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La torta razzista e la ministra svedese

sabato 21 aprile 2012
1' di lettura

Ridere e mangiare alla faccia del dramma dell'infibulazione. Ridotto a una burla, anzi a una torta. Succede nella "civilissima" Svezia, indicata ad esempio di rispetto dai progressisti di mezzo mondo. E invece per il World Art Day un "creativo" ha pensato bene di realizzare un dolce dalle fattezze di una donna africana. Il party inizia con il classico taglio della torta, che inizia proprio dalle parti intime con una "clitoridectomia", una infibulazione. Pratica tanto rituale quanto barbara presso molte tribù africane, dove alle bambine tra i 2 e gli 8 anni viene asportato il clitoride, le piccole labbra e parte delle grandi labbra e viene cucita la vagina, lasciano solo un piccolo foro per urinare. La prima notte di nozze la donna viene deinfibulata e dopo il parto i suoi organi genitali vengono di nuovo "ricuciti". Una mostruosità di cui, in Svezia, si dice un gran male salvo poi ridere e brindare nei salotti buoni e nei party esclusivi. La prova? La presenza del ministro della Cultura Lena Adelsohn Liljeroth. Una sfortunata coincidenza? No, era in prima fila. Anzi, era lei a tenere in mano il coltello con cui ha tagliato la prima fetta.

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