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Taiwan annuncia 40 miliardi di dollari di spese in più per la difesa

di TMNews mercoledì 26 novembre 2025
1' di lettura

Taipei, 26 nov. (askanews) - Il presidente taiwanese Lai Ching-te ha annunciato che il suo governo proporrà 40 miliardi di dollari di spese aggiuntive per la difesa nell'arco di diversi anni, con l'obiettivo di cercare di proteggersi da una potenziale invasione cinese.

"Il primo obiettivo è raggiungere un elevato livello di preparazione al combattimento congiunto per scoraggiare efficacemente le minacce provenienti dalla Cina entro il 2027" ha detto. Poi, andando nello specifico, ha spiegato: "Nei prossimi otto anni, dal 2026 al 2033, prevediamo di investire 1.250 miliardi di nuovi dollari taiwanesi (40 miliardi di dollari) nella costruzione di un sistema di difesa aerea avanzato, che include la costruzione del T-Dome, al fine di implementare una difesa multistrato, raggiungere un alto livello di consapevolezza situazionale e garantire un'intercettazione efficace".

Pechino rivendica Taiwan e non esclude l'opzione militare per conquistarla, sottoponendola a crescenti pressioni militari, economiche e diplomatiche.

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Trump grazia i tacchini ma trasforma la cerimonia in attacco politico

Washington, 26 nov. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha partecipato alla tradizionale cerimonia in cui ogni anno vengono "graziati" due tacchini alla Casa Bianca in vista del Ringraziamento, ma ha trasformato la celebrazione in un'occasione di resa dei conti politica.

I fortunati tacchini scelti quest'anno per essere risparmiati dalla cena del Thanksgiving, Waddle e Gobble della Carolina del Nord, dovevano essere le star di un momento di festa ma sono stati oscurati da Trump che si è scagliato contro i democratici, e persino Joe Biden.

Prima, ha parlato di Chicago, dichiarando che avrebbe potuto ripulirla dalla criminalità se solo il governatore JB Pritzker, gli avesse permesso di inviare truppe federali. Attaccandolo: "Quando parlo di Pritzker, mi arrabbio perché non ci lascia fare il nostro lavoro. Quindi non racconterò la mia barzelletta su Pritzker. Hanno una barzelletta molto carina, sapete. Qualche autore di discorsi ha scritto una battuta sul suo peso. Ma io non vorrei mai parlare del suo peso. Non parlo delle persone grasse. Mi rifiuto di parlare del fatto che è un grassone sciatto. Non ne parlo" ha detto.

Poi l'affondo ai democratici: "I tacchini graziati oggi si chiamano Gobble e Waddle. Quando ho visto le loro foto per la prima volta, ho pensato che avremmo dovuto mandarli... Beh, non dovrei dirlo. Volevo chiamarli Chuck Schumer e Nancy Pelosi . Ma poi ho capito che non li avrei graziati. Non perdonerei mai quelle due persone. Non li perdonerei".

Infine Biden: Trump ha affermato che i funzionari statunitensi hanno condotto un'"indagine molto rigorosa" e hanno scoperto che le grazie concesse lo scorso anno ai tacchini sono invalide. "Così come lo sono le grazie concesse da Biden a quasi tutte le altre persone che sono state graziate - ha detto - a eccezione di Hunter Biden", riferendosi al sistema automatico di firma di cui avrebbe fatto uso l'ex presidente.

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Ucraina, Trump: Witkoff incontrerà Putin la prossima settimana

Roma, 26 nov. (askanews) - L'inviato statunitense Steve Witkoff incontrerà il presidente russo Vladimir Putin la prossima settimana a Mosca per discutere un piano per porre fine alla guerra in Ucraina, ha dichiarato nella notte Donald Trump, aggiungendo che suo genero potrebbe essere presente.

"Steve Witkoff andrà, forse con Jared (Kushner). Non sono sicuro che Jared ci andrà, ma è coinvolto nel processo, è una persona intelligente, e incontreranno il presidente Putin, credo, la prossima settimana a Mosca", ha detto il presidente degli Stati Uniti ai giornalisti a bordo del suo aereo.

