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Assalto a polizia durante Cavese-Latina, obbligo di dimora per 9 ultras campani

venerdì 21 marzo 2025
1' di lettura

Obbligo di dimora per 9 ultras cavesi per gli scontri con la polizia in occasione della partita interna con il Latina del 29 settembre scorso, gara valevole per il campionato di serie C. L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore. Secondo la ricostruzione dei fatti risultante dalle indagini compiute, una frangia ultras della tifoseria campana, composta da soggetti travisati e armati di bastoni, bottiglie di vetro e fumogeni, poneva in essere una violenta aggressione contro gli operatori della Polizia di Stato, schierati in servizio di Ordine Pubblico, attuando un vero e proprio blocco stradale che culminava, addirittura, con il lancio di un potente ordigno esplosivo in direzione dei poliziotti detonato a pochi metri dai loro piedi. Il tutto avveniva in pieno centro cittadino ove sono ubicate diverse attività commerciali e dinanzi numerosi automobilisti ed utenti della strada, i quali, spaventati ed impauriti dall’azione violenta in corso, si vedevano costretti ad effettuare manovre repentine per evitare di essere coinvolti negli scontri e – addirittura - a rifugiarsi all’interno delle suddette attività.

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Napoli, truffavano anziani al telefono: 17 persone arrestate

Sono 17 le persone arrestate nell'ambito dell'indagine coordinata dalla Procura di Napoli che ha permesso di smantellare un'organizzazione criminale che pianificava e metteva a segno truffe ai danni di anziani. L'inchiesta è nata a Genova, dove i Carabinieri hanno scoperto gli autori di una delle truffe poste in essere dall'organizzazione, con base logistica a Napoli; da lì è stato possibile ricostruire complessivamente 33 truffe, di cui 27 consumate e 6 tentate, perpetrate tra maggio 2024 e gennaio 2025, con profitti illeciti ancora in corso di quantificazione ma che superano di gran lunga i 300mila euro.

Il modus operandi seguiva sempre lo stesso schema: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti carabinieri o avvocati, i quali riferivano che un parente dell'anziana vittima, di solito un figlio o un nipote, aveva provocato un incidente stradale con una persona gravemente ferita, spesso una donna incinta. A quel punto, approfittando dello stato di agitazione della vittima, i truffatori gli facevano credere che, per evitare l'arresto del proprio parente, sarebbe stato necessario pagare immediatamente una "cauzione" per risarcire il ferito, spingendo la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli custoditi in casa che, entro un breve lasso di tempo, un incaricato avrebbe ritirato. Per evitare che la vittima avesse ripensamenti o chiedesse aiuto, il "telefonista" continuava ininterrottamente a intrattenerla al telefono, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione, fino a quando il "trasfertista" prelevava i beni e si dileguava.

Ucraina, Zelensky: "Siamo nel mezzo dei negoziati più intensi da inizio guerra"

Siamo “nel mezzo dei negoziati di pace più intensi e mirati dall’inizio di questa guerra. Non stiamo parlando di una pausa o di una soluzione temporanea e incerta. Stiamo lavorando a stretto contatto con i partner per porre fine finalmente alla guerra russa contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Parlamento dei Paesi Bassi, sottolineando che Kiev ha ancora bisogno "dello stesso forte sostegno politico" di cui gode dall'inizio del conflitto.

Messico, brutale rissa in Aula: le deputate si strappano i capelli

Una normale seduta del lunedì al Congresso di Città del Messico è degenerata in una rissa tra deputati, durante il dibattito sull'abolizione dell'agenzia per la trasparenza. Il video della camera mostra alcune delle deputate che si spintonano, urlano e si tirano i capelli sul podio davanti alla camera. La disputa è scoppiata durante la discussione di una proposta per eliminare l'agenzia per la trasparenza della città e sostituirla con un nuovo organismo di controllo. Lo scontro ha portato a una sospensione temporanea della seduta. L'opposizione ha abbandonato l'aula mentre la coalizione di governo ha approvato le riforme in loro assenza. Nello scontro, la legislatrice Claudia Susana Pérez Romero (Pan) ha riportato ferite che l'hanno costretta a indossare un collare ortopedico. 

Secondo le ricostruzioni, tutto è iniziato quando le deputate del Pan hanno occupato la tribuna per bloccare i lavori, accusando la maggioranza di aver tradito gli accordi politici per imporre un "super controllore" al posto di un organo autonomo tripartito. La parlamentare panista Daniela Álvarez ha dichiarato che non avrebbero ceduto il passo, denunciando un attacco al diritto all'informazione dei cittadini. La tensione è esplosa quando le esponenti di Morena hanno tentato di riprendere il controllo del podio. Da lì la rissa.

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