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G20 Sudafrica, approvata all'unanimità la dichiarazione finale

di TMNews sabato 22 novembre 2025
1' di lettura

Johannesburg, 22 nov. (askanews) - Al G20 di Johannesburg la dichiarazione finale è stata adottata all'unanimità dai Paesi membri, annuncia il portavoce del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, Vincent Magwenya. Il testo, non ancora pubblicato, affronta temi come crescita economica, clima e sicurezza alimentare. Pretoria rivendica il risultato come un segnale di efficacia del multilateralismo.

"La dichiarazione è stata adottata all'unanimità da tutti i Paesi, senza obiezioni - ha detto Magwenya -. È il risultato di un anno di lavoro condiviso." "È una grande conquista per il multilateralismo e per il Sud globale, considerando il linguaggio e le molte questioni affrontate nel documento."

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Torino, 22 nov. (askanews) - A Torino oltre a Spike Lee è anche il giorno di Antonio Banderas, premiato con la Stella della Mole durante la cerimonia d'apertura del 43esimo Torino Film Festival.

Tutti i riflettori puntati sull'attore che si è concesso a foto e autografi prima di presentare al pubblico "Dolor y Gloria", film di Pedro Almodovar con cui nel 2019 a Cannes ottenne il premio per la migliore interpretazione maschile.

Banderas ha parlato di quanto Pedro Almodòvar sia stato importante nella sua carriera; i due hanno lavorato insieme in film come "Labirinto di passioni", "Matador", "La legge del desiderio", "Donne sull'orlo di una crisi di nervi". "Almodovar è stato cruciale nella mia carriera - ha detto - non so se abbia influenzato il modo in cui recito ma credo di essere arrivato a capire e a leggerlo: lui pretende, ti chiede molto, devi essere eccellente e se non sei così, ti perdi. Io ho imparato che con lui devi creare i personaggi da zero, cerco di accettare la narrazione e gli permetto di modellarmi, bisogna essere furbi e umili, lasciarlo fare. A volte è doloroso ma è la creazione".

E parlando di "Dolor y Gloria", ha spiegato che è stato il film più strano mai girato con il regista. "Furono riprese speciali, diverse da tutto quello fatto prima, avevo avuto un infarto due anni prima, questa cosa mi ha cambiato la vita, ma quel film è stato un ritorno a essere diretto da Almodovar, un film strano, perché ero il suo alter ego. Ho lavorato sulle sensazioni, sentivo che mi stava raccontando parte della sua vita, il suo rapporto con la madre, con il cinema, con il suo corpo pieno di malattie e dolori, il suo cercare di vivere. È stato difficile, quasi come se mi avessero tolto la pelle e fossi un altro. Non l'ho più rivisto, magari lo farò stasera, alcuni miei film non li ho mai visti".

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G20 Johannesburg, i leader al vertice senza Trump

Milano, 22 nov. (askanews) - I leader mondiali hanno iniziato i lavori al vertice del G20 a Johannesburg, in Sudafrica, un summit segnato dall'assenza del presidente americano Donald Trump e dalle tensioni tra Stati Uniti ed Europa sul piano per il futuro dell'Ucraina. Tra i capi di governo ripresi in arrivo ci sono il premier britannico Keir Starmer, il canadese Mark Carney, il presidente brasiliano Lula, il turco Recep Tayyip Erdogan, lo spagnolo Pedro Sanchez, il francese Emmanuel Macron, l'indiano Narendra Modi e la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, accolti dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.

Il vertice si apre mentre gli alleati europei cercano una posizione comune in risposta alla proposta avanzata da Washington, che prevede concessioni significative a Mosca per porre fine alla guerra in Ucraina.

La presidente del Consiglio italiana interviene in tutte e tre le sessioni del vertice.

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Al TFF è il giorno di Spike Lee, il siparietto con Ivan Drago

Torino, 22 nov. (askanews) - Al Torino Film Festival è il giorno di Spike Lee, uno dei più importanti registi americani degli ultimi decenni, e oltre a presentare il suo ultimo film "Highest to Lowest", in anteprima nazionale e fuori concorso, che segna la sua quinta collaborazione con Denzel Washington, ha ricevuto il premio Stella della Mole durante la cerimonia d'apertura di questa 43esima edizione.

Divertente il siparietto al photocall con "Ivan Drago", l'attore Dolph Lundgren, celebre per la scena di Rocky IV in cui diceva "Ti spiezzo in due" a Stallone, ospite del Festival e anche lui premiato con la Stella della Mole. Spike Lee si è messo in posa da combattimento, simulando l'incontro sul ring e Lundgren è stato al gioco.

Il regista americano, poi ha anche voluto porre fine a una questione che ha animato il dibattito italiano: "Non ho nulla contro Jannik Sinner, ho solo grande amore e rispetto nei suoi confronti. Fateglielo sapere", ha detto aprendo la conferenza stampa, un riferimento alla finale del Roland Garros vinta da Carlos Alcaraz a cui aveva assistito, incitando lo spagnolo, per poi essere ignorato da Sinner a fine partita. Un siparietto che aveva spopolato sui social. "Sono due grandi campioni, qualcuno bisogna tifare, ma non ho nulla contro Sinner, anzi, è davvero incredibile, lo ammiro, e se mi capiterà di incontrarlo magari gli chiederò un autografo o mi farò dare una racchetta".

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Torino, 22 nov. (askanews) - Sergio Castellitto ha presentato "Zorro - Un eremita sul marciapiede" in anteprima mondiale nella sezione Zibaldone del Torino Film Festival. Un film che ripercorre il tour del suo spettacolo riportato in teatro dopo molti anni, un monologo, scritto da sua moglie Margaret Mazzantini, su un uomo normale che perde tutto e si ritrova per strada, con riflessioni sul significato della vita e sulla solitudine.

"È uno spettacolo che ho fatto tanti anni fa, un monologo bellissimo, la storia di un uomo normale che finisce sulla strada per una serie di motivi psicologici e sociali, dopo tanti anni, dopo il Covid volevo tornare a fare teatro e l'ho rimesso in scena e nel corso delle repliche c'è venuta voglia di raccontare la tournée, perché in fondo la vita di un attore non è così lontana da quella di un viandante".

Castellitto ha anche ricevuto il premio Stella della Mole durante la serata d'apertura della 43esima edizione al Teatro Regio, un riconoscimento del quale, scherzando, ha detto di sentire una responsabilità. "Dei premi alla carriera bisogna sempre sospettare, possono apparire dei prepensionamenti, invece vanno ricevuti come forma di responsabilità per il futuro, io ho sempre pensato che te li devi meritare dimostrandolo uno o due anni dopo averli ottenuti" ha commentato.

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