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Celebrazioni 4 novembre, vertici Stato e premier all'altare della Patria

di TMNews martedì 4 novembre 2025
1' di lettura

Roma, 4 nov. (askanews) - Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, le più alte cariche dello Stato hanno partecipato stamane a Roma alla Cerimonia per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate all'Altare della Patria. Davanti al Milite Ignoto, a cui il capo dello Stato ha reso omaggio, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso e il ministro della Difesa Guido Crosetto.

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"Les filles du désir" dopo Cannes a Firenze, premiato a France Odeon

Roma, 4 nov. (askanews) -Dopo essere stato presentato all'ultimo festival di Cannes "Les filles désir" di Pr ncia Car ha partecipato al festival di cinema francese di Firenze "France Odeon" ed ha vinto "il Premio Sguardi Mediterranei - Regards Méditerranéens". Il film girato a Marsiglia affronta le vicende di un gruppo di amici ventenni che dividono le ragazze in due categorie: quelle da sposare e quelle con cui andare a letto. Il ritorno in città di una ex amica del protagonista mette in discussione le loro sicurezze, le categorie sessiste che usano e il loro modo di relazionarsi con il desiderio, l'amore, il potere. Il film nasce da un laboratorio tenuto dalla regista con alcuni ragazzi dei quartier nord di Marsiglia, che sono anche gli attori protagonisti de "Les filles du désir".

"Da quando mi hanno proposto questo atelier ho avuto un grande colpo di fulmine artistico per questi ragazzi. - ha detto la regista - Abbiamo realizzato dei cortometraggi, creato corsi di recitazione e una troupe cinematografica. Io di solito sottopongo alla loro attenzione degli argomenti, ne parliamo a lungo poi loro improvvisano, io li filmo e a partire da lì scrivo i dialoghi dei film, sempre consultandoli. E' così che è nato Les filles du désir".

Nel film nasce un'amicizia e una forte solidarietà tra due ragazze molto diverse, che in qualche modo si ribellano alla misoginia che le circonda. "Ho visto che nel mio gruppo le ragazze sono più libere di quanto sembri, fanno un po' finta di rispettare delle regole perché le lascino in pace. - ha spiegato Princia Car - Ma tra loro sono legatissime, parlano, sono molto più avanti dei ragazzi. Credo che i film, l'arte ma anche i social, le stiano aiutando a cambiare il loro ruolo nella società".

Dal film di Pr ncia Car emerge una Marsiglia colorata, vivace, piena di energia, come i suoi protagonisti, mentre finora al cinema è stata spesso raccontata coma una città di conflitti e emarginazione, soprattutto nei quartieri che si trovano a nord. "Marsiglia viene spesso rappresentata nei media, nei film, come un posto pericoloso e cupo, ma questa è solo una piccola parte della città. La mia vita, con la mia famiglia e soprattutto con i ragazzi è esattamente l'opposto. - ha detto la regista - Come si vede nel film la gente è molto generosa, gioiosa, disposta a condividere anche in quei quartieri".

TMNews

Sardegna, scoperta maxi piantagione di marijuana: sei arresti

Quartu Sant'Elena, 4 nov. (askanews) - Maxi operazione dei Carabinieri della Compagnia di Quartu Sant'Elena che hanno scoperto una piantagione di marijuana di dimensioni industriali all'interno di un'area agricola a Monastir.

Nel corso del blitz sono state arrestate sei persone, di età compresa tra i 21 e i 42 anni, sorprese mentre curavano le coltivazioni. All'interno di sette serre i militari hanno rinvenuto circa 9.000 piante di marijuana, 90 chili di infiorescenze, 2,5 chili di "kief" e 6 chili di foglie tritate, insieme ad attrezzature per coltivazione, essiccazione e confezionamento.

L'intera area è stata posta sotto sequestro, mentre sul materiale sono in corso accertamenti tecnici del RIS di Cagliari.

Secondo gli investigatori, la struttura era gestita con criteri di efficienza e suddivisione dei compiti, segno di un'organizzazione stabile e professionale.

