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Mattarella: la musica è un linguaggio universale senza frontiere

di TMNews giovedì 13 novembre 2025
1' di lettura

Roma, 13 nov. (askanews) - "La musica è un linguaggio universale che esprime sensibilità, sentimenti, passioni, attese ed è un linguaggio che non ha bisogno di passaporto perché non ha frontiere, è patrimonio dell'umanità nel suo complesso".

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

"In questa stagione in cui riaffiorano inattesi e preoccupanti atteggiamenti di contrapposizione e sopraffazione questo richiamo ha un valore che accomuna l'umanità senza frontiere, appartenenze, confini, passaporti ed è straordinariamente importante", ha aggiunto il capo dello Stato.

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Manovra, Salis: mancano 11mila agenti, in finanziaria zero risorse

Bologna, 13 nov. (askanews) - "Sono state fatte 37.000 nuove assunzioni in 3 anni per la Polizia di Stato. Peccato che la dotazione prevista dalla legge è 109.000 unità e siamo sotto le 98.000, quindi mancano 11.000 persone sul territorio rispetto a quelle previste dalla legge". Lo ha detto il sindaco di Genova, Silvia Salis, a margine di un incontro all'Assemblea Anci a Bologna.

"Questo è solo uno dei tanti dati - ha proseguito Salis -. Un altro dato: in 13 anni abbiamo perso 12.000 agenti di polizia locale in tutta Italia. Vanno investite risorse per la sicurezza, c'è poco da fare e in questa finanziaria le risorse non ci sono".

"I sindaci si prendono tutte le responsabilità che devono, però la sicurezza è in capo al governo - ha aggiunto il sindaco - C'è un po' un gioco mediatico che a me non piace: dire che le grandi città sono insicure, ma l'80% delle grandi città è gestita dal centrosinistra. Il tema della sicurezza nelle grandi città dipende dalla loro grandezza e da temi nazionali scaricati sulle spalle dei sindaci, soprattutto se questo poi diventa un gioco politico favorevole".

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Nato, Rutte: bene modello servizio militare volontario tedesco

Berlino, 13 nov. (askanews) - Mark Rutte, il segretario generale della Nato, si è dichiarato "molto felice" che il governo di coalizione tedesco abbia concordato un nuovo modello di servizio militare volontario, dopo settimane di discussioni sull'opportunità di includervi un elemento obbligatorio. Le dichiarazioni di Rutte giungono al termine di una visita alla base militare NATO di Geilenkirchen, in Germania.

"Sapete, ogni Paese decide autonomamente come affrontare la questione dell'arruolamento di un numero sufficiente di uomini e donne nell'esercito. Ma sono molto contento di sapere che la coalizione qui in Germania ha concordato, a quanto ho capito, una soluzione. E questo è molto importante: che ci sia un accordo politico", ha detto. "Ovviamente, come Segretario Generale della NATO, sono sempre felice quando vengono prese decisioni per coinvolgere più persone nelle nostre forze armate", ha aggiunto.

Rutte ha visitato l'Allied Joint Force Command di Brunssum e il quartier generale della Forza di controllo e allerta precoce aviotrasportata della NATO a Geilenkirchen.

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Luoghi della cultura, crescono ingressi ma anche chi non si presenta

Roma, 13 nov. (askanews) - Nel secondo quadrimestre del 2025 i luoghi della cultura in Italia hanno fatto registrare una crescita degli ingressi del 7,1%, un aumento della spesa media per biglietto del 10,3% e il sorpasso del canale online rispetto alle casse. Ma, nello stesso periodo è anche cresciuto il fenomeno del No-Show: quasi il 10% dei visitatori non si è presentato nonostante avesse già acquistato il biglietto. È quanto emerge dall'aggiornamento dell'Osservatorio "MidaTicket Big Data e Luoghi della Cultura", che, è stato presentato in occasione del RO.ME - Museum Exhibition ed è stato promosso dalla piattaforma MidaTicket in collaborazione con formules.