Trump continua a dirsi ottimista, riferendo di progressi nelle trattative, anche se non ha più accennato di una scadenza fissa, che inizialmente aveva indicato nel 27 novembre, giorno del Ringraziamento, per la conclusione di un accordo con l'accettazione da parte di Kiev del piano di pace proposto dagli Stati Uniti.

Il piano originale, composto da 28 punti, sarebbe stato rivisto a 19 punti dopo i colloqui di Ginevra. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Kiev e Washington stanno perfezionando il documento redatto "che potrebbe costituire la base per accordi di sicurezza più ampi". Mentre continua il lavoro diplomatico, non si fermano però gli attacchi. La Russia ha lanciato droni russi su Zaporizhzhia che hanno causato almeno 12 feriti e danni anche a edifici residenziali, riportano i servizi d'emergenza.

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Il Papa esorta Israele e Hezbollah ad abbandonare armi e a dialogare

Roma, 25 nov. (askanews) - "È sempre motivo di preoccupazione" ha detto Papa Leone XIV parlando dei bombardamenti di Israele a Beirut contro i quartieri di Hezbollah, conversando con i giornalisti fuori dalla residenza di Villa Barberini a Castel Gandolfo.

Rispondendo in inglese, alla vigilia della visita in Libano e Turchia, il Pontefice ha lanciato un appello invitando tutti "a cercare modi per abbandonare l'uso delle armi come mezzo per risolvere i problemi". Il Papa ha esortato a rispettarsi a vicenda, a sedersi insieme per riprendere il dialogo e a "lavorare per trovare soluzioni ai problemi che ci riguardano". Bisogna "incoraggiare tutte le persone a cercare la pace - ha detto ancora riferendosi a Israele e Hezbollah - a cercare la giustizia, perché spesso la violenza è il risultato di ingiustizie".

È necessario, ha aggiunto, "lavorare insieme per una maggiore unità, per un maggior rispetto tra le persone e per tutte le religioni".

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Dopo l'incontro di Trump con i 5 Stan, Putin va in Kirghizistan

Milano, 25 nov. (askanews) - Vladimir Putin sta cercando di mantenere l'influenza russa in Asia centrale mentre la Cina e anche i Paesi europei assumono un ruolo sempre più importante nel commercio regionale e dopo che il presidente Usa Donald Trump ha ospitato per la prima volta il 6 novembre alla Casa Bianca il C5+1, ovvero i leader di cinque nazioni dell'area, anche detti 5 Stan. Il grande gioco è di equilibri: gli Stati Uniti d'America cercano di acquisire influenza in una regione vicina sia alla Russia che alla Cina, e il Kirghizistan era tra coloro che si erano messi al tavolo con il miliardario americano. Mentre il viaggio promesso dal segretario di Stato Usa Marco Rubio nelle cinque repubbliche dell'Asia centrale nel 2026 potrebbe dare ulteriore impulso alla spinta americana nella regione.

Le vaste ma ancora in gran parte inutilizzate ricchezze minerarie dell'Asia centrale, tra cui uranio, rame, oro e terre rare, stanno attirando l'attenzione mondiale in un contesto di crescente competizione per i minerali essenziali, mentre l'Occidente si muove per diversificare le catene di approvvigionamento allontanandosi da Mosca e Pechino. Il Kirghizistan non è certo così ricco di risorse naturali, e tuttavia ha un suo peso strategico. Non a caso le relazioni tra gli Usa e i cinque Stan sono progressivamente mutate sino all'invasione su larga scala dell'Ucraina nel 2022, con l'intera area dell'Asia centrale ad assumere un ruolo sempre più interessante, in particolar modo sul versante meridionale.

Putin è stato accolto dal presidente Sadyr Zhaparov al suo arrivo per una visita di Stato e da Mosca si è ribadito più volte il primato economico russo nel Paese. Putin vi trascorrerà tre giorni e parteciperà alla prossima riunione, a Bishkek, la capitale, del Consiglio di Sicurezza Collettiva dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), guidata dalla Russia. E dal punto di vista della sicurezza, Mosca resta indispensabile per il Kirghizistan. Peraltro proprio Zhaparov dopo il vertice Putin-Trump in Alaska disse di ritenere che la migliore interazione tra Russia e Stati Uniti crei condizioni favorevoli per una risoluzione pacifica della crisi ucraina.

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