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Corea del Nord, il passo fatale: "Questo missile può colpire gli Stati Uniti"

di Giulio Bucchi domenica 30 luglio 2017
2' di lettura

La Corea del Nord ha confermato il secondo lancio di un missile balistico intercontinentale nella tarda serata di venerdì e che tutta la superficie degli Usa si troverebbe ora nel raggio dei suoi vettori più avanzati tecnologicamente. Kim Jong-un ha espresso "profonda soddisfazione" per l'ultimo lancio, scrive oggi la Korean Central News Agency, l'agenzia di stampa nord-coreana, e ha "elogiato gli sviluppi" compiuti dalla tecnologia missilistica di Pyongyang. "Abbiamo dimostrato la nostra capacità di lanciare un missile balistico intercontinentale a qualsiasi ora e in qualsiasi luogo e che l'intero territorio Usa è nel nostro raggio", ha scritto la Kcna, citando parole di Kim Jong-un. Il missile lanciato è un atto "sconsiderato e pericoloso", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e gli Usa faranno "tutti i passi necessari" per assicurare la sicurezza propria e degli alleati. Cina e Russia hanno una "unica e speciale responsabilità" nel contenimento di Pyongyang, ha dichiarato in una nota il segretario di Stato, Rex Tillerson, che rappresenta una "crescente minaccia a livello regionale e globale". Da Pechino, il Ministero degli Esteri cinese ha manifestato la propria opposizione al secondo test di un missile balistico intercontinentale da parte di Pyongyang e ha ribadito l'importanza di evitare una escalation nella penisola coreana. Dopo il lancio di venerdì, avvenuto nella tarda serata, Stati Uniti e Corea del Sud hanno dato il via a esercitazioni congiunte condotte con missili terra-terra e il presidente Sud-coreano, Moon Jae-in, che solo poche settimane fa aveva aperto al dialogo con Pyongyang, ha preso in considerazione la possibilità di sanzioni unilaterali nei confronti del Paese a Nord del trentottesimo parallelo. Tra le misure per il contenimento di Pyongyang, Moon ha citato anche lo spiegamento di ulteriori lanciatori nello scudo anti-missile Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense system) dislocato nel sud-est della Corea del Sud, durante una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Nazionale Sud-coreano convocato nella notte tra venerdì e sabato, subito dopo essere stato informato del l'ultimo lancio di Pyongyang.

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