Roma, 25 nov. (askanews) - Milano, città simbolo dell'eleganza, dell'intelletto e della cultura, ha accolto con straordinario successo la nona edizione del Premio Letterario Milano International. L'evento ha trasformato la città in un autentico tempio della parola e del pensiero, celebrando la letteratura come uno dei patrimoni più preziosi dell'umanità.
Il Premio Milano International, ideato e promosso dall'Associazione Pegasus Cattolica, si è imposto ancora una volta come una delle manifestazioni più prestigiose dedicate alla scrittura contemporanea, capace di unire la ricchezza della tradizione letteraria italiana allo spirito innovatore e cosmopolita di Milano, crocevia di culture e capitale intellettuale del Paese.
La manifestazione è nata con l'obiettivo di valorizzare ogni forma di espressione letteraria e di dare voce ad autori neofiti, emergenti e affermati, rendendo al tempo stesso omaggio a coloro che hanno contribuito a rendere immortale la storia artistico-letteraria italiana e internazionale.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 22 novembre in una Sala Barozzi completamente esaurita, gremita in ogni ordine di posti, resa ancora più suggestiva dalla sua storia e dal suo significato per la cultura milanese.
L'evento, arricchito da eleganti interventi musicali e momenti di grande intensità artistica, ha visto la partecipazione di autori provenienti da numerosi Paesi del mondo e di opere edite da case editrici di massimo rilievo come Mondadori, Mursia, Curcio, Baldini & Castoldi e molte altre.
Il vincitore assoluto dell'edizione è stato Giovanni Bianconi, firma autorevole de L'Avvenire e La Stampa e inviato speciale del Corriere della Sera. Con la sua opera Una di noi (Treccani) ha conquistato pubblico e giuria grazie alla profondità narrativa e al rigore intellettuale.
Il secondo posto è stato attribuito a Stefano Ferri, inserito nel 2023 tra le cento personalità più influenti della meeting industry mondiale, autore del romanzo Due vite una ricompensa (Mursia), un'opera intensa che ha affrontato con grande sensibilità i temi dell'identità e della rinascita. La serata è stata impreziosita dalla presenza di illustri esponenti del panorama artistico e culturale italiano, tra cui Dalia Gaberscik, imprenditrice del mondo dello spettacolo Edmondo Conti, produttore esecutivo Endemol Santo Pirrotta, direttore di Vanity Fair Pierdomenico Piccioni, autore della serie televisiva Doc - Nelle tue mani, conosciuta anche negli Stati Uniti Edoardo De Angelis, cantautore e raffinato interprete della canzone d'autore italiana A queste personalità sono stati conferiti Premi Speciali e Premi alla Carriera, in riconoscimento del loro contributo alla diffusione e alla tutela della cultura e dell'arte nel nostro Paese.
Ospite d'onore è stato il maestro Vince Tempera, autentico monumento della musica italiana, che ha celebrato i cinquant'anni di Ufo Robot, brano entrato nel cuore di intere generazioni.
Il Premio Speciale "Book of the Year" è stato assegnato a Niko Cutugno per Fino all'ultimo respiro (Baldini & Castoldi). L'opera, intensa e profondamente emotiva, ha proiettato nel presente e nel futuro l'eredità artistica del grande Toto Cutugno.
Per la sezione internazionale sono stati premiati l'attrice statunitense Annika Pampel per Death of a Nightingale e lo scrittore inglese Johard Carl per The Widow's Will, confermando la vocazione internazionale e l'apertura culturale che hanno reso il Premio un punto di riferimento oltre i confini nazionali.
Tra i Premi della Critica si è distinta la giornalista e scrittrice Lucia Tilde Ingrosso con Le stagioni della verità (Baldini & Castoldi), un'opera che ha esplorato con grande finezza la complessità dei sentimenti e il valore etico della parola.
Il Premio Milano International si è consolidato come un faro culturale, un punto di incontro tra passato e futuro, tra la grande tradizione italiana e le nuove voci della scrittura contemporanea. Milano, capitale dell'editoria e laboratorio di modernità, ha accolto con orgoglio questa manifestazione, riaffermando il suo ruolo centrale nella diffusione della cultura.
In un'epoca dominata dalla velocità e dalla tecnologia, il Premio Milano International ha ricordato con forza che la letteratura resta una delle più alte forme di libertà, conoscenza e bellezza, e che i libri continuano a rappresentare il cuore pulsante della cultura mondiale.
La scrittura, come insegnava Italo Calvino, è la capacità di dare ordine al mondo attraverso le parole. Da Milano, città di eleganza, pensiero e arte, il Premio Milano International ha rinnovato un messaggio potente e universale: la cultura è la sostanza dell'identità, della memoria e del progresso umano.