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Parolin: Orban? Cerchiamo di avvicinare posizioni

di TMNews martedì 28 ottobre 2025
1' di lettura

Roma, 28 ott. (askanews) - "Abbiamo avuto un bell'incontro, nel senso che abbiamo un possibilità di manifestare ognuno il suo punto di vista, che cerchiamo di avvicinare sempre di più". Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, commentando l'incontro di ieri di Viktor Orban in Vaticano. Parolin è intervenuto a margine del convegno "La ricerca per la cura. 40 anni di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico" promosso dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù a San Paolo fuori le Mura a Roma.

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Nato, Cavo Dragone: deterrenza costa, ma molto meno di una guerra

Roma, 28 ott. (askanews) - La deterrenza è fondamentale: è costosa, ma molto più economica di una guerra, come dimostrato dal conflitto in Ucraina. Lo ha detto il presidente del Comitato Militare della Nato, Giuseppe Cavo Dragone alle Commissioni Difesa Camera e Senato riunite durante il botta e risposta con senatori e deputati. Notando tra l'altro che la Russia possiede numerose ex infrastrutture nucleari abbandonate, soprattutto al nord, che richiedono attenzione da parte dell'Alleanza.

"Se noi riusciamo a conseguire la deterrenza perfetta non ci saranno guerre; è costosa sì, ma è infinitamente inferiore a quello che costa una guerra; stiamo vedendo i costi della guerra in Ucraina e della ricostruzione: parliamo di miliardi di miliardi, quindi è una cosa assolutamente incomparabile con il 5% del nostro Pil, però questo è quello che sta succedendo e da cui dobbiamo imparare. Noi, come giustamente lei dice, non trasmettiamo il messaggio, noi abbiamo un'opinione pubblica che non sa bene o non vuole sapere bene quello che accade, parlo sempre dell'alleanza, abbiamo nell'alleanza differenti sensibilità", ha detto il presidente del Comitato Militare Nato.

Cavo Dragone ha poi citato un opuscolo giallo di 32 pagine spedito a Natale dalle autorità svedesi ai 5 milioni di famiglie del Paese scandinavo, ultimo a entrare nell'Alleanza. Il pamphlet, dal titolo "In case of crisis or war" (ovvero "In caso di crisi o guerra") si è conquistato gli onori delle cronache - dall'Economist in giù - poiché esortava i cittadini a riflettere su come si sarebbero comportati se la Svezia fosse stata attaccata. Da come arginare gravi emorragie a suggerimenti utili sulle ricadute nucleari.

Ovviamente come ha notato lo stesso ammiraglio italiano, sarebbe irreale sottoporre alla opinione pubblica di altri Paesi Nato, compresa quella italiana ma non solo, una pubblicazione del genere. Però - ha notato Cavo Dragone - è sicuramente una cosa interessante come il concetto di difesa civile, un termine che noi non usiamo, sia sviluppato in determinati paesi. E in Europa manca ancora una buona comunicazione sulla difesa civile, che in altri paesi è ben organizzata, con piani concreti per la popolazione.

Infine Cavo Dragone non ha mancato di soffermarsi sulla questione dei velivoli senza pilota. L'ammiraglio ha ricordato in una risposta che l'uso dei droni è sempre più strategico e la NATO sta rafforzando la difesa dei confini anche in cooperazione con l'Unione Europea, considerando pure le infrastrutture sensibili.

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La cantante russa Naoko multata per "discredito dell'esercito"

Milano, 28 ott. (askanews) - Il tribunale di San Pietroburgo ha condannato la cantante Diana Loginova, in arte Naoko, del gruppo pop Stoptime, a una multa di 30.000 rubli (circa 325 euro) per "discredito dell'esercito russo".

L'artista era finita sotto processo dopo aver eseguito in pubblico un brano della cantautrice Monetochka, nota per le sue posizioni contro la guerra in Ucraina e classificata in Russia come "agente straniero".

La decisione arriva dopo 13 giorni di detenzione amministrativa per una "performance non autorizzata".

Davanti al tribunale, diversi giovani hanno espresso solidarietà.

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Usa, 14 morti nei raid contro presunti narcos nel Pacifico

Milano, 28 ott. (askanews) - Le forze statunitensi hanno ucciso 14 persone in una serie di attacchi che hanno distrutto quattro imbarcazioni di presunti trafficanti di droga nell'Oceano Pacifico orientale. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa Pete Hegseth, secondo cui i raid, ordinati dal presidente Donald Trump, rientrano nella campagna antidroga di Washington.

In un post su X, Hegseth ha dichiarato che "un totale di 14 narco-terroristi sono stati uccisi nei tre attacchi, con un solo sopravvissuto. Tutti i raid sono avvenuti in acque internazionali e nessun militare statunitense è rimasto ferito".

Il segretario ha spiegato che le imbarcazioni colpite erano "note ai servizi d'intelligence, in transito lungo rotte di narcotraffico e cariche di droga". Ha aggiunto che le operazioni sono state coordinate con le autorità messicane per il soccorso del superstite. "La Difesa americana ha trascorso oltre due decenni a proteggere altri Paesi. Ora stiamo difendendo il nostro", ha scritto Hegseth, promettendo che gli Stati Uniti "cattureranno e uccideranno" i gruppi criminali responsabili del traffico di droga.

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Cavo Dragone: complementarietà Nato-Ue per evitare sperperi

Roma, 28 ott. (askanews) - L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare NATO, risponde alle Commissioni Difesa Camera e Senato riunite, dopo il suo intervento dal titolo "La NATO e l'UE: lo scenario internazionale".

"La complementarietà della Nato e dell'Unione Europea è un punto di partenza sia della Nato che dell'Unione Europea. Ora ovviamente la Nato ha 76 anni di esperienza, un certo numero di operazioni fatte, ha manuali, ha piani, ha struttura di comando, ha mentalità operativa; l'Europa non ancora, però l'Europa ha tantissimi altri assi in mano che per esempio la Nato non ha: ne cito il più grosso di tutti, a parte la parte giuridica, la parte legale, la parte normativa nell'ambito del consesso dell'alleanza e il liberismo con l'industria che la Nato non ha. Noi continuiamo a predicare all'industria di fare determinate cose, ma credo che l'Unione Europea possa farlo strizzando il collo a chi di dovere e possa obbligare a fare determinate cose. E poi l'Unione Europea ha anche disponibilità di fondi attualmente. Quindi questa complementarietà è essenziale e le posso dire che qualunque cosa si venga a profilare adesso, e poi parleremo di droni (perché questo è un esempio), c'è immediatamente la messa in sintonia di quello che vuole fare l'alleanza, e di quello che sta facendo o vuole fare l'Unione Europea (i droni sono un esempio che poi citerò più avanti). Questo è all'ordine del giorno: qualunque attività adesso si stia implementando si stia costruendo per l'Unione Europea, che ovviamente è in gestazione, è comunque sempre oggetto di osmosi con la Nato per evitare quello che è lo spauracchio di tutti: la duplicazione e lo sperpero di denaro pubblico".

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