Roma, 25 lug. (askanews) - Ossa gigantesche ancora in parte sepolte, una scapola di oltre un metro. Non finisce di regalare scoperte l'area di Angeac-Charente, nella Francia Sud-occidentale, un paradiso per paleontologi, esperti, volontari e semplici appassionati di fossili. Ogni estate ne arrivano qui numerosi, pronti ad aiutare, scavare, a mettere insieme pezzetti di ossa che possono rivelare importanti scoperte sui dinosauri che qui vissero circa 140 milioni di anni fa.
Lo scorso anno sono state ritrovate ossa di una nuova specie preistorica e ora la nuova campagna di scavi ha permesso di completarne lo scheletro. Un dinosauro lungo 20 metri, di 30 tonnellate, un camarasaurus, una specie di cugino del diplodoco, precedentemente conosciuto solo in Nord America e in un periodo più antico.
"Qui potete vedere un cranio ricostruito di uno di questi sauropodi giganti - afferma Jean-Francois Tournepiche, paleontologo ed ex conservatore del Museo di Angouleme - si tratta di una ricostruzione in resina che mostra la posizione dei denti di questo animale che, nonostante i denti aguzzi, era vegetariano".
Un' "enorme scoperta scientifica", secondo il direttore degli scavi Ronan Allain, che apre interrogativi sugli spostamenti della fauna di allora. Il sito, dice, è "il più scavato del mondo", finora ha regalato più di 10.000 pezzi.
"Abbiamo quasi tutti i principali gruppi di dinosauri qui rappresentati. Esemplari con le placche e la corazza come gli stegosauri e gli anchilosauri, erbivori bipedi come gli iguanodontidi, nomi familiari al grande pubblico. Abbiamo trovato sauropodi giganti, due specie distinte e dinosauri simili a struzzi noti come ornitomimosauri. Quest'ultimo gruppo è una sorta di attrazione principale ad Angeac, poiché abbiamo identificato oltre 70 individui, suggerendo che vivessero in mandrie. Ciò che ancora manca sono i resti scheletrici di grandi dinosauri carnivori. Finora abbiamo trovato solo i loro denti e sarebbe fantastico scoprire ossa più complete di questi dinosauri"
Obiettivo di questo scavo è anche coinvolgere le persone e promuovere la regione, le autorità locali infatti contribuiscono a finanziare gli studi a patto che siano un'esperienza condivisa con visitatori e curiosi. C'è anche la possibilità di provare un progetto immersivo-interattivo sempre a tema dinosauri.