Alla tavola rotonda moderata dal professor Guido Guerzoni, curatore scientifico dell'Osservatorio, hanno preso parte i rappresentanti di diversi musei. "I dati - ha detto ad askanews Maria Alessandra Masucci, direttrice del Museo Cappella Sansevero - sono molto importanti per trovare quel giusto equilibrio tra richiesta di visita e qualità della visita. Noi abbiamo un tasso di No Show molto molto basso, molto più basso della media nazionale e veramente siderealmente distante da quella della media del centro-sud, perché la media del No Show del nostro museo è pari al 4%, questo probabilmente anche grazie al fatto che noi abbiamo due risorse dedicate proprio alla piattaforma di prenotazioni e al customer service, che riescono a gestire le richieste di cambio data a cambio orario".

Su un campione di quasi 35 milioni di biglietti emessi tra il 2023 e agosto 2025 per circa 100 luoghi della cultura e oltre 450 eventi, si registrano circa 3 milioni di casi di No-Show, pari al 9%, con una forte caratterizzazione territoriale.

"Proprio questo argomento del No-Show che è stato illustrato da professor Guerzoni - ha aggiunto Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico del Colosseo - apre anche a nuove riflessioni sulla gestione degli ingressi all'interno del Colosseo e sul sistema di organizzazione della bigliettazione e dei tempi all'interno del monumento".

Per quanto riguarda altri aspetti dell'Osservatorio, dallo studio emerge che l'Italia rimane il primo mercato di provenienza, con un visitatore su quattro, seguita da Stati Uniti e Regno Unito; escono invece dalla top ten i visitatori cinesi. Si rilevano poi differenze di attrattività tra le grandi città, dove il 75% dei visitatori è pagante, e i piccoli centri, dove il valore scende al 60%. E per garantire il proseguimento delle ricerche, MidaTicket ha annunciato anche delle novità.

"Visto il successo del progetto - ha concluso il CEO Sergio Bellini - nel futuro immediato prevediamo la costituzione di una fondazione del terzo settore che prenderà in carico questo progetto e lo amplierà: stiamo già organizzando il secondo convegno a inizio marzo 2026, cui presenteremo il secondo rapporto che comprenderà i dati del 2025. Abbiamo avviato un nuovo progetto che prevede la pubblicazione di una piccola ricerca con dei KPI ogni quadrimestre per consentire di avere un'informazione statistica molto tempestiva e ogni autunno continueremo a presentare una ricerca approfondita su un solo tema".

Perché se la cultura è uno dei motori della crescita italiana, lo studio delle dinamiche di fruizione è un tassello rilevante del discorso.

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Crimini contro la natura, il WWF lancia la campagna di Natale

Milano, 13 nov. (askanews) - Tra le vittime il leopardo delle nevi, la tigre e il rinoceronte. I crimini ambientali rappresentano il quarto mercato illegale più redditizio al mondo, dopo droga, traffico di esseri umani e armi, con un giro d'affari stimato intorno ai 300 miliardi di dollari all'anno. Le specie simbolo minacciate da questo vero e proprio racket internazionale - rinoceronti, leopardi delle nevi, tigri ed elefanti - sono tutti nella lista Rossa e al centro della campagna di Natale del WWF: "Il loro futuro non è ancora scritto, tutti insieme possiamo cambiarlo". Il WWF propone l'adozione simbolica delle specie più a rischio per sostenere i progetti di conservazione sul campo.

Negli ultimi 10 anni sono circa 4.000 specie vegetali e animali intercettate nel commercio illegale. Nello stesso periodo sono stati confiscati oltre 13 milioni di esemplari o lotti, per un peso complessivo superiore a 16.000 tonnellate. Di queste specie intercettate (animali e vegetali), più del 40% rientra nelle categorie di minaccia delle liste rosse IUCN. Il leopardo delle nevi è una delle specie simbolo minacciato oltre che dal bracconaggio anche dagli effetti del cambiamento climatico. Le stime più recenti concordano sul fatto che questa specie conti meno di 7.000 individui in natura e che il trend sia negativo.

Anche la tigre è uno dei simboli più evidenti del legame tra perdita di biodiversità e crimini contro la natura. Le stime più aggiornate indicano una popolazione selvatica che conta poco più di 5.500 individui.

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