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A Roma il Formiche European Gala, approfondimento su futuro Ue

Roma, 4 nov. (askanews) - Un appuntamento di prestigio per discutere di Unione europea, un'occasione di dibattito e approfondimento sulle sue prospettive attuali e sui suoi scenari futuri. Nella suggestiva cornice della Galleria del Cardinale Colonna, a Roma, il Formiche European Gala ha riunito istituzioni europee, esponenti del governo italiano e protagonisti del mondo dell'economia e della cultura. La presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il vice presidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, hanno evidenziato il ruolo strategico delle istituzioni europee nel contesto internazionale contemporaneo. Mettendo al centro i temi della coesione, della sicurezza e di una rinnovata visione politica.

Ad aprire gli interventi è stata Metsola, che dopo un passaggio sull'Ucraina ("Per troppo tempo abbiamo dato la pace" per scontata) ha battuto sul tasto della semplificazione per propiziare gli investimenti: "Il tema principale che tutte le imprese ci segnalano è l'eccesso di regolamentazione. Per questo noi abbiamo iniziato questa legislatura con un impegno chiaro: fare della semplificazione un elemento centrale e trasversale del nostro lavoro. L'Europa fa sul serio".

Un tema toccato anche da Fitto, che ha parlato in videocollegamento da Bruxelles. "Semplificazione e lavoro sull'abbattimento delle barriere del mercato interno per poter rafforzare il mercato unico europeo e per poter costruire su questo una dimensione in grado di poter dare delle risposte adeguate".

Il ministro Tajani si è concentrato sulle relazioni transatlantiche: "Non possiamo pensare di essere europeisti senza essere anche alleati degli Stati Uniti: siamo due facce della stessa medaglia, questa è la posizione politica del governo italiano. È quella posizione che abbiamo sempre e comunque difeso, soprattutto con i governi di centro-destra".

Infine l'intervento del ministro Lollobrigida: "La consapevolezza dell'utilità dell'agricoltura mette fine a un'idea ideologica in cui sostenibilità e competitività viaggiano su binari non paralleli. Noi riteniamo che di sostenibilità ce ne sia una, quella ambientale, da collegare con quella economica. Finalmente si sta tornando a un'Europa pragmatica".

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GAM Torino, la storia della notte è un sogno tra scienza e plenilunio

Torino, 4 nov. (askanews) - La notte è uno spazio poetico e umano, ma anche un momento scientifico e talvolta un tempo ambiguo, pericoloso. Il suo fascino è realmente vecchio come l'umanità e la sua rappresentazione ha attraversato la storia della nostra civiltà. E un viaggio notturno lungo "Cinque secoli di stelle sogni, pleniluni" lo offre la mostra "Notti", allestita alla GAM di Torino con la curatela di Elena Volpato e Fabio Cafagna, che ci ha guidato attraverso le 14 sale dell'esposizione.

"È una ricognizione sul tema del notturno fatto attraverso molti secoli, i cinque del titolo - ha detto Cafagna ad askanews - in una doppia accezione: la notte vista come momento di osservazione astronomica, quindi momento prettamente scientifico, in cui la mente dei novatores e degli scienziati è rivolta verso il cosmo, e invece dall'altra parte un momento intimo, un momento di prossimità con le tenebre, con il buio e quindi anche con la propria interiorità".

In mostra una prima edizione di Galileo Galilei, ma anche dipinti di Jackson Pollock o sculture di Louise Nevelson; fotografie di Thomas Ruff e opere del Canova. Un intreccio che può apparire eterogeneo, ma in realtà, vissuto da spettatore, restituisce il senso di mistero, di inquietudine e di bellezza che i cieli stellati sopra di noi e le forme del buio alle pareti continuano a suscitare.

"Abbiamo creato soprattutto dei dialoghi - ha aggiunto Cafagna - in una mostra che ha una successione direi cronologica al 90% con delle intrusioni in ogni sala. Ci sono prestiti da musei internazionali, nazionali a cui siamo grati molto importanti e ci sono ovviamente molti collezionisti privati che hanno partecipato, ma quello che abbiamo voluto fare è anche inserire un nucleo di opere consistenti dalle nostre collezioni della GAM".

Un'occasione per dare spazio e visibilità a opere che non possono sempre essere esposte, ma anche un momento per fermarsi e lasciare che tutto ciò che normalmente sta in penombra possa tornare davanti ai nostri occhi, con la dolcezza blu del dipinto di Chagall che chiude la mostra.

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