“Credo che la minaccia fatta oggi da Matteo Renzi di elezioni anticipate sia inconsistente, perché chi ha da perdere oggi con le elezioni che si farebbero con il Consultellum è lo stesso Renzi che non tornerebbe a palazzo Chigi”. Lo ha detto uno dei leader della minoranza Pd, Alfredo D'Attorre, uscendo dal Nazareno per bere una Coca Cola dopo il discorso del premier alla direzione Pd. D'Attore sostiene che se verrà fatta la prova di forza sull'Italicum “finirà su un binario morto la riforma del Senato, perché a palazzo Madama non ci sarebbero i numeri”. Secondo D'Attorre sarebbe “inconcepibile un voto di fiducia sulla legge elettorale, sia dal punto di vista politico che dal punto di vista delle regole. Il fatto solo che Renzi da presidente del Consiglio accenni a questa possibilità lo trovo abbastanza inquietante. Questa possibilità ha segnato una pagina oscura della vicenda della Repubblica ed è incompatibile con il regolamento della Camera attualmente vigente”. D'Attorre spiega anche perché la minoranza Pd non ha partecipato al voto in direzione: “Troviamo inutile e controproducente questa esibizione muscolare ad uso streaming”, e conferma che la minoranza Pd chiederà alla Camera il voto segreto sull'Italicum “previsto dai regolamenti parlamentari”. di Franco Bechis @FrancoBechis