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Fai: la cultura fa crescere chi ha disabilità intellettive

di TMNews mercoledì 3 dicembre 2025
3' di lettura

Milano, 3 dic. (askanews) - L'accesso alla cultura è fondamentale anche per la crescita delle persone con disabilità intellettive. Lo sa bene il FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano ETS che porta avanti il proprio impegno per rendere il patrimonio storico, artistico e paesaggistico accessibile a un pubblico sempre più ampio, promuovendo la piena partecipazione delle persone alla vita culturale, in linea con l'articolo 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. In particolare "Museo per tutti" - ideato e realizzato dall'associazione 'L'abilità onlus' con il supporto di Viatris, azienda globale che opera nell'ambito della salute - rappresenta da anni un modello di accessibilità culturale, in grado di rendere i Beni del FAI sempre più fruibili per le persone con disabilità intellettive e i loro caregiver.

"Questa giornata è davvero fondamentale, è il punto di arrivo di un progetto che è iniziato oltre 10 anni fa, da quattro sostenuto grazie alla partnership con Viatris" dice Davide Usai, direttore generale FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano. "Abbiamo iniziato con due beni che erano Villa Necchi e Villa del Balbianello. È un successo straordinario sia interno, perché tutti i nostri colleghi hanno sposato questo progetto con grandissimo entusiasmo, sia per quanto riguarda i visitatori, perché tutti gli operatori che accompagnano queste persone con queste disabilità cognitive hanno dei riscontri assolutamente positivi anche in termini di stimolo terapeutico per queste persone che grazie a questi percorsi hanno un'interazione che altrimenti non potrebbero avere", aggiunge.

Un percorso di accessibilità e inclusione in costante evoluzione, che dal 2016 ad oggi ha visto 16 Beni della Fondazione entrare a far parte di questa rete. Per tutti questi luoghi sono stati creati specifici percorsi di visita - da svolgere in autonomia o con il personale del Bene, singolarmente o per piccoli gruppi - pensati in ottica inclusiva, nell'idea che le competenze di ciascuno possano essere valorizzate in un contesto di apprendimento cooperativo.

"Quello che dobbiamo fare è sempre di più permettere che questi luoghi di cultura abbiano delle facilitazioni, quindi sempre di più dei materiali, sempre di più delle guide facilitate, sempre di più dei linguaggi adatti perché queste persone possono avvicinarsi all'opera d'arte e comprenderla, capirla, farla loro e a questo punto davvero uscire da quell'esperienza con un nuovo cuore, in qualche modo, una nuova mente, una nuova anima, proprio perché la bellezza fa questo", dichiara Carlo Riva, direttore dei servizi di L'abilità onlus.

E proprio nella bellissima Villa Necchi Campiglio a Milano, per la Giornata internazionale delle persone con disabilità, sono stati presentati i risultati di un'indagine condotta da IQVIA volta a esplorare le modalità di fruizione del patrimonio culturale in Italia e il suo livello di accessibilità. Emerge come caregiver e operatori considerino l'accesso alla cultura fondamentale per la crescita delle persone con disabilità intellettive un'occasione unica per sperimentare nuove modalità e strumenti di comunicazione, meno rigidi e fondamentali per entrare in contatto con le proprie emozioni e condividere esperienze.

"Insieme con il FAI vogliamo dimostrare che l'accesso può essere allargato anche ai luoghi della cultura e questo progetto per noi è importante, proprio per sostenere questi due principi: accesso alle cure e accesso alla bellezza, alla cultura e a luoghi importanti che possono essere conosciuti da tutti", chiosa Fabio Torriglia, country manager di Viatris Italia.

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