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Penna (MASE): Pnrr, mettere in sicurezza il Piano

di TMNews mercoledì 23 luglio 2025
1' di lettura

Roma, 23 lug. (askanews) - "Abbiamo lavorato sulla rimodulazione prevista dal regolamento del Pnrr in maniera sinergica con Palazzo Chigi, con un'unica parola d'ordine: mettere in sicurezza il piano. Il Pnrr è uno strumento innovativo nel contesto dei fondi europei: non prevede semplicemente spesa, ma performance. I fondi si sbloccano solo al raggiungimento dei target previsti dal cronoprogramma. Oggi la settima rata è in fase di erogazione. Ma non tutto ha funzionato come da programma. Il Mase è intervenuto su due settori: l'idrogeno - oltre un miliardo destinato alla conversione dei grandi impianti industriali - e la mobilità sostenibile, in particolare le infrastrutture di ricarica . Così Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione PNRR-MASE, intervenuto a Largo Chigi, format tv di The Watcher Post. I bandi hanno avuto esiti disomogenei: boom in area urbana, scarso riscontro in quella extraurbana. Per questo abbiamo messo in sicurezza le risorse con una nuova misura: una sorta di "rottamazione" che preferiamo definire incentivo all'acquisto di veicoli elettrici. Essendo un piano di performance, la spesa si valuta sull'ultimo miglio, anche dopo il 2026: se serve uno switch di risorse per centrare i target, lo facciamo. E la Commissione Ue ci ha dato ragione". Infine, un'osservazione sui numeri: "Oggi colonnine e veicoli elettrici immatricolati rappresentano circa il 10%. Il mercato resta cauto e serve più coordinamento con i Comuni".

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Francia, lo scheletro di un dinosauro gigante apre a nuove scoperte

Roma, 25 lug. (askanews) - Ossa gigantesche ancora in parte sepolte, una scapola di oltre un metro. Non finisce di regalare scoperte l'area di Angeac-Charente, nella Francia Sud-occidentale, un paradiso per paleontologi, esperti, volontari e semplici appassionati di fossili. Ogni estate ne arrivano qui numerosi, pronti ad aiutare, scavare, a mettere insieme pezzetti di ossa che possono rivelare importanti scoperte sui dinosauri che qui vissero circa 140 milioni di anni fa.

Lo scorso anno sono state ritrovate ossa di una nuova specie preistorica e ora la nuova campagna di scavi ha permesso di completarne lo scheletro. Un dinosauro lungo 20 metri, di 30 tonnellate, un camarasaurus, una specie di cugino del diplodoco, precedentemente conosciuto solo in Nord America e in un periodo più antico.

"Qui potete vedere un cranio ricostruito di uno di questi sauropodi giganti - afferma Jean-Francois Tournepiche, paleontologo ed ex conservatore del Museo di Angouleme - si tratta di una ricostruzione in resina che mostra la posizione dei denti di questo animale che, nonostante i denti aguzzi, era vegetariano".

Un' "enorme scoperta scientifica", secondo il direttore degli scavi Ronan Allain, che apre interrogativi sugli spostamenti della fauna di allora. Il sito, dice, è "il più scavato del mondo", finora ha regalato più di 10.000 pezzi.

"Abbiamo quasi tutti i principali gruppi di dinosauri qui rappresentati. Esemplari con le placche e la corazza come gli stegosauri e gli anchilosauri, erbivori bipedi come gli iguanodontidi, nomi familiari al grande pubblico. Abbiamo trovato sauropodi giganti, due specie distinte e dinosauri simili a struzzi noti come ornitomimosauri. Quest'ultimo gruppo è una sorta di attrazione principale ad Angeac, poiché abbiamo identificato oltre 70 individui, suggerendo che vivessero in mandrie. Ciò che ancora manca sono i resti scheletrici di grandi dinosauri carnivori. Finora abbiamo trovato solo i loro denti e sarebbe fantastico scoprire ossa più complete di questi dinosauri"

Obiettivo di questo scavo è anche coinvolgere le persone e promuovere la regione, le autorità locali infatti contribuiscono a finanziare gli studi a patto che siano un'esperienza condivisa con visitatori e curiosi. C'è anche la possibilità di provare un progetto immersivo-interattivo sempre a tema dinosauri.

TMNews

Estate 2025, consigli di lettura del Libraccio: da Chatwin a Queneau

Milano, 25 lug. (askanews) - L'Italia è ancora un Paese nel quale la lettura resta debole, ma l'estate è un'occasione in più per avvicinarsi ai libri. In quest'ottica Libraccio ha voluto proporre una serie di consigli di lettura estivi, e la social manager Carlotta Sanzogni ci ha presentato alcuni highlights sulle proposte della catena di librerie. "Sono associate al tipo di vacanza che o andiamo a fare - ha detto ad askanews - e quindi dove ci portiamo la lettura oppure che ci piacerebbe fare, vogliamo immaginare o far sognare a sperimentare. Quindi abbiamo pensato a le libri che andassero bene per persone che non hanno paura di viaggiare, di partire zaino in spalla con poche cose all'avventura e tra questi diciamo che una chicca è 'Nelle terre estreme' di Jon Krakauer, che sembra magari un libro sconosciuto in realtà è quello da cui stato tratto il film "Into the wild", poi invece ci sono libri che vanno bene per persone che vogliono allargare i propri orizzonti, quindi partire verso l'ignoto, soprattutto se si tratta di solcare dei mari e diciamo che 'In Patagonia' di Bruce Chatwin forse anche in questo senso è la perla di questa selezione".

