire il pieno recupero dopo un importante intervento chirurgico e un ricovero prolungato, un episodio di polmonite e singhiozzi ricorrenti, che gli rendono difficile parlare e mangiare".

Dovrà resterà lontano dalle sue attività abituali e dagli impegni pubblici e politici. Bolsonaro è accusato di tentativo di colpo di Stato dopo la vittoria elettorale di Luiz Inacio Lula da Silva.

Il leader dell'estrema destra, 70 anni, è stato operato il 13 aprile scorso per un'ostruzione intestinale, una complicazione dopo l'attentato del 2018, quando fu accoltellato durante un comizio elettorale. Dopo il complesso intervento di 12 ore all'addome, che lo ha tenuto in terapia intensiva per diverse settimane, è stato dimesso.

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"Produrre Parmigiano Reggiano in montagna - spiega Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano - costa molto di più rispetto alla pianura, oltre 10 euro al quintale del latte, oltre che essere difficile, complesso, perché coltivare terreni in pendii è una difficoltà ben diversa rispetto alla pianura. Ecco perché negli anni, nelle aree montane c'è stato un grande spopolamento. Grazie al progetto del Parmigiano Reggiano di Montagna, in realtà noi abbiamo contenuto questa emorragia, anzi addirittura la produzione di montagna è aumentata e si sono insediati tanti giovani. Qual è l'elemento più importante? Garantire un reddito a chi alleva in montagna, chi produce in montagna, che dà un senso economico a rimanere in montagna".

La svolta arriva nel 2016 con il marchio "Prodotto di Montagna". Una certificazione che oggi vale 230mila forme e che dal 2025 garantirà un premio di 20 euro a forma bollata a fuoco dopo 20 mesi di stagionatura. Perché il problema non è solo produrre, ma rendere sostenibile una scelta di vita. Dal 1 al 4 agosto Casina di Reggio Emilia diventa la capitale di questa economia verticale, con 45 caseifici pronti ad animare la Fiera giunta alla 59 edizione.

"La possibilità di avere una remunerazione adeguata del prodotto - ricorda Riccardo Deserti, Direttore Generale Consorzio Parmigiano Reggiano - è l'architrave sotto la quale leggiamo oggi il tema della montagna che è oggetto dell'incontro di oggi. Il prodotto delle zone di montagna è comunque in un buono stato di salute e su questo stiamo costruendo prospettive per il futuro".

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