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Finanza, Mac & Ro Capital presenta applicazione Orovivo

di TMNews venerdì 12 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 12 dic. (askanews) - È a Roma nel contesto della finanza internazionale ed islamica che Mac & Ro Capital, società specializzata nelle operazioni di oro fisico da investimento e consulenza, ha presentato l'Applicazione OROVIVO. L'incontro ha riunito figure di primo piano della finanza islamica, della structured finance, del banking internazionale e operatori del settore aurifero. La filiera dell'oro mondiale affronta oggi sfide complesse: oltre il 30% del commercio globale avviene in contanti, quindi, molte certificazioni internazionali non garantiscono reale tracciabilità e gli strumenti finanziari tradizionali comportano costi elevati e rischi di compliance. OROVIVO si rivolge principalmente ad operatori del settore orafo, che acquistano oro in varie parti del mondo e necessitano di ridurre tempi e costi per portarlo in produzione, così come a banche e fondi, per i quali è fondamentale la titolarità del lingotto senza necessità di spostamento fisico.

Angelo Rossi, CEO & Founder di Mac & Ro, ha dichiarato: "Siamo i primi ad essersi cimentati in questa impresa. Siamo riusciti a disegnare un sistema di trasferimento di proprietà da una location ad un'altra. Questo aiuta l'intera filiera visto che prima non era possibile".

Nel corso dell'evento si é puntato lo sguardo sulle difficili condizioni della filiera aurifera africana, da cui proviene una parte rilevante dell'oro mondiale

Tendresse Itali Ndoth, Direttrice della Bank d'Africa, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Il 12% della produzione mondiale proviene da miniere d'oro artigianali africane. Il 30% delle transazioni avviene in contanti, senza tracciabilità, senza registrazioni, senza fatture. E la compliance è impossibile: non sappiamo se bambini e donne stiano lavorando nelle miniere".

Mac & Ro Capital ha messo appunto una compliance con la normativa internazionale attraverso un modello integrato e multilaterale

"La nostra architettura contrattuale si basa sulla sottoscrizione di una master location swap agreement che consente il trasferimento di proprietà dell'oro fisico dal distributore al compratore. Questo consente a chi compra di non avere materialmente l'oro, ma di avere un certificato che ne attesta la proprietà", afferma Elena Actis, partner di Mac & Ro.

Orovivo costituisce un passo concreto verso una filiera dell'oro più sicura, etica e accessibile, dove tecnologia e regolamentazione comunicano insieme per creare un mercato più efficiente e trasparente.

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Sisal presenta il quarto appuntamento con FutureS

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"La sfida non è mettere un po' più di tecnologia dentro i processi esistenti, ma di riprogettare le imprese partendo dalla tecnologia. Io insegno i miei studenti a progettare nuove imprese senza esseri umani all'inizio, aggiungendoli, ma strada facendo, per controllare le tecnologie. Quindi è un processo di sostanziale inversione del modo in cui abbiamo, fino adesso, pensato al fare impresa. È un'innovazione radicale, che parte dalla organizzazione, e non bisogna concepire la tecnologia come un elemento aggiunto, ma come una parte costitutiva, diventa un pezzo del fare impresa. E qui servono nuove culture, serve un'apertura mentale. Si aderiranno tanti giovani, anche se la tecnologia paradossalmente oggi premia gli anziani perché esalta le capacità tacite, le esperienze. Quindi i giovani dovranno reinventare il proprio ruolo, non tanto essere quindi garzoni di un nuovo processo, ma innovatori di una nuova organizzazione".

Al centro dell'iniziativa l'innovazione intesa come identità, ambizione e responsabilità delle aziende, una tensione che permette di trasformare il cambiamento in opportunità trasformative per l'impresa e la Società. È poi intervenuta Camilla Folladori, Chief Strategy Officer di Sisal e Flutter SEA:

"Definire la propria identità, definire chi si è. Il futuro cambia in maniera così radicale, così veloce, con un'accelerazione che l'artificial intelligence sta facendo diventare propulsiva. Serve anche creare il contesto adatto. Il contesto adatto è una governance dell'innovazione, dell'artificial intelligence, in modo da creare il contesto, non semplicemente una roadmap di casi d'uso".

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Cortei in tutta Italia per lo sciopero della Cgil contro la manovra

Roma, 12 dic. (askanews) - Manifestazioni e presidi in tutta Italia. Un altro venerdì di sciopero generale indetto dalla Cgil che ha riguardato scuole, trasporti, sanità, con cortei e disagi. La protesta è stata indetta contro la manovra finanziaria. Il segretario generale Maurizio Landini, intervenuto a Firenze, ha rivendicato "le piazze piene", sostenendo che "il governo non rappresenta la maggioranza del Paese" e che "la grande partecipazione dimostra che si chiede un cambio di rotta".

Alla manifestazione di Roma, striscioni con scritto "Tre cose devono scendere: le bollette, il costo della vita e gli over 60 dalle impalcature" e in riferimento alle parole del ministro dei Trasporti per un altro sciopero di venerdì, il cartello: "Salvini, 897 morti sul lavoro: questo non è un weekend lungo, ma una responsabilità".

Natale Di Cola, segretario Cgil di Roma e Lazio: "Il governo continua a raccontare bugie ma la realtà è diversa: le persone non riescono ad arrivare a fine mese. Questa manovra non aumenta i salari, non permette di andare in pensione e non rafforza i servizi pubblici. È una manovra che umilia gli enti locali e colpisce la Capitale. Siamo in piazza insieme ai lavoratori e alle lavoratrici per chiedere al governo di fermarsi e cambiare l'economia di guerra, perché non solo non si risolvono i problemi del Paese, ma si alimentano le guerre".

In piazza rappresentanti di diverse categorie che contestano le misure previste nella manovra. Valentino Bergamaschi, ricercatore precario nel settore agroalimentare: "Lavoriamo stabilmente per portare avanti la ricerca in un settore che il nostro governo considera prioritario, ma purtroppo il futuro, che è strettamente legato all'attività di ricerca, non viene ricompensato come dovrebbe".

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Salute, il 64% degli italiani ha fiducia nella sanità digitale

Roma, 12 dic. (askanews) - L'Italia è sempre più aperta all'innovazione digitale e all'utilizzo dell'intelligenza artificiale anche nel campo della salute: il 64% degli italiani si dichiara a proprio agio nell'uso di strumenti digitali sanitari per gestire la propria salute e il 70% dei parlamentari e dei consiglieri regionali concorda sulla necessità di regolamentare con norme specifiche l'uso dei dati sintetici e l'utilizzo dell'IA in sanità. Non solo. Il 60% approva l'impiego dell'IA nella ricerca scientifica e nella sperimentazione clinica e il 66% si dice disponibile a mettere a disposizione i propri dati sanitari per finalità di ricerca tramite sistemi basati su IA. Sono i dati che emergono da un'indagine campionaria su cittadini, parlamentari e consiglieri regionali condotta da YouTrend in collaborazione con LS CUBE presentata all'evento "NET-HEALTH - Sanità in rete 2030", a Roma.

"Da questa iniziativa - spiega Rosanna Sovani, Partner di LS CUBE - emerge sicuramente un'esigenza di digitalizzazione. Quello che a noi ha stupito tantissimo è una grande predisposizione da parte dei cittadini verso la digitalizzazione ma anche verso la condivisione del dato sanitario; quindi l'altruismo sanitario che il regolamento europeo ha introdotto in effetti i cittadini in qualche modo lo hanno già sentito proprio, senza dover andare a leggerlo. E questo ci dà molta fiducia, perché questo vuol dire che - in un assetto ovviamente molto rigoroso e serio, perché la privacy dei cittadini è fondamentale, saremo in grado di utilizzare il dato sanitario per accelerare la ricerca e rispettare i principi di eticità per quei pazienti che non hanno l'opportunità di arruolarsi in determinati trial clinici per questioni etiche, perché sono pazienti senza un'alternativa terapeutica. Il nostro auspicio - conclude Sovani - è che i risultati di questo convegno possano essere un punto di partenza per accelerare un processo che è solo iniziato".

"Stiamo vedendo che i dati sintetici vengono utilizzati molto e li stanno utilizzando sempre più per i clinical trial e questo permette anche di ridurre i tempi di sviluppo dei clinical trial. Ma il vantaggio maggiore è sempre per il paziente", ha sottolineato Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento Ministero Salute.

L'indagine di YouTrend prende in esame anche il sentiment di cittadini e istituzioni rispetto ai sistemi premiali: il 48% della popolazione, il 53% dei parlamentari e il 74% dei consiglieri regionali si sono detti favorevoli all'introduzione di premi e incentivi per migliorare le performance regionali.

"C'è la possibilità di studiare popolazioni rare - ha detto Guido Rasi, consulente del Ministero della Salute - popolazioni difficili, popolazioni dove è difficile raccogliere i dati. Si è visto dai primi studi pilota che il dato sintetico ci può restituire tantissime informazioni, risparmiare il paziente dal sottoporsi a studi inutili, ma anche risparmiare dal punto di vista economico e soprattutto si può velocizzare di molto la raccolta dei dati, superando anche uno dei più grossi ostacoli che è quello della privacy".

L'indagine è stata condotta nell'ambito del progetto NET-HEALTH, il policy enabler - giunto alla sua terza edizione - ideato da LS CUBE con l'obiettivo di costruire una piattaforma informata, pluralista e orientata al futuro per una sanità equa, efficiente e integrata, capace di utilizzare innovazione, scienza e tecnologia al servizio dei pazienti.

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Presentata a Roma la Fondazione Infermieri

Roma, 12 dic. (askanews) - Su impulso della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche, nasce la Fondazione Infermieri un progetto strategico pensato per sostenere l'evoluzione della professione in Italia. La Fondazione è stata presentata durante un evento che ha raccontato i percorsi e le iniziative della professione infermieristica.

La Presidente della Fondazione Barbara Mangiacavalli ha dichiarato: "Abbiamo voluto fortemente la nascita della Fondazione Infermieri per affiancarla alla Federazione come ente sussidiaria dello Stato perché la riforma degli ordini ha definito un perimetro rigoroso per l'esercizio della funzione sussidiaria dello Stato. Abbiamo ritenuto opportuno affiancare una realtà come la Fondazione affinché quest'ultima potesse diventare un contenitore privilegiato per lo sviluppo e l'innovazione della professione infermieristica".

Il Servizio sanitario nazionale vive un momento storico delicato: è chiamato a trasformarsi per far fronte a sfide complesse come l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle cronicità e l'inserimento dell'intelligenza artificiale nei processi assistenziali. In questo scenario l'infermiere assume un ruolo centrale come professionista evoluto, competente nella gestione dei bisogni di salute.

Antonella Celano, Presidente APMARR, ha dichiarato: "La Fondazione Infermieri rappresenta un'occasione importante non solo per la figura infermieristica, ma risulta cruciale anche per le associazioni dei pazienti che da sempre collaborano con la federazione".

"È stato un momento di confronto interessante per la nascita della Fondazione in un momento in cui la professione infermieristica sta diventando strategica nell'attuazione della riforma del territorio e nella necessità di rafforzare la presa in carico del cittadino. Una figura, ad esempio, come l'infermiere di famiglia e di comunità che serve per assistere il cittadino ed orientarlo in tutte le scelte", ha affermato Mariella Mainolfi, Direttore della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle politiche in favore del SSN del Ministero della Salute.

Si prospetta così una nuova figura di professionista autonomo e responsabile, centrale nei percorsi di cura costruiti sui bisogni della persona. Una figura chiave nella prevenzione e nell'assistenza per portare l'Italia nel futuro della sanità.

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