Lo scaffale dei suggerimenti prevede anche grandi classici moderni, come Ernest Hemingway, oppure 'Camminare' di David Henry Thoreau, una sorta di filosofia portatile per chi affronta i cammini. C'è il talento prominente di Mordecai Richler e ci sono i giovani di Sally Rooney, c'è il mitico 'Sulla strada' di Kerouac e ci sono i racconti di viaggio di Paolo Rumiz.

"Resiste anche la vacanza che è relax - ha aggiunto Carlotta Sanzogni - e quindi è stare sotto l'ombrellone e proprio approfittare di questo momento per godersi una lettura senza essere interrotti, senza doverla centellinare. Uno dei libri che abbiamo inserito e che può essere proprio anche un po' un espediente per ricominciare a leggere è 'La briscola in cinque' di Marco Malvaldi, che è il primo libro di una serie, quindi poi se ci si affeziona ai personaggi si può continuare a leggere. Da ultimo, però non meno importante, abbiamo dei libri che sono associati molto precisamente a delle destinazioni, quindi a delle città o a dei Paesi. Uno di questi è 'Zazie nel metro' di Queneau, che è un grandissimo classico, ma anche un modo un pochino più originale per esplorare Parigi che magari abbiamo visto, però solo da un punto di vista un po' da turisti".

Insomma, leggere è sempre un'avventura che vale la pena intraprendere, e che ci regala la possibilità di vivere tante altre vite, perfino senza spostarci da sotto un ombrellone.

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Matteo Ricci indagato: Italo Bocchino lo aveva anticipato più di un mese fa

Roma, 25 lug. (askanews) - Sta diventando un caso l'avviso di garanzia a Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Marche; non solo per l'evento in sé ma perché già un mese e mezzo fa il provvedimento giudiziario era stato preannunciato dall'ex parlamentare di AN e direttore editoriale del Secolo d'Italia Italo Bocchino, oggi consulente del presidente delle Marche Francesco Acquaroli, Fratelli d'Italia, ricandidato dal centrodestra alle elezioni di fine settembre appunto contro Ricci.

L'europarlamentare Pd, già sindaco di Pesaro, è ufficialmente indagato da qualche giorno riguardo a un'inchiesta su un suo stretto collaboratore per scambi fra utilità elettorali e appalti. L'ex primo cittadino invita ad andare a fondo sulle anticipazioni dell'avviso di garanzia e dice "io ho spiegato tutto: non mi sono mai occupato di affidamenti o di appalti: non è una cosa che per legge spetta al sindaco". Parole rivolte ai Cinque Stelle di Giuseppe Conte che manifestano incertezza ora sulla sua candidatura.

La segretaria del PD Elly Schlein intanto non ha dubbi: "Matteo Ricci è assolutamente il nostro candidato, come abbiamo detto il Pd è al fianco di Matteo Ricci, è e rimane il nostro candidato. Ha chiarito di essere estraneo ai fatti, noi abbiamo fiducia nella magistratura e speriamo che la vicenda sia chiarita al più presto".

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Ancora un reporter ucciso a Gaza, la guerra perde i testimoni

Milano, 25 lug. (askanews) - Un cameraman di una stazione televisiva locale è rimasto ucciso insieme ad altri palestionesi in un attacco israeliano in un campo per sfollati presso lo stadio Yarmouk di Gaza. Si chiamava Adam Abu Harbid l'ennesima vittima della guerra nella Striscia. In quasi due anni di conflitto le operazioni israeliane a Gaza hanno causato la morte di oltre 200 giornalisti palestinesi, come hanno ricordato le agenzie di stampa Associated Press, France Presse, Reuters e la Bbc che hanno diffuso una dichiarazione congiunta per esprimere "profonda preoccupazione" per le condizioni dei loro giornalisti nell'enclave palestinese sotto attacco, ora anche indeboliti dalla fame.

"Non siamo più in grado di fare il nostro lavoro di giornalisti. Pensiamo solo a mangiare e a procurarci del cibo. Abbiamo molte responsabilità. Siamo in debito con le nostre famiglie. Hanno mangiato? Hanno del cibo? Hanno qualcosa?", racconta da Khan Younis il giornalista palestinese Abd Raouf Shaat, che lavora per la France Presse. "Qui a Gaza abbiamo perso la nostra sicurezza e la nostra umanità. Abbiamo perso tutto", aggiunge.

Le testate internazionali chiedono a Israele che sia consentito ai reporter di entrare ed uscire dalla Striscia. Israele non ammette l'ingresso della stampa internazionale e solo loro possono raccontare quanto accade. Il rischio, oltre alla vita dei reporter, come di chiunque viva nella Striscia, è che senza il loro contributo si spengano del tutto i riflettori sulla tragedia di Gaza.

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