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Mobilità, Ghio (PD): Errore ridurre target colonnine

di TMNews mercoledì 23 luglio 2025
1' di lettura

Roma, 23 lug. (askanews) - "Ridurre il target Pnrr di colonnine per la mobilità elettrica è sbagliato. Vero che nel contesto Ue non abbiamo una media bassissima, ma sul nostro territorio la distribuzione è insufficiente. Noi del Pd proponiamo un'infrastruttura per la mobilità elettrica capillare, che può incontrare resistenze e difficoltà pratiche, ma ad ogni modo senza la capillarità non può diffondersi l'elettrico. Per le auto elettriche c'è il tema costi: il mercato è poco accessibile anche alla classe media, quindi si deve pensare a un incentivo sul full electric e a una politica industriale volta alla transizione. Considerate invece che, Nel Dl Infrastrutture appena votato, i soldi per la mobilità sostenibile vengono in parte spostati sulla rigassificazione. Un segno che non ci si crede davvero. Serve inoltre un Fondo europeo sull'automotive, l'ammodernamento delle Pmi per gli obiettivi e un percorso solido sulle energie green". Lo ha detto Valentina Ghio (PD), Membro Commissione Trasporti alla Camera, a Largo Chigi, format in onda su Urania Tv.

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Matteo Ricci indagato: Italo Bocchino lo aveva anticipato più di un mese fa

Roma, 25 lug. (askanews) - Sta diventando un caso l'avviso di garanzia a Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Marche; non solo per l'evento in sé ma perché già un mese e mezzo fa il provvedimento giudiziario era stato preannunciato dall'ex parlamentare di AN e direttore editoriale del Secolo d'Italia Italo Bocchino, oggi consulente del presidente delle Marche Francesco Acquaroli, Fratelli d'Italia, ricandidato dal centrodestra alle elezioni di fine settembre appunto contro Ricci.

L'europarlamentare Pd, già sindaco di Pesaro, è ufficialmente indagato da qualche giorno riguardo a un'inchiesta su un suo stretto collaboratore per scambi fra utilità elettorali e appalti. L'ex primo cittadino invita ad andare a fondo sulle anticipazioni dell'avviso di garanzia e dice "io ho spiegato tutto: non mi sono mai occupato di affidamenti o di appalti: non è una cosa che per legge spetta al sindaco". Parole rivolte ai Cinque Stelle di Giuseppe Conte che manifestano incertezza ora sulla sua candidatura.

La segretaria del PD Elly Schlein intanto non ha dubbi: "Matteo Ricci è assolutamente il nostro candidato, come abbiamo detto il Pd è al fianco di Matteo Ricci, è e rimane il nostro candidato. Ha chiarito di essere estraneo ai fatti, noi abbiamo fiducia nella magistratura e speriamo che la vicenda sia chiarita al più presto".

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Ancora un reporter ucciso a Gaza, la guerra perde i testimoni

Milano, 25 lug. (askanews) - Un cameraman di una stazione televisiva locale è rimasto ucciso insieme ad altri palestionesi in un attacco israeliano in un campo per sfollati presso lo stadio Yarmouk di Gaza. Si chiamava Adam Abu Harbid l'ennesima vittima della guerra nella Striscia. In quasi due anni di conflitto le operazioni israeliane a Gaza hanno causato la morte di oltre 200 giornalisti palestinesi, come hanno ricordato le agenzie di stampa Associated Press, France Presse, Reuters e la Bbc che hanno diffuso una dichiarazione congiunta per esprimere "profonda preoccupazione" per le condizioni dei loro giornalisti nell'enclave palestinese sotto attacco, ora anche indeboliti dalla fame.

"Non siamo più in grado di fare il nostro lavoro di giornalisti. Pensiamo solo a mangiare e a procurarci del cibo. Abbiamo molte responsabilità. Siamo in debito con le nostre famiglie. Hanno mangiato? Hanno del cibo? Hanno qualcosa?", racconta da Khan Younis il giornalista palestinese Abd Raouf Shaat, che lavora per la France Presse. "Qui a Gaza abbiamo perso la nostra sicurezza e la nostra umanità. Abbiamo perso tutto", aggiunge.

Le testate internazionali chiedono a Israele che sia consentito ai reporter di entrare ed uscire dalla Striscia. Israele non ammette l'ingresso della stampa internazionale e solo loro possono raccontare quanto accade. Il rischio, oltre alla vita dei reporter, come di chiunque viva nella Striscia, è che senza il loro contributo si spengano del tutto i riflettori sulla tragedia di Gaza.

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In corso attività Nato Neptune Strike 25-2: ecco in cosa consiste

Napoli, 25 lug. (askanews) - È in corso Neptune Strike 25-2, parte di Neptune Strike, una delle principali attività di vigilanza potenziata della Nato, che comprende più aree operative congiunte in tutta Europa e serve a dimostrare la complessa integrazione di capacità congiunte marittime di alto livello. In questo ambito la NATO assume il controllo operativo di diverse portaerei ed Expeditionary Strike Group (ESG) a supporto della deterrenza e della difesa dell'Alleanza.

Durante la seconda metà dell'attività Neptune Strike 25-2 il Gerald R. Ford Carrier Strike Group, sotto il comando della NATO, opera con navi e aerei di sette nazioni per dimostrare la sua elevata capacità in mare. Questo, dopo la partecipazione della Spagna a fine giugno con il suo Expeditionary Combat Group. Il Gerald R. Ford Carrier Strike Group, comandato dalla leggendaria portaerei USS Gerald R. Ford (CVN 78) è in grado di schierarsi ovunque per lunghi periodi di tempo, dimostrando le sue enormi potenzialità (long-range strikes) e la sua capacità (comprehensive warfare capability).

Neptune Strike 25-2 è comandata e controllata dalle Naval Striking and Support Forces Nato (STRIKFORNATO), con sede a Oeiras, in Portogallo, e guidate dal vice ammiraglio della Marina degli Stati Uniti d'America Jeffrey T. Anderson, che è anche comandante della Sesta Flotta degli Stati Uniti d'America con sede a Napoli, in Italia. Gli obiettivi principali sono il mantenimento della libertà di navigazione e di manovra nell'area di operazioni della NATO, la protezione degli stretti, la deterrenza e la vigilanza e l'aumento dell'interoperabilità nei domini operativi (ad esempio, l'integrazione aria-terra), rafforzando le capacità della NATO di consentire operazioni multi-dominio in tutta Europa.

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Biennale Danza, l'installazione 3D "On the Other Earth" di McGregor

Venezia, 25 lug. (askanews) - Uno spazio altro, che ci porta in una dimensione diversa dell'idea di danza, ma probabilmente dell'idea stessa di cosa possa essere il "reale". L'installazione "On the Other Earth", realizzata dal coreografo e direttore della Biennale Danza di Venezia Wayne McGregor insieme all'artista Jeffrey Shaw, uno dei pionieri della new media art, è un dispositivo estremamente affascinante, che unisce la tecnologia ai corpi, la riflessione sul senso del tempo a un'emozione estetica estremamente vivida. "Riuscire a unire i contenuti e la costruzione delle immagini in un processo che coinvolge i corpi delle persone così direttamente è una cosa magica - ha detto McGregor -. Una delle qualità straordinarie degli strumenti realizzati da Jeffrey è il fatto che ti danno accesso all'immaginazione interiore".

L'opera è effettivamente una grande riflessione sull'idea di arte processuale, sul modo in cui, pur essendone completamente immersi, possiamo solo trovare risposte provvisorie, in costante mutamento. Ed è pure una sorta di coreografia del tempo, tra suggestioni fantascientifiche, danzatori virtuali, futuri fantasmatici, storia dell'ipercapitalismo e difesa, tramite i corpi, del senso di umanità. Jeffrey Shaw ha parlato del suo desiderio di creare una "macchina universale", in questo caso identificata con la macchina da presa cinematografica, capace di creare nei film mondi sempre diversi. "Questo - ha aggiunto l'artista - diventa uno spazio di rappresentazione che si apre a tutte le forme di esperienza culturale".

Quello che si vive dentro l'installazione di McGregor in Biennale Danza è anche un'occasione per riflettere sui livelli di realtà e sul modo in cui le costruzioni culturali, per quanto ovviamente artefatte, sanno assumere per noi un valore di verità profonda. (Leonardo Merlini)

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