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Napoli, chiesa gremita per funerali del poliziotto morto in incidente

di TMNews mercoledì 5 novembre 2025
1' di lettura

Napoli, 5 nov. (askanews) - A Napoli i funerali dell'assistente capo coordinatore di polizia, Aniello Scarpati, morto nella notte dell'1 novembre mentre era in servizio a bordo della volante, coinvolta in un violento tamponamento da parte di un Suv a Torre del Greco.

L'arrivo del feretro, fasciato dal tricolore, alla chiesa cristiana evangelica ADI di via Frà Gregorio Carafa, è stato accolto da applausi e dal picchetto d'onore della polizia. Gremita la chiesa, con le forze dell'ordine a presidiare anche le strade adiacenti.

Alle esequie presenti tra gli altri il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il capo della polizia Vittorio Pisani, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il prefetto di Napoli Michele Di Bari e l'Arcivescovo di Napoli, il cardinale Domenico Battaglia. Il Comune di Torre del Greco ha proclamato il lutto cittadino.

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Favino è "Il Maestro": tifo Sinner ma amo quelli come Vilas e McEnroe

Roma, 5 nov. (askanews) - Pierfrancesco Favino è un ex campione di tennis tutto genio e sregolatezza in "Il Maestro", diretto da Andrea Di Stefano, nei cinema dal 13 novembre. Il film è ambientato alla fine degli anni Ottanta e racconta l'incontro tra quell'ex tennista, Raul Gatti, che prova a fare a suo modo il Maestro, e un ragazzino di tredici anni abituato dal padre a regole ferree e disciplina.

"E' un omaggio ai maestri che tutti noi abbiamo incontrato nelle nostre vite, che non devono essere persone perfette, integerrimi, ma che ci dicono quella cosa al momento giusto, quando siamo pronti ad ascoltarla, e in qualche modo cambia le nostre vite" ha detto il regista, mentre Favino ha spiegato: "Io non credo che Raul Gatti cambi, non penso che Raul Gatti cambierà, non ci sarà un sequel, probabilmente continuerà a essere Raul Gatti, in questa sua capacità così guascona e arraffano di vivere la vita, oggi io ci vedo una liberazione da una serie di imposizioni mentali che spero che chi vedrà il film troverà di sollievo".

Gatti nel film ha il mito di Vilas, il tennista simbolo del genio e sregolatezza, e alla domanda chi preferisca tra lui, Borg o Sinner, Favino ha risposto: "Vabbè, Sinner c'è il tifo che comunque mi coinvolge, però sì, io sono sempre stato attratto da quelli che urlavano, da quelli che si buttavano per terra, da quelli che facevano anche un po' di spettacolo e ancora oggi un pochino sono quelli che ti divertono. E sicuramente c'è stata un'intera generazione, a partire da Vilas, Connors, McEnroe. Era il tennis in cui questi quando andavano a fare i tornei dormivano in aereo sdraiati per terra dopo che avevano fatto delle nottate. Insomma erano un po' dei moschettieri del campo da tennis, tutto sommato figure più leggendarie da un punto di vista umano, e forse lievemente più simpatici".

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Intesa Ue su clima: riduzioni al 90% ma grandi margini di flessibilità

Milano, 5 nov. (askanews) - "Vorrei ringraziare tutti per i vostri sforzi costruttivi volti a raggiungere il compromesso che abbiamo concordato".

"Compromesso" è la parola chiave dell'annuncio del ministro danese per il Clima Lars Aagaard sull'accordo trovato dall'Unione europea riguardo agli obiettivi di riduzione dei gas serra. I ministri dell'Ambiente Ue hanno si sono accordati su una diminuzione del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990, ma con così tante concessioni e flessibilità da indebolire secondo gli esperti e le organizzazioni ambientaliste la reale efficacia dell'obiettivo.

L'intesa, votata a maggioranza qualificata, è arrivata a fatica dopo ore di negoziati con gli Stati più riluttanti a politiche climatiche stringenti, una corsa contro il tempo prima dell'inizio della Cop30, la conferenza mondiale per il clima delle Nazioni Unite che comincia in Brasile il 10 novembre. Fra le flessibilità previste, la possibilità di acquisire fino al 10% di crediti di carbonio internazionali, di cui cui il 5% extra Ue, per raggiungere l'obiettivo del 90%.

Approvato anche il rinvio di un anno dell'estensione del mercato del carbonio al trasporto su strada e al riscaldamento degli edifici. Quest'ultima era una delle richieste dell'Italia che si è detta soddisfatta del compromesso raggiunto e ha votato a favore dell'accordo.

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Separazione carriere magistrati: presentato il Comitato per il sì

Roma, 5 nov. (askanews) - "È un paradosso che la magistratura difenda un sistema ordinamentale, qual è quello attuale, nel quale pubblici ministeri e giudici vivono all'interno di un'unica organizzazione. Perché questo ordinamento è l'ordinamento che abbiamo ereditato dal ventennio fascista". Lo ha detto il presidente dell'Unione Camere Penali Italiane, l'avvocato Francesco Petrelli in occasione della presentazione del Comitato per il Sì al referendum sulla separazione delle carriere in magistratura.

"È l'ordinamento del 1941 voluto da Dino Grandi, guardasigilli del Duce, il quale addirittura nella sua relazione parlava di una unità spirituale della magistratura - ha spiegato Petrelli - I tempi sono cambiati, noi oggi abbiamo un codice accusatorio che ha voltato pagina sul paradigma dell'inquisitorio e pretende inevitabilmente un giudice terzo davanti alle parti. Tutto questo rende impossibile che il controllore e il controllato vivano la loro vita professionale dal loro ingresso alla loro uscita dalla magistratura all'interno di una medesima organizzazione. Si tratta di una regola fondamentale di ogni moderna democrazia liberale".

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Barcellona, nei tunnel della metro la corsa per i 100 anni della rete

Barcellona, 5 nov. (askanews) - Per celebrare il centenario della metropolitana di Barcellona, 275 corridori hanno percorso i tunnel sotterranei in una gara eccezionale, disputata di notte e fuori dagli orari di servizio.

Partiti uno alla volta ogni 20 secondi, i partecipanti si sono riscaldati di buon mattino per un'esperienza inedita: correre tra i binari della linea "Universitat".

"Molto divertente, molto diverso- ha detto Igor Arbonies, corridore spagnolo - non si parte in gruppo, ma uno dietro l'altro, come in una cronometro. Cerchi di raggiungere chi hai davanti e di non farti prendere da chi ti segue. E poi l'ambiente è unico: è un posto dove si viaggia spesso, ma non capita mai di camminare o correre sui binari. È davvero bello".

"È stato fantastico, un'esperienza incredibile - ha affermato Julia Diaz, corridora tedesca - voglio dire, quando capita di correre nella metro? Mai".

"Il tunnel è un po' buio, stretto in certi punti, con alcune pendenze - ha spiegato Jean Pierre, corridore peruviano - bisogna fare attenzione al terreno, perché è piuttosto irregolare".

"Molto bene, ho fatto un tempo migliore del previsto - ha detto Manuel Gomez, corridore spagnolo - si fa un po' fatica a respirare nella metro e bisogna schivare gli ostacoli, ma sono contento del risultato